Il Parco delle Madonie nella lista del patrimonio mondiale dell’Umanità ?

Ritratto di Saro Di Paola

25 Gennaio 2013, 07:05 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Angelo Pizzuto presidente del Parco delle Madonie, la scorsa settimana, ha presentato al Presidente della Commissione Nazionale per l’Unesco l’istanza formale per l’ inserimento del Parco delle Madonie nella "tentative list".
Cioè, nella lista propositiva dei siti naturalistici che gli Stati proponenti ritengono di eccezionale valore universale e, perciò,adatti al successivo inserimento nella “World Heritage List" dell'Unesco.
Cioè, nella lista del Patrimonio Mondiale dell'Umanità.

Secondo uno dei criteri fissati dal “Comitato per il Patrimonio dell'Umanità”, i siti che presentano tale candidatura, devono
“Rappresentare un esempio eminente dell'interazione umana con la natura”.
Ed è proprio sulle interazioni tra uomo e ambiente riconosciute, dal 1992, “paesaggi culturali” che l’Ente Parco punta per ottenere l’ammissione alla “tentative list”.

Il presidente del parco nel dare comunicazione della formale presentazione dell'istanza ha, però, precisato che “non sarà un obiettivo facile da raggiungere”.
Ed ha ragione!
Infatti , gli esempi di interazione tra i madoniti e l’ambiente non sono di quelli “eminenti” che fanno “paesaggio culturale”.
Anzi, tutt’altro!
Per rendersene conto basta inoltrarsi nel parco ……….

Saro Di Paola, 25 gennaio 2013

Commenti

Salve a tutti, leggendo e vedendo le sconcertanti fotografie del presente articolo mi sono posto alcune domande:

  1. chi rimuoverà e smaltirà i materiali estremamente inquinanti ricadenti in aree del Parco delle Madonie?
  2. potrà mai diventare Patrimonio dell'UNESCO il Parco delle Madonie in queste condizioni considerando altresì che ogni anno vaste zone di esso vengono regolarmente incendiate?
  3. Il Parco delle Madonie ha anche la funzione di controllo e vigilanza delle zone "delimitate cartograficamente"  da esso?

Antonello Di Fatta.

Proprio un rivoltante ipocrita gioco! Ma finché avremo l'attuale deficit culturale, che non  viene coperto neanche dai richiami a una famiglia, come gli Altavilla, che ci ha lasciato arte e cultura per palati fini, non ci sarà alcuna speranza per un futuro, né di Cefalù né delle Madonie.

Un deficit culturale, al quale ogni giorno vengono aggiunti esempi incontrovertibili.