I necessari emendamenti a un comunicato-proclama.

Ritratto di Angelo Sciortino

17 Aprile 2013, 15:26 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il recente comunicato dell'Amministrazione comunale e del Sindaco merita qualche emendamento, per una sua maggiore aderenza alla verità. Mi permetto di aggiungerli, mettendoli tra parentesi e in corsivo. Non correggo la posizione della punteggiatura né ne aggiungo dove manca, per non essere pedante. Mi permetto, però, di suggerire maggiore attenzione in futuro, soprattutto per essere degni eredi del “patrimonio culturale”, che si vuole difendere.

 

“Nell’ambito della edizione 2013 della manifestazione “Salvalarte” promossa, come di consueto, da Legambiente, il Comune di Cefalù (dopo aver tentato di far indicare la scelta di Castello Bordonaro) ha deciso di indicare come luogo culturale da tutelare il Museo Mandralisca.
Questa scelta nasce dall’esigenza (sarebbe opportuno precisare chi ha sottolineato tale esigenza) di “tenere accesi i riflettori” sensibilizzando l’opinione pubblica e i cittadini sul rischio di chiusura del Museo Mandralisca a causa della mancanza di fondi.

La Manifestazione che si svolgerà mercoledì 24 aprile sarà articolata in due momenti:

alle ore 11,00 avrà luogo l’iniziativa dal titolo “Il Mandralisca non deve chiudere”, alla quale prenderanno parte anche l’Assessore e il Dirigente Generale dell’Assessorato Regionale ai Beni culturali e all’Identità Siciliana, oltre a numerosi esponenti del mondo politico e culturale;

alle ore 16,00 si terrà la presentazione del progetto “Il sistema museale pubblico della città a rete Madonie – Termini”.

Per il Sindaco di Cefalù, Rosario Lapunzina, “il Museo Mandralisca è la prima istituzione culturale della città e, insieme al Duomo normanno e alla Rocca (alla Chiesa di San Giorgio, alle sue spiagge e ai suoi panorami “incontaminati”), costituisce un vero e proprio patrimonio della intera umanità. L’Amministrazione comunale farà di tutto (come ancora non ha saputo fare) per scongiurarne la chiusura perché essa rappresenterebbe una espressione di impotenza della società moderna che non sapendo tutelare la memoria del nostro passato dichiarerebbe la propria incapacità nella costruzione di un futuro di autentico benessere. Per questo sono sicuro che  alla fine saranno trovate le soluzioni opportune per garantire, alla Fondazione voluta dal Barone Enrico Piraino di Mandralisca, gli strumenti per continuare e potenziare la propria missione culturale. In questo senso le Pubbliche istituzioni hanno una responsabilità maggiore nel garantire adeguate fonti di finanziamento, se è vero che i soggetti pubblici e le realtà private devono collaborare è altrettanto vero che la cultura non può prescindere da un sostegno pubblico che costituisca la base sulla quale fondare ogni prospettiva di sviluppo. Ho già annunciato che il Comune è pronto a fare la sua parte; sono certo che anche la Regione saprà svolgere il ruolo di responsabilità che le deriva dall’essere la prima custode dell’enorme patrimonio artistico e culturale presente in Sicilia”.

Commenti

qualche giorno fa ho pubblicato ho pubblicato su FB un post un po' spiritoso che non ha a vuto molto successo:

lo ripropongo quì a commento del tuo intervento:

COMUNICATO STAMPA:
In relazione all'increscioso episodio della scorsa settimana, quando, nella Civica Via Mandralisca di questa ridente cittadina marittima detta Perla del Tirreno, ebbe ad essere rinvenuto boccheggiante, sul pregevole e storico acciotolato della medesima calle, un ignoto marinaio che, pare, con flebile... voce, abbia asserito di ivi risiedere da ben oltre centocinquant'anni, il sindaco, la giunta comunale, i presidi delle scuole, i consiglieri comunali (che relativamente al relativo episodio che purtroppamente si è verificato CHIEDE), S.E. il vescovo, le associazioni, le fondazioni,i sindacati dei lavoratori, il presidente della Regione reduce dalle porte di tanhauser (dove ha recentemente neutralizzato il centro di gravità permanente del cinghiale bianco e i raggi cosmici di Zichico Robot) i cittadini tutti, nella constatazione che l'ignoto marinaio, a distanza di una settimana giace ancora riverso sul selciato, con palesi sintomi di convulsione, paresi facciale sx, cicatrici sul volto e febbre alta, AUSPICANO si possa procedere al più presto alla consultazione della rubrica telefonica, al fine di reperire il numero di telefono della nota ditta produttice ACME, onde verificare la possibilità che possa essere reso disponibile un termometro!
In ciò confidano nell'interessamento dei noti politici etc etc.
Alla luce, anche, di quanto sopra,  non ci si rende conto che espressioni tipo "tenere accesi i riflettori"  nell'era di Albanese e Crozza possano suscitare una qualche, diciamo così, ilarità?
Caro Sindaco, Ella rivendica il ruolo di tecnico delle luci? A questo punto meglio un termometro!
E poi: da quando in quà la Regione sarebbe il "primo custode" del Museo?
Ma ha letto il testamento del Mandralisca?
Domanda più facile: cosa tiene sul comodino?
Proviamo a indovinare?