Lettera aperta del Sindaco ai cittadini

Ritratto di Comune di Cefalù

2 Maggio 2013, 15:22 - Comune di Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Lettera aperta del Sindaco ai cittadini di Cefalù
 

Leggendo i commenti di qualche improvvisato opinionista mi tornano alla mente i versi di una famosa canzone: “Se lavori, ti tirano le pietre, non fai niente e ti tirano le pietre. Al mondo non c'è mai qualcosa che gli va e pietre prenderai senza pietà!”.

Personalmente non me ne curo perché, a differenza di coloro che hanno lasciato in eredità al Comune di Cefalù una montagna di debiti e di quelli che, per anni, non si sono interessati del risanamento e dello sviluppo, sto dedicando tutte le mie energie nell’interesse esclusivo della città.

Faccio questo con la convinzione che Cefalù è una delle più belle località d’Europa e con la consapevolezza che è necessario porre rimedio ai guasti provocati dalla cattiva amministrazione, dallo sperpero del denaro pubblico, e dalla mancata tutela dell’interesse dei cittadini. 

Sto cercando in tutti i modi di evitare al Comune l’onta del dissesto finanziario che sarebbe il colpo di grazia ad una economia cittadina già profondamente provata dalla crisi economica.

Per questo, dopo aver lavorato all’approvazione di ben 4 rendiconti  (2008, 2009, 2010, 2011) e due bilanci (2011, 2012), non ho esitato a dar battaglia per evitare che Cefalù pagasse oggi i guasti provocati, per la maggior parte,  in un periodo storico che qualcuno ha definito “d’oro” (forse riferendosi all’ammontare delle numerose consulenze che venivano pagate con le tasse versate dai cittadini);

Per questo ho lottato perché ci fosse riconosciuto il diritto di usufruire delle misure previste nel  cosiddetto decreto Salva Comuni.

Per questo ho predisposto un piano di riequilibrio pluriennale che affianca  alle misure per il  risanamento (tagli alle spese e ai costi della politica, razionalizzazione delle risorse, piano di rateizzazione dei debiti concordato con i creditori) e che, recependo l’indirizzo datomi dal Consiglio Comunale, non prevede l’acceso al fondo di rotazione in quanto questa opzione avrebbe portato all’aumento al massimo delle imposte e delle tariffe e un forte taglio, tra l’altro, alle seguenti voci di spesa: servizi socio sanitari e socio assistenziali, disinfestazione e derattizzazione, mensa scolastica, manutenzioni, spese raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani, interventi per i disabili mentali ed in materia di assistenza, spese per il trasporto urbano, buoni libro. Ce n’è abbastanza per comprendere che la medicina sarebbe stata peggiore del male.

Per questo ho avviato una incisiva azione per il recupero dei crediti vantati dal Comune che per troppo tempo, soprattutto nei riguardi dei ‘grandi utenti’, ci si è “dimenticati” di richiedere.
Ogni intervento che punti a migliorare il decoro urbano, la viabilità i servizi, passa dal risanamento dei conti pubblici e dal senso di responsabilità dei cittadini. Quel senso di responsabilità che deve indurre ogni cittadino al pagamento di quanto dovuto nei confronti del Comune e al rispetto delle elementari regole di civiltà e di decoro.

Sono convinto che questa città tornerà ad occupare il posto che le spetta tra le principali località turistiche se si porrà fine a rivendicazioni corporative e di parte, se ognuno avrà rispetto dei beni pubblici, se, parafrasando Jonh Kennedy, oltre a chiedere cosa fa il Comune per ciascuno di noi, ci si chiederà anche cosa ciascuno può fare per il Comune.

Ciò che mi incoraggia ad andare avanti è il fatto che scorgo segnali positivi. A tal proposito mi sento di ringraziare coloro che, spesso in silenzio, spontaneamente e gratuitamente collaborano per realizzare interessanti manifestazioni pubbliche, per far rinascere antiche tradizioni che erano state abbandonate, per ridare decoro ad alcune zone urbane, per migliorare l’arredo urbano. Solo per citare l’ultima di queste iniziative, desidero ricordare che i ristoratori del Lungomare hanno concordato con l’Amministrazione l’idea di migliorare, con la collocazione di fioriere, un’area che dal primo giugno sarà pedonalizzata a beneficio dei cittadini e dei numerosi turisti.
E’ vero che ancora tanto è da fare ma solo con l’impegno di tutti sarà possibile raggiungere l’obiettivo di una città più vivibile per i propri abitanti e più accogliente per i suoi visitatori.
Qualcuno ebbe a dire: “Un'opera d'arte è tale soltanto se è, nello stesso tempo, un simbolo e l'espressione esatta di una realtà”. Una realtà che deve cambiare con l’impegno quotidiano e costante degli Amministratori ma anche di tutti i cittadini. Facciamo in modo che l’opera quotidiana di ciascuno di noi possa diventare autentica opera d’arte.  

Cefalù, 02/04/2013                                                                                                                                            Con sincera fiducia e viva cordialità

                                                                                                                                                                                                       Il Sindaco
                                                                                                                                                                                              Rosario Lapunzina

Commenti

Illustre Sig. Sindaco,

mi sento, presuntuosamente ed abusivamente chiamato in causa tra "gli opinionisti improvvisati", anche se nel mio caso, forse, si potrebbe più correttamente parlare di "umorista da strapazzo".

Colgo l'occasione per dire che accetterei da Lei qualsiasi epiteto e/o aggettivo di sapore più forte, per alimentare il mio ormai cronicizzato masochismo che mi porta, ancora, ad occuparmi di battaglie perse che tanto più perse risultano quanto più Ella tende ad interessarsene.

In ogni caso, come Ella ben sà, noi opinionisti ed umoristi da strapazzo non sporgiamo querele, non minacciamo cause, se non altro perchè riteniamo che questo modo di pensare e d'agire sia molto triste.

Ma veniamo alla lettera aperta, che si muove da due dotte citazioni, la prima di Gian Pieretti (le pietre ..... che originalità!), la seconda di Guy de Maupassant, la cui frase  più esattamente recita: "Un'opera d'arte è superiore soltanto se è, nello stesso tempo, un simbolo e l'espressione esatta di una realtà", fatte salve diverse sfumature possibili dalla traduzione dell'originale "Une oeuvre d'art n'est supérieure que si elle est, en même temps, un symbole et l'expression exacte d'une réalité".

Potrebbe essere una definizione perfettamente calzante per l'Antonello da Messina, ma con Lei cosa ci azzecca?

Mi permetto di proporre altre citazioni,

- la prima da Edoardo Sanguineti: "Non c'è opera veramente comica se non ha in sé qualcosa di tragico e viceversa"

- la seconda da Samuel Butler: "Qualsiasi opera di un uomo, si tratti di letteratura o musica o pittura o architettura, è sempre un suo ritratto"

Vale anche per l'amministrazione di un Comune?

Vogliamo parlare di bilanci e di rendiconti?

E parliamone!

A qualcuno degli opinionisti e/o degli umoristi è capitato di sedere in qualche consiglio d'amministrazione, se non altro di condominio, e anche il più scimunito di tutti questi (indovini a chi sto alludendo) si è reso conto di due cose:

- la prima: se si è bene operato, fare un rendiconto è facile, altrimenti è difficile;

- se si hanno le idee chiare e si ha intenzione di ben operare stendere un bilancio è facile, altrimenti è difficile.

Abbiamo potuto ricavare che Ella incontra difficoltà nell'uno e nell'altro caso. Ne prendiamo atto, ma adesso, senza mezzi termini: la smetta di "affumarici i cabasisi" (cito da Andrea Camilleri) scaricando la colpa alle precedenti amministrazioni!

Sembra Tremonti tornato al Governo dopo sei mesi di intervallo Prodi!
Lei ha lavorato a quattro rendiconti e due bilanci?

E chi voleva ci lavorasse, Don Lappanio, Mandrake o Topo Gigio?

Prendiamo atto che "ha concordato"  con i "ristoratori" di migliorare con l'uso di fioriere l'aspetto del lungomare (leggasi sfratto degli ambulanti senza soluzioni alternative), che si è seduto con la fascia tricolore sulle panchine del Rotary, che si è annacato alla festa del primo maggio e nelle varie sagre, che ha auspicato, che si è adoperato, che ha sollevato le questioni, che ha acceso i riflettori, che ha applaudito al volontariato di Francois & c., che ha tentato di fare approvare una certa "localizzazione", che i suoi uffici vorrebbero fare demolire un hotel per abuso in una zona di inedificabilità assoluta dove ella ne vorrebbe "localizzare" altri quattro, che ha istituito uno sportello dove Cefalù, che ha difficoltà d'accesso ai fondi europei potrà piangere insieme ad altri comuni che hanno le stesse difficoltà, ma ci chiediamo che fine hanno fatto il PRG, la piscina comunale, la pedonalizzazione del centro storico, l'area Miccichè, il risanamento dell'edificio comunale di via Amendola, la pulizia delle spiagge, il pontile del porto, per non dire della schizofrenica vicenda della vecchia posta!

A saldo: non è arrivato un euro in più, non si è recuparato un euro di disavanzo (se non forse nel suo libro dei sogni tricolor-tracollati), non si è incassato un euro di tassa di soggiorno, nè di oneri concessori, nè di Tarsu e bollette idriche arretrate ... di quello che succede al municipio i Cittadini non ci capiscono più una beneamata ... (cito sempre da Camilleri), ma che importa,

"io personalmente non me ne curo, ... io faccio questo con convinzione .... io sto cercando in tutti i modi di evitare ..... io ho lavorato all’approvazione, ... io ho lottato, ... io ho predisposto un piano di riequilibrio, io ho avviato una incisiva azione per il recupero dei crediti, .... io scorgo segnali positivi. io, io, io, io, io!

In fine mi consenta (cito da Berlusconi) di apprezzare la "viva cordialtà", ma in alternativa come ce la voleva esprimere, morta?