La storia infinita

Ritratto di Pino Lo Presti

2 Maggio 2013, 03:55 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Già il Sindaco Vicari aveva pensato di affrontare il tema del riordino del traffico e della sosta nel Centro Storico di Cefalù vietandovi il parcheggio, l'esperimento durò solo un anno. Ci riprovò Guercio, con l'ass.re Terrasi nei primi mesi del 2008 ma fu la rivolta (Vedi: Cefalunews - Pino Lo Presti - 20/02/2008)

 L'Amministrazione e i residenti del Centro Storico.pdf

Nacque in quei giorni il Comitato dei Cittadini del Centro Storico (Vedi: Cefalunews - Pino Lo Presti - 09/03/2008)

 Prima un parcheggio per tutti ... 9 marzo 2008.pdf

che bloccò sul nascere quella intenzione - in assenza dei dovuti parcheggi e mezzi di collegamento - aprendo un tavolo di lavoro con l'ass.re Terrasi sulle soluzioni possibili. Tra queste il ritiro dei pass in circolazione ed il rilascio di nuovi con criteri più selettivi. Ma il lavoro svolto non conseguì alcun esito per le dimissioni anticipate di Terrasi.

L'operazione "rifacimento Pass" fu oggetto di promessa il 9 aprile 2009 dal nuovo assessore Mauro Lombardo ma il Comitato si ritrovò inaspettatamente a combattere per bloccare la D.G. n° 67 del 24 aprile 2009, che mentre da una parte non consentiva - neanche in fasce orarie limitate - l'accesso al C.S. ai Pass blu, dall'altra concedeva un Pass rosso residenti (quindi con diritto di parcheggio) alle strutture ricettive del C.S. nell'ordine di uno per camera. Sempre con Lombardo, il Comitato si trovò a lottare anche per la non installazione dei dissuasori cosiddetti "a scomparsa", alle porte della città affermando il principio di "Regole sì, Ostacoli no". Con Corsello il Comitato conseguì - sempre sulla base dello stesso principio - la rimozione del paletto fisso all'ingresso di via Mandralisca e l'approntamento, da parte della Amministrazione, di una Ordinanza unica, che razionalizzasse riassumendo tutta la congerie di ordinanze sparse precedenti, ma null'altro.

La Ordinanza Unica 38/2010 fu, infatti, ampiamente criticata dal Comitato (Vedi:  Resoconto dell'incontro del 15 luglio 2010.pdf tra il Comitato, il Sindaco Guercio e l'ass.re Corsello) e soprattutto in gran parte inattuata.

Il ritiro dei vecchi Pass in circolazione con il contestuale rilascio dei nuovi (sulla base di criteri più restrittivi), pur costituendo la parte centrale di ogni ipotesi di razionalizzazione della circolazione nel Centro Storico, ad esempio rimase inattuato.

L'operazione "rifacimento pass" fu promessa il 31 agosto e il 24 novembre 2009 dal Sindaco Guercio che aveva assunto la delega al Traffico, dopo le dimissioni di Terrasi; quindi ai primi del febbraio 2010 dal neo assessore Corsello, che dichiarava: “ bisogna far partire il tutto non oltre il 15 di questo mese per concluderla prima di Pasqua”. Il 15 luglio ancora viene promesso da Corsello, unitamente al Sindaco, che l’operazione “Pass” sarebbe stata completata per il 1° gennaio 2011; il 15 gennaio 2011 l'assessore promette ancora che l’operazione partirà a breve. Il 9 Marzo questi chiede altri due giorni per “annunciare” l’avvio della operazione perché sia conclusa in tempo prima dell'estate.

La nuova Amministrazione Lapunzina, nel giugno 2012, promise  al Comitato che entro l'ottobre dello stesso anno tale atto fondamentale sarebbe stato finalmente realizzato.

Benché per compiere l'operazione "rifacimento pass" sia stato - da sempre e da tutti i responsabili - valutato un tempo di circa due mesi, intorno al 5, del marzo 2013, il Sindaco Lapunzina di nuovo promette, - su Cefalunews - ad un interlocutore telematico, che tale operazione sarebbe stata compiuta per la fine dello stesso mese.

Il 24 aprile scorso (2013), il Comitato (in attesa dal giugno 2012, come d'intesa, sia sull'attuazione del "rifacimento", sia sul tema di una nuova Ordinanza Unica in progetto nella Amministrazione, preliminare a detto "rifacimento"), viene finalmente convocato per un incontro con il Sindaco, presenti il Comandante del VV.UU. Liberto ed il consigliere Garbo, assente l'ass.re al Traffico, Cefalù.

Il Sindaco ha esposto i punti critici che saranno oggetto della nuova Ordinanza sui quali ha richiesto un parere (pressoché gli stessi già discussi nell'incontro del 2 luglio 2012, pubblicato su QualeCefalù il 4 luglio - http://www.qualecefalu.it/node/141)

1) - Il primo ha riguardato gli orari di accesso al Centro Storico per i Pass rossi.
Si sono pressoché confermati quelli precedentemente stabiliti nella 38/2010, e cioè:
24.00-09.30, 12.00-18.00, 21.00-22.00. Nei festivi e prefestivi, la chiusura pomeridiana è anticipata alle ore 17.00.

2) - A chi rilasciare i Pass rossi (che vi permettono l'accesso nelle suddette fasce orarie ed il parcheggio): ai soli residenti, anche ai titolari di attività lavorative? E come comportarsi nel confronti dei proprietari di immobili non residenti? E, i B&B e gli Alberghi?
Il Comitato ha proposto, nella ricerca di una risposta, di seguire la logica, avendo ben chiaro l'obiettivo.
Se esso è alleggerire al massimo possibile la pressione veicolare sul C.S. in funzione di una sua migliore qualità della vita, allora - considerando grosso modo che vi sono 800 nuclei familiari residenti nel C.S., e che vi sono (come grosso modo calcolato) soltanto 330 posti macchine nell'area dello stesso -, allora, discutere di concedere opportunità di parcheggio - oltre che ai mezzi di soccorso e di servizio - ad altre categorie appare, di tutta evidenza, comprensibile ma tutto in salita, se l'obiettivo è …!
Il Comitato ritiene che per i titolari di B&B il problema non si ponga, dal momento che essi per aver avuta rilasciata la licenza devono aver dimostrato di risiedervi e quindi, come residenti, hanno già diritto al normale pass rosso dei residenti.
Per gli Alberghi, il Comitato ritiene che essendo assicurate, da apposito sistema regolamentato, le operazioni di carico e scarico delle merci, i clienti possano per i loro spostamenti ben utilizzare i taxi.
Stessa logica il Comitato ritiene sia opportuno far valere per i proprietari di abitazioni ma non residenti, in ciò appoggiando l'idea avanzata dal Sindaco - ma per argomentazioni più complesse e anche di altra natura.
Per i titolari di attività lavorative nel C.S. (circa 330) obiettivamente non si vede - se l'obiettivo resta quello - quali possano essere la ragioni che sostengano un loro diritto al parcheggio nel C.S. Peraltro sono proprio loro che da sempre hanno richiesto - per una migliore fruizione turistica - l'allontanamento delle macchine dal C.S., magari intanto a partire dal frontespizio delle loro attività. Certo, sono d'accordo: sono più belle le fioriere.
Il Comitato ritiene che per i Titolari di attività lavorative - così come pensato in un primo momento dallo stesso Corsello, appena assunto la carica - e per i proprietari di abitazioni non residenti, possa essere sufficiente il solo diritto di accesso, nelle fasce orarie consentite ai residenti, con la sola possibilità di sosta momentanea per operazioni di carico e scarico, ma senza diritto al parcheggio.
A queste due categorie pertanto dovrebbe essere rilasciato un pass rosso del tutto simile a quello dei residenti ma "barrato" in maniera ben visibile.

3) - L'idea di alleggerire Corso Ruggero dal traffico in entrata, dividendo lo stesso su via Giudecca per i residenti della zona est, e su piazza A. Diaz/via Matteotti per i residenti della zona ovest (per i soli mesi "estivi" e cioè dal 1° aprile al 30 ottobre), è stata sempre condivisa dal Comitato. Ciò che il Comitato non ha mai condiviso sono i cosiddetti "percorsi dedicati", una idea per cui chi abita in una data via, dal momento in cui accede dall'ingresso assegnatogli, può solo compiere il percorso assegnatogli per arrivarvi, restandogli proibita la circolazione negli altri tratti e vie del C.S.
Il Comitato ritiene che una città non sia esattamente un acquartieramento militare e che le esigenze imposte dalle reti parentali o dalle eventuali distribuzioni di proprietà insistenti nelle diverse zone del C.S. siano tali da rendere ingiustificatamente vessatoria una tale idea.
D'altra parte non sono certo i residenti che bighellonano con la macchina per le vie del C.S.
Nella Ordinanza 38/2010 non si fa riferimento alcuno a detti "percorsi dedicati" ma solo al fatto che i residenti della Zona ovest debbano entrare da piazza A.Diaz ed uscire da Porta Ossuna, mentre quelli della Zona est entrare ed uscire da via Giudecca.
Questo secondo obbligo, quello della "uscita dedicata", ha però creato equivoci e non appare molto razionale. Non si vede perché chi, risiedendo in via Vanni, ritrovandosi sul Corso, a ridosso di via Veterani, debba uscire da Porta Ossuna quando appare più logico, a quel punto, che esca - se lo desidera - da via Giudecca.
Il Comitato pertanto condivide che, per il solo periodo estivo, gli accessi siano come sopra razionalizzati ma è contrario a qualsiasi limitazione di spostamento tra le vie del C.S. e quindi di uscita.

4) - Le isole Pedonali.
Il Comitato è assolutamente contrario a tali isole se non per aree molto limitate come piazza dell'Itria, piazza Spinola, il Molo.
Una isola pedonale è un'area in cui vi è divieto assoluto di circolazione veicolare. Imporre un tale divieto su aree più vaste, quali via Mandralisca, via B. di Bordonaro e la stessa piazza Duomo lede gravemente il diritto all'Abitare dei residenti in tali aree.
Questo primario diritto (siamo in un Nucleo urbano e non in un villaggio turistico o in Centro commerciale) implica di poter giungere o allontanarsi dalla soglia di casa propria (laddove le condizioni viarie lo permettano) con tutti i mezzi leciti consentiti sul territorio nazionale. Tra questi vi è l'automobile, che certo i residenti in questo caso coinvolti non detengono illegalmente.
Impedire a chicchessia di poter utilizzare un mezzo lecito per trasportare persone (specie anziani o persone con difficoltà motorie) o cose particolarmente pesanti o ingombranti, da e per casa propria è una gravissima lesione al suo diritto ad Abitare.
Le forme di tale diritto possono essere, nell'interesse collettivo, regolamentate, ad esempio negli orari, ma esso, di certo, non può essere abolito.
Per tali aree - che si vorrebbero "pedonalizzate" per la loro peculiarità (via Mandralisca e via Bordonaro) - il Comitato propone di mantenere la soluzione, già sperimentata con successo, nella stessa via Mandralisca e di estenderla a via Bordonaro: di creare cioè, per le medesime, delle sotto-ZTL a cui l'accesso (nelle normali fasce orarie consentito ai Pass rossi) sia riservato però esclusivamente ai soli residenti in loco, con diritto di sosta ma non di parcheggio.

5) - L'Art. 18 della 38/2010.
"Eventuali aree di suolo pubblico con la presente destinate a parcheggio libero o residenti potranno essere destinate a servizio di pubblici esercizi previa autorizzazione alla occupazione di suolo pubblico rilasciata dagli uffici competenti, fatta eccezione per gli spazi di parcheggio già riservati ai portatori di H".

E' all'evidenza di chiunque voglia notarlo come negli ultimi anni lo spazio disponibile per il parcheggio si sia di molto ridotto non solo per le famigerate "strisce blu" ma per la consuetudine sempre più invalsa di concedere spazi pubblici, già destinati al parcheggio, per la collocazione di strutture amovibili al servizio degli esercizi commerciali, e per fioriere.
Il principio contenuto in questo articolo, nel suo non essere bilanciato da un criterio di conservazione degli indispensabili residui posti-macchine, comporta nel medio e nel lungo termine una lenta e progressiva evidente negazione del diritto al parcheggio dei residenti. Laddove non si ha, e non si può avere il coraggio, di una abolizione totale del parcheggio nelle vie del C.S., questa può risultare una modalità ipocrita per raggiungere lo stesso fine senza dichiararlo.
Il Sindaco ha promesso di cancellare del tutto questo articolo ma non è apparso chiaro quanto l'attuale Sindaco condivida le ragioni della contestazione e cosa intenda disporre in proposito.
Sembrerebbe logico che un Piano per le concessioni di suolo pubblico segua la definizione preventiva di un indispensabile e meditato Piano per la circolazione e la sosta nel C.S.
Già nell'incontro di luglio, il consigliere Garbo - nelle vesti (credo) di consulente del Sindaco - aveva garantito che non sarebbero state rilasciate ulteriori concessioni in assenza di tale nuovo piano, ma non sono sicuro che sia poi andata esattamente così.

6) - Altre raccomandazioni del Comitato.
a - E' improcrastinabile una razionalizzazione della segnaletica (di cui pure si parla inutilmente da anni) ed un suo puntuale adeguamento alle disposizioni normative. Sono molti i contenziosi, alle infrazioni rilevate, a causa di tale non corrispondenza. Il rispetto delle istituzioni, d'altra parte, non si vede come possa non passare da una chiara e coerente esplicitazione delle norme.
b - La porta di accesso alla zona est della città - ed il relativo posto di controllo - deve essere posto all'altezza della chiesetta di S. Antonio, all'inizio cioè di via Giudecca, garantendo così l'utilizzo dell'area di sosta, che da predetta chiesa si estende verso il centro abitato, ai soli residenti.
Tale disposizione inoltre eviterebbe che chi si inoltrasse su via Giudecca senza diritto di accesso al C.S. fosse, una volta giunto su via Candeloro, poi costretto a difficoltose quanto ingombranti inversioni di marcia se non - come troppo spesso avviene - a difficoltosi ritorni per via Pierre.
Tutti conoscono la natura e le caratteristiche di tale via, il transito su questa dovrebbe essere consentito ai suoi soli residenti e a quelli, inevitabilmente, di via Porpora.
Il Comandante Liberto ha assicurato che il punto di controllo all'altezza della chiesetta di S. Nicola sarà mantenuto ma che un secondo punto di controllo tuttavia è necessario pure all'inizio di via Candeloro per quei residenti che con la scusa di accedere ai parcheggi procedano invece poi verso le vie del Centro anche in orari non consentiti.
Il Comandante ha posto il problema della sicurezza, specie per le ore serali e notturne, per gli addetti che operino in un punto così isolato (in passato si è verificato in quei luoghi un fenomeno di aggressione ad un Vigile Urbano).
Il Sindaco ha assicurato, al riguardo, che, nei mesi estivi, tale addetto sarà affiancato da un operatore delle Giubbe d'Italia.
c - Poiché, nei mesi estivi, il primo tratto del Lungomare è interdetto alla circolazione, non si vede la ragione per cui un non residente debba aver accesso al tratto di via Cavour dopo l'incrocio con via B. Powel e conseguentemente alla piazza C. Colombo. Tale tratto di strada e la stessa piazza, più logicamente invece andrebbero riservati al solo parcheggio dei residenti.

Il Sindaco si è riservato di sentire le altre categorie. In particolare oggi, 2 maggio, dovrebbe incontrarsi con i commercianti.
A suo parere l'operazione "rifacimento Pass" (siamo già al terzo annuncio) dovrebbe poter essere realizzata per la fine di giugno di quest'anno.

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Dopo molti mesi di oblio, è con vivo piacere che ritrovo su questa testata il volto, gli articoli e gli interventi di Pino Lo Presti, un ritorno che mi auguro sia duraturo per il bene dell’informazione libera e pluralista di questa città. Bentornato a casa e auguri di buon lavoro a Lei ed a tutto lo staff di Quale Cefalù.