Gratteri intitola una strada a Pasquale Culotta

Ritratto di Saro Di Paola

11 Maggio 2013, 00:23 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Oggi, 11 maggio 2013, Gratteri intitolerà una strada al nostro concittadino Arch. Prof. Pasquale Culotta per serbarne imperitura la memoria.
La cerimonia si svolgerà a conclusione del convegno “L’Abbazia di San Giorgio a Gratteri nel contesto dell’Architettura ruggeriana” che  SiciliAntica ha organizzato, in collaborazione con l’Università della Tuscia di Viterbo e con il patrocinio del Comune di Gratteri.

Il legame di Pasquale Culotta con Gratteri è cominciato nei primi anni settanta per protrarsi sino ai primi anni novanta.
Negli anni 72-73, durante la sindacatura dell’avvocato Agostino Terregino, accadde che l’Assessorato Regionale allo Sviluppo Economico ebbe a rigettare il programma di fabbricazione che la precedente Amministrazione aveva fatto redigere.
Il Sindaco Terregino si rivolse a Culotta.

L’Architetto,
                                                                                       
nella volontà del Sindaco di affidarGli l’incarico di redigere un programma diverso da quello che altro professionista aveva redatto,
colse la difficoltà e la preoccupazione politico-amministrative nelle quali Gratteri si era venuta a trovare, per l'imprevisto rigetto del programma da parte dell’Assessorato.
Perciò, l'Architetto non ebbe esitazione alcuna ad accettare l’incarico.
Pasquale Culotta, come, ancora oggi, l’avvocato Terregino tiene a sottolineare, si limitò a chiedere al Sindaco la cartografia.
Solo quella!
Ed elaborò per Gratteri,quel programma tutto incentrato sulla valorizzazione dell’esistente che il Consiglio Comunale approvò alla unanimità e che ottenne le autorizzazioni di Legge per divenire vigente in tempi brevissimi.

Dopo la redazione del programma di fabbricazione, il Nostro scelse Gratteri come laboratorio per il corso di Composizione dell’anno accademico 78-79.
E fu proprio a conclusione di quel corso, nel luglio del1979, che Culotta affidò alla letteratura speciliastica la memoria di quella ricerca scientifica e di quell’interesse culturale che alimentarono e consolidarono il Suo legame con Gratteri.
Sul primo numero de “IN ARCHITETTURA :dentro le cose, i bisogni, l’abitare dell’Uomo”.

Il “giornale della progettazione” che Egli, Architetto, Docente e Studioso di Architettura, concepì proprio in quell’anno.
Per “porsi in una prospettiva” finalizzata al conseguimento di quei due obiettivi culturali ben precisi che, nel primo editoriale, Egli ebbe a definire “i nuovi doveri”.

Il dovere di “arrestare l’atteggiamento moralistico sui misfatti politici e tecnici delle profonde trasformazioni che, nel trentennio 1949-1979” determinarono quella
<<rivoluzione insediativa>> del nostro territorio che ha spostato milioni di emigrati in tutte le direzioni dall’interno alla costa, alla grande città, al Nord.
Cambiando la geografia ed il paesaggio.
Ovunque e profondamente.
Sia dove tutto è stato abbandonato sia dove è avvenuta una ingente concentrazione di nuovi bisogni”.

Il dovere di “costruire una nuova tensione morale. Ovunque, nel territorio abbandonato e nelle città congestionate, nella professione e nella Scuola”.

Di quel primo numero de “lN ARCHITETTURA” emblematiche sono le pagine 10 e 11 :

A pagina 10, Gratteri : “la città abbandonata, senza uomini, splendida e deserta”.
A pagina 11, New York : “la città colma,piena di tutto ciò che può essere pensato,detto e commesso,l’intreccio di relazioni,itinerari,scambi,la somma fitta di milioni di solitudini”.
Gratteri e New York :
“L’angoscia e la solitudine nel fiacco silenzio dell’insediamento abbandonato e nel tumulto della città che si sogna metropoli”.
Gratteri e New York : città del mondo, una accanto all’altra, per una straordinaria provocazione culturale mirata a fare cogliere la “prospettiva”, pur essa culturale e straordinaria, nella quale Pasquale Culotta, con il Suo “giornale della progettazione”, si era “posto”.
Una prospettiva che “comprende tutta la materialità del mondo perché ognuno esponga la sua esperienza e la confronti con altre, vicine e lontane”.

Come ho già scritto all’inizio,il legame di Culotta con Gratteri si è protratto sino ai primi anni novanta.
Fu in quegli anni, infatti, che Egli diresse i lavori di recupero dell’Abbazia di San Giorgio, dopo averne redatto il progetto.
Quell’Abbazia

sulla quale, nell’odierno convegno che si terrà nella sala conferenze del centro diurno “Francesca Morvillo” e che precederà la cerimonia di intitolazione della strada, dopo il saluto di Melina Greco, presidente della sede di Cefalù diSiciliAntica e l'introduzione del Sindaco avv. Giuseppe Muffoletto,
interverranno
l’architetto Tania Culotta,
l’archeologo Amedeo Tullio,
Pietro Longo Presidente di Italia Nostra di Palermo,
Salvatore Fodale, docente di storia medievale presso l’università degli studi di Palermo,
Ruggero Longo, ricercatore di storia medievale presso l’università degli studi della Tuscia di Viterbo,
Francesco Capitummino e Maria Andaloro docenti presso la stessa università.

Saro Di Paola, 11 maggio 2013

Commenti

La Famiglia Culotta ringrazia il Sindaco, l'Amministrazione comunale tutta e la cittadinanza di Gratteri per l'onore tributato alla memoria di Pasquale, con la titolazione a suo nome di una strada del centro storico del loro paese.

Abbiamo vissuto una giornata di emozione intensa, prima nella sala del Centro Diurno durante la tavola rotonda sull'abbazia di S. Giorgio e poi in quella "via del cielo" che oggi in poi ci porta direttamente al nostro caro.