Gli “ambientalisti locali” scoprono solo ora che "la casa sul promontorio... è frutto di sostanziali modifiche"

Ritratto di Pino Lo Presti

1 Giugno 2013, 18:34 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Sono passati circa 25 anni, ma "non è mai troppo tardi".

“Sottosegretario con vista” - Articolo di Michele Sasso (con la collaborazione di Paola Castiglia), L'Espresso, 30 maggio 2013

Questo quanto, in particolare, leggiamo nella colonna di destra:

“Tra i ricordi lasciati dalla senatrice uno rimane però indelebile, proprio perchè sotto gli occhi di tutti.
Sul promontorio della Kalura, a fianco della torre attorniata da acqua cristalline che ha l’ha reso celebre come uno dei panorami più belli d’Italia, la madre del primo cittadino ... acquista un rudere e lo trasforma in villa di lusso. E’ il 2003 e stranamente prima della vendita si apre un cantiere per trasformare l’ex polveriera in soggiorno a cinque stelle, portando a sette le camere, mentre al catasto risultano ancora solo due vani e mezzo.
Una brutta storia raccontata come un abuso e arrivata sulla scrivania della forestale locale l’8 maggio 2004 sotto forma di esposto anonimo denunciando il “manufatto totalmente abusivo e la realizzazione di una nuova costruzione lasciando all’interno il vecchio rudere”. La segnalazione è stata trasmessa alla procura di Termini Imerese, senza conseguenze. Anche il servizio urbanistica comunale si muove e fa un sopralluogo non trovando però gli operai al lavoro ma solo “opere di miglioramento statico”. In pratica la figlia come sindaco controlla i lavori della madre. Eppure la casa sul promontorio mozzafiato è frutto di sostanziali modifiche - spiegano gli ambientalisti locali - in una zona dove nulla è permesso dalle leggi regionali perchè a meno di 150 metri dal mare. “Nessun ampliamento abbiamo fatto dei lavori seguendo le prescrizioni della Sovrintendenza. E’ tutto regolare”, ribatte il neosottosegretario. Storie che non interessano i turisti che ogni anni arrivano a migliaia per le bellezze della costa palermitana. La polveriera è oggi diventata una villa in affitto: discesa privata sl mare, tre camere da letto e due bagni. Il costo? Oltre 5000 euro a settimana” .

Aggiungiamo “l’interessante” parere della Sovrintendenza del 9 novembre 1989, avente per oggetto: Cefalù -c/da Caldura - Sanatoria costruzione immobile - Ditta ...

 

e qualche foto:

Prima:

Dopo:

Chissà  quanti anni dovranno ancora passare prima che esprimano un parere anche su questa altra "valorizzazione della nostra costa", nata come solarium diurno a servizio della balneazione e divenuto di fatto (ma i pareri non sono concordi) una discoteca notturna.

 

Commenti

Dopo dieci anni la verità sulla casa dell’ex sindaco - 03.06.2013

[…] La Voce ha deciso di approfondire il tema, accennato sul giornale del Gruppo L’Espresso, per raccontare in modo più dettagliato fatti taciuti quasi dieci anni. L’attuale villa di lusso che campeggia tra i faraglioni di Cefalù fu acquistata a nome di Adele Chiovaro, madre della Vicari. A molti però apparirà curioso il fatto che proprio immediatamente prima dell’acquisto, sul rudere in vendita, fossero state eseguite alcune rilevanti opere abusive che risultano effettuate dalla precedente proprietaria. Gli abusi portavano a sette i due vani e mezzo ancora attualmente registrati al catasto. A seguito di questi fatti si ha notizia di un esposto pervenuto via fax alla sede del distaccamento del Corpo forestale del vicino paese di Lascari, l’8 maggio del 2004, nel quale veniva denunciato il “manufatto totalmente abusivo e la realizzazione di una nuova costruzione lasciando all’interno il vecchio rudere (di soli 40 metri quadrati, ndr)”. Così una vecchia polveriera, usata per i lavori all’ex cava della Rocca di Cefalù, diventava una casa di lusso per affitti settimanali da cinquemila euro, com’è facile scoprire consultando il sito web thinksicily.com.
A seguito dell’esposto arrivato alla Forestale, il maresciallo Roberto Pecoraro e un consulente del servizio urbanistica del Comune di Cefalù, l’architetto Mario Scavuzzo, portarono avanti un sopralluogo da cui veniva fuori un verbale piuttosto assolvente: “dagli accertamenti eseguiti e dagli esiti del sopralluogo emerge che pur non rilevando presenza di maestranze sui luoghi, vi sono lavori in corso riguardanti gli interventi descritti nella comunicazione ‘opere interne’ (presentata all’ufficio urbanistico dalla vecchia proprietaria, ndr) e che pertanto non risultano violazioni a norma sia urbanistiche che di carattere regolamentare”. In seguito l’architetto Scavuzzo – che ricordiamo essere stato uno dei consulenti ben pagati dal Comune, già amministrato da Simona Vicari – precisava, su richiesta del maresciallo Pecoraro, che a suo parere “gli interventi sulle murature portanti e di sovradimensionamento, trattandosi di opere di miglioramento statico senza modificazione della struttura preesistente e non di opere di adeguamento statico, non necessitano di alcun parere del genio civile”. Eppure la casa che si erge sul promontorio del Kalura, confinante con la splendida Torre che ha fatto guadagnare il titolo di undicesimo panorama più bello d’Italia al Comune di Cefalù negli anni Sessanta, è frutto di sostanziali modifiche al territorio in una zona vincolata dal Piano regolatore generale e all’interno della fascia di immodificabilità assoluta a meno di 150 metri dal mare. […]

Leggi l’intero articolo all’indirizzo web: http://www.lavoceweb.com/articolo.php?IDArticolo=5388

Nel sito web Think Sicily, all’interno della sezione “Le ville più desiderabili in Sicilia”, troverete la villa “Il Gabbiano” (http://www.thinksicily.com/Il-Gabbiano.aspx) con, tra l’altro, una galleria con le foto dell’“impareggiabile posizione in cima alla scogliera ed accesso al mare privato” di “questa villa superbamente rifinita e attrezzata”.