La cabinovia per salire sulla Rocca

Ritratto di Gianfranco D'Anna

27 Giugno 2013, 12:28 - Gianfranco D'Anna   [suoi interventi e commenti]

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Nella videogallery di CRM Happy Radio è pubblicata l’intervista in cui l'imprenditore Piero Vazzana, nella puntata di “Qua e là tra una novità e l’altra…” del 23 giugno u.s., ha illustrato il progetto: “NESSUNO ESCLUSO - Studio nuova fruibilità del Parco della Rocca”.

Intervista a partire dal minuto 04:50

Premetto che, da amante della montagna, del trekking e della speleologia, non sono un sostenitore degli impianti di risalita.
La natura - e la Rocca di Cefalù è anzitutto un sito naturalistico - va scoperta passo dopo passo, con calma, sostando quando si è stanchi, osservando l’ambiente in cui ci si muove, guardandosi intorno, ammirando il paesaggio che ad ogni curva dei sentieri si apre innanzi, fissando nella mente le sensazioni ricevute, immortalando nelle fotografie le bellezze ed i ricordi vissuti.

Detto questo, prima di esporre la mia personale valutazione sulla proposta, voglio provare ad analizzare le informazioni presenti nei due articoli ad oggi pubblicati in merito a questo progetto:

Da quanto in essi riportato si ricavano i seguenti dati:

  • Costo complessivo dell’impianto: Euro 4.000.000
  • Spesa giornaliera di funzionamento: Euro 3.667
  • Giorni di apertura in un anno: 300
  • Personale impiegato: 8-10 unità
  • Costo annuo totale di funzionamento:  Euro 1.300.000
  • Costo del biglietto per salire e scendere: Euro 15 (non è specificato se comprensivo o meno del biglietto di accesso al Parco della Rocca. Vazzana parla di una royalty da concedere al Comune per ogni biglietto venduto)
  • Presenze annue stimate: 100.000 (stima considerata prudenziale)
  • Incasso giornaliero stimato: Euro 5.000
  • Incasso annuo stimato: Euro 1.500.000

Su L’altraCefalù, inoltre, si legge: “L’impianto si ripagherebbe da sé in pochi anni grazie agli incassi che si stimano in circa €. 1.500.000 annui, ci sarebbe un notevole incremento dei visitatori della Rocca che passerebbero dagli attuali 40.000 circa ad almeno 100.000,…

In primo luogo va rilevato che gli utili annui previsti, almeno inizialmente, sono di 200.000 Euro, quindi, per rientrare dei 4.000.000 di Euro necessari per la realizzazione dell’impianto non occorrerebbero “pochi anni” bensì 20 anni, se la stima iniziale delle 100.000 persone paganti all’anno non dovesse crescere.

In secondo luogo è da notare che per raggiungere i 100.000 paganti che nei 300 giorni di apertura usufruirebbero della cabinovia - vale a dire una media di 333 persone al giorno - la società di gestione dell’impianto, l’amministrazione comunale e l’eventuale futuro gestore del Parco della Rocca dovrebbero adoperarsi per “portare” sul promontorio non meno di 200.000 visitatori - rispetto agli attuali 40.000 indicati - dato che, a mio avviso, non più del 50% di coloro che intendono visitare la Rocca opterebbero per la cabinovia, dovendo, tra l'altro, raggiungere l’area di partenza posta nei pressi del cimitero e, soprattutto, dovendo pagare i 15 Euro del biglietto a persona.

Ma non sono gli aspetti economici quelli su cui voglio rivolgere la mia e, spero, la vostra attenzione.

Ciò che voglio far notare, soprattutto a chi intendesse accogliere l’invito a sposare e sostenere questa proposta, è che la zona di arrivo della cabinovia si trova a quota 200 m.s.l.m. circa, distante, dunque, dal “Castello” sommitale, posto a 270 m.s.l.m. circa e dalla zona compresa tra l’Edificio megalitico e la cinta merlata, che si sviluppa a quota 140-160 m.s.l.m. circa.

Planimetria del Parco della Rocca con indicazione delle emergenze storico - archeologiche - monumentali, delle aree di cava e dei sentieri esistenti.
(rilievo e restituzione grafica dell’arch. Salvatore Giardina)

Il punto rosso indica la presunta zona di arrivo della cabinovia

Agli eventuali “portatori di handicap, a persone con ridotta mobilità, a cardiopatici, a gestanti, a neonati in passeggino ecc.” questa cabinovia - come, del resto, anche il progetto dell’ascensore che, partendo dalla galleria ferroviaria dismessa, prevede l’arrivo pressoché nella stessa zona - permetterebbe, quindi, la “fruibilità” di un’area piuttosto limitata che, per quanto panoramica e interessante per la presenza di alcune casermette di guardia e delle mura di fortificazione, non è certamente eguagliabile alla zona sommitale o all’area dell’antico abitato, a meno che, in nome dell’ “accessibilità” per tutti, nessuno escluso, il passo successivo sia l’ “adattabilità” della Rocca con la realizzazione di sentieri e passerelle che la rendano completamente fruibile, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria.

Non tutti i siti, però, “si prestano” ad essere resi accessibili a tutti senza essere stravolti.

La cabinovia - come del resto qualsiasi altro impianto di risalita che arrivi nella stessa zona - non rappresenta, sempre a mio modesto avviso, una nuova fruibilità del Parco della Rocca per “portatori di handicap, persone con ridotta mobilità, cardiopatici, gestanti, neonati in passeggino”.
La cabinovia, l’ascensore, la cremagliera (altra possibilità) che attraverso lo stesso canalone giunga sempre a quota 200 m.s.l.m. rappresentano, tutto al più, una nuova fruibilità per i “poltroni” - come ha detto lo stesso Vazzana - per i visitatori “scatta una foto e fuggi”; rappresentano occasioni per imprenditori ed investitori.

Ho accompagnato sui sentieri e nelle grotte della Rocca persone di ogni età, di tante nazionalità.
Tutti, nessuno escluso, sono rimasti colpiti dal nostro promontorio e dalle sue unicità.
A nessuno ho sentito dire: “Se avessi saputo di stancarmi tanto non sarei salito!”, “Ma chi me lo ha fatto fare!”.

Nel visitare la Rocca, nessuno ci impone un tempo di percorrenza. Per raggiungere la croce ed ammirare dall’alto Cefalù  possiamo impiegare venti minuti ma anche un ora. Non stiamo partecipando ad una cronoscalata, non ci sarà nessuno a consegnare un premio al più veloce o a farci pagare una penalità se abbiamo impiegato “troppo” tempo...,
anzi, in questo caso, l'andare piano “premia” più del correre.

Ed allora buona passeggiata a tutti gli amanti della natura…

      

Spero di essere stato sufficientemente chiaro nell'esporre il mio pensiero.
Spero, ma non credo, che le mie parole non vengano travisate, distorte o, perfino, strumentalizzate.

Commenti

Che la condivida o no, l'opinione è esposta con ottime argomentazioni. Sarebbe opportuno che si aprisse un dibattito fra i cittadini, da svolgere all'insegna di argomentazioni altrettanto valide. Ne dubito, però: esiste a Cefalù una sorta di divieto all'uso dei neuroni frontali.

Pur essendo disponibile a partecipare ad una discussione sul tema, la sua analisi non fa una piega, sia per quanto riguarda gli aspetti economici, sia per quanto riguarda il punto di arrivo.

tu sei disponibile ad un confronto ed anche io lo sono - non da "esperto" ma da "cittadino pensante con la propria mente" - ciò che, però, non è "disponibile" è il confronto!

A maggio il record di sempre di visitatori - Cefalunews - 14/06/2013

Nel mese di maggio i visitatori del Parco della Rocca sono stati 8.408 (solo 78 i residenti), record di sempre.
L' 1 Maggio il giorno con più visitatori nel mese: 371. Dall’1 gennaio a fine maggio il numero totali di visitatori è stato di 17.128.
Nel mese di maggio nessun giorno di chiusura.
Ad aprile i visitatori erano stati 5.146, a marzo 2.307, a febbrao 469 e a gennaio 798. Ricordiamo che l'ingresso al Parco della Rocca è gratuito.
I dati sono forniti dal Volontario del Gruppo Comunale di Protezione Civile Giuseppe Calabrò.
L'ingresso al Parco archeologico della Rocca è ancora gratuito.

Tratto da: http://www.cefalunews.net/0_2014/notizie01bd.asp?id=34852#alto

Il costo del biglietto per salire e scendere è di 15 Euro.

Mi domando: quanti saranno i visitatori "normalmente abili" che sbarcati sulla Rocca a quota 200 m.s.l.m., dopo aver raggiunto la sommità ed essere discesi nella zona dell'edificio megalitico, saranno disposti a risalire da quota 150 m.s.l.m. - dove, in prossimità dei magazzini e dei forni, si trova la pedonale - sino alla cabinovia piuttosto che continuare a scendere lungo il sentiero, potendo, nel contempo, osservare la cisterna grande e i due accessi fortificati, ritrovandosi, alla fine, direttamente nel centro storico?

Sono certo che sarà stato previsto un biglietto ridotto per chi decidesse di usufruire della cabinovia solo per salire - o per scendere - ma così, per raggiungere l'incasso annuo stimato di 1.500.000 di Euro, i paganti non dovranno essere più 100.000 ma il numero dovrà necessariamente crescere... e non di poco.