Le tenebre e la fiammella

Così il comunicato del PD: “Avanziamo alla Segreteria Regionale del PD e all’intero Gruppo Parlamentare dell’ARS la richiesta di un urgente incontro pubblico da tenersi a Cefalù alla presenza del Presidente della Regione, On. Rosario Crocetta, e dell’Assessore alla Sanità, Lucia Borsellino, al fine di assumere impegni sul futuro dell’Ospedale Giglio di Cefalù, che garantiscano pienamente i diritti della comunità e le potenzialità della struttura.”

Così il Sindaco: “Una Sentenza ingiusta ed irragionevole alla quale non ci rassegniamo. Continueremo a rivendicare il diritto di questo territorio ad avere un punto nascite. Lo faremo ricorrendo al Cga e perseguendo altre iniziative di protesta che inducano la politica regionale ad ascoltarci”.

Domani i Sindaci di Petralia e di Lercara saranno sentiti presso la III Commissione ARS della Sanità, per discutere dei centri nascita dei rispettivi comuni.

Noi, invece, siamo ancora fermi a un avanziamo...richiesta di un urgente incontro...ecc. Oppure minacciamo un ricorso al Cga e di perseguire altre iniziative di protesta che inducano la politica regionale ad ascoltarci.

Noi siamo fermi, paralizzati dalla nostra incapacità di capire e di avere iniziativa politica. Noi siamo immersi nelle tenebre e non vediamo quale nemico ci ha colpiti e come possiamo immobilizzarlo, perché non ci colpisca ulteriormente. Noi camminiamo tentoni in un labirinto buio, dove stanno chiudendosi tutte le porte e da dove non ci sarà possibile, fra non molto, uscire. Siamo destinati a piombare in un buco nero, dove per fortuna non avremo più memoria di chi fummo.

Noi non esisteremo più, perché chi dovrebbe e potrebbe non sa trovare la chiave, per aprire quelle porte del labirinto, in cui siamo piombati. Dovrebbe, perché gli elettori glielo hanno chiesto con il loro voto del maggio 2012, e potrebbe, se soltanto chiedesse, con l'umiltà di chi ha sbagliato, l'aiuto di quegli stessi cittadini, che lo sostennero allora. Ma costui sembra volere quel labirinto e quelle tenebre, per meglio far risaltare la piccola fiammella della sua mente. Anzi, perché risalti ancora di più, fa in modo di aumentare le tenebre, con proclami, lettere e comunicati, che ottenebrano le nostre menti e ci fanno credere che il suo agitarsi sia un agire.

In conclusione, ci ritroveremo presto con il nostro futuro affidato ai ricorsi al TAR, al CGA, alla Cassazione, ma non alle istituzioni politiche, che sono i veri strumenti per amministrare un paese civile, libero e democratico.

Ma forse noi non siamo un tale paese!