Il Sindaco tende a trasferire il dibattito politico nelle aule Giudiziarie

Ritratto di Francesco Riggio

23 Luglio 2013, 20:17 - Francesco Riggio   [suoi interventi e commenti]

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Dalla lettura del Comunicato del nostro Sindaco non ho ben compreso se la Magistratura debba accertare l’eventuale sussistenza di fatti costituenti reato derivanti dall’utilizzo di metodi "molto lontani dalla sana dialettica democratica", oppure se debba perseguire presunti reati derivanti dalle mie affermazioni.
Ove si tratti della prima ipotesi, ritengo che la questione esuli dalla mia competenza e da ogni mia personale valutazione, stante che non ho mai accusato alcuno della commissione di reati, non ho mai sporto denunzie o querele e non ho mai avanzato richieste o istanze all’Autorità Giudiziaria.
Nel caso in cui, invece, si tratti della seconda ipotesi, sono certo di non aver mai offeso la reputazione di alcuno, ma anzi di avere agito nel doveroso espletamento delle mie funzioni e nel rispetto della continenza propria del diritto di critica, essendomi limitato ad attribuire delle precise responsabilità politiche ad un amministratore, che del suo operato deve certamente rendere conto ai cittadini.
In entrambe le ipotesi, comunque, non posso non prendere atto di come il Sindaco, conformemente alla metodologia dallo stesso adottata in passato, tenda a trasferire il dibattito politico nelle aule Giudiziarie, forse nel tentativo di comprimerlo o forse a causa dell’incapacità di sostenerlo con argomentazioni valide.
Mi preme puntualizzare, inoltre, che le dichiarazioni rese dal Sindaco, nel sopracitato comunicato, sono viziate dall’ingiustificato ed anomalo pregiudizio di voler necessariamente ricondurre l’ipotesi comportamentale dell’agire “con metodi molto lontani dalla sana dialettica democratica” ad una fattispecie di reato, senza che di ciò ve ne sia cenno alcuno. Epurando, però, la condotta stigmatizzata, da dietrologie e supposizioni, risulta evidente come essa possa certamente riscontrarsi in tutta una serie di atteggiamenti, che pur non costituendo reato, sono politicamente sconvenienti, strategicamente nefasti e, conseguentemente, denunciabili in modo legittimo all’opinione pubblica.
Rasserenato dalla stima che nutro nei confronti della Magistratura, delle Forze dell'Ordine e del loro operato, porgo cordiali saluti al Sindaco e lo invito a ricondurre alla “sana dialettica democratica” il dibattito politico.

                                                                                                              Francesco Riggio

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Intervento correlato: Sulle affermazioni del Consigliere Riggio - Rosario Lapunzina - 23 luglio 2013 (http://www.qualecefalu.it/node/2724)

Commenti

Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.

  • Ogni individuo ha diritto a non essere molestato per le proprie opinioni.
  • Ogni individuo ha il diritto alla libertà di espressione; tale diritto comprende la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee di ogni genere, senza riguardo a frontiere, oralmente, per iscritto, attraverso la stampa, in forma artistica o attraverso qualsiasi altro mezzo di sua scelta.
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    • b) alla salvaguardia della sicurezza nazionale, dell'ordine pubblico, della sanità o della morale pubbliche.
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Mi limito a ripropormi: http://www.qualecefalu.it/node/2693