Una tragica morte a Cefalù

Ritratto di Angelo Sciortino

27 Agosto 2013, 13:58 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Con riferimento all'articolo 21 del Regolamento comunale, che attiene ai mestieri girovaghi e agli spettacoli viaggianti, un artista girovago, con l'intenzione di svolgere la sua attività a Cefalù nel massimo rispetto della legge, ha rivolto la medesima istanza di permesso per una temporanea occupazione di suolo pubblico sia al Sindaco e sia al Comando di PM. Le due istanze e le relative risposte sono allegate in questi due link:

Così risponde il Comando di PM: “In riferimento alla sua istanza, si comunica che in mancanza di apposito Regolamento, che disciplina l'individuazione delle aree destinate ai mestieri girovaghi, la stessa non può avere positivo riscontro. Pertanto si diffida la S.V. dall'occupazione di suolo pubblico.”

Così, invece, risponde il Sindaco: “Vista la richiesta di cui sopra, si autorizza l'utilizzo del suolo pubblico a condizione che vengano corrisposti i diritti SIAE e la relativa ricevuta sia esibita alla PM prima dell'esibizione.”

Nella risposta della Polizia municipale salta subito all'occhio l'assurdità di ritenere che le esibizioni degli artisti di strada dovrebbero svolgersi soltanto in spazi a loro dedicati, come se si trattasse di appestati. Un'altra osservazione, però, non può essere taciuta: la mancanza di un regolamento vale allora come divieto? Non posso crederci!

Nella risposta del Sindaco sembra, invece, che l'unico problema sarebbe quello della SIAE, il cui controllo non mi sembra che sia di sua competenza o di competenza della PM.

Da entrambe le risposte si ricava sia il ritardo, con il quale si accoglie/rifiuta l'istanza, e sia l'aporia dimostrata dalla stessa Amministrazione, che alla medesima istanza risponde ora “sì” e ora “no”, in barba alla certezza del diritto, sepolta fra le scartoffie di una burocrazia inefficiente.

Personalmente avevo suggerito, per evitare che i diritti dei cittadini fossero affidati soltanto a Comando di PM o a decisioni di autocrati, come si dimostra l'attuale Sindaco, una deliberazione del Consiglio per regolamentare la questione (http://www.qualecefalu.it/node/2717), ma né la Giunta – buon riposo! - né i Consiglieri hanno ritenuto opportuno discuterne.

E sia! Ma sappiano che così sono responsabili delle due decisioni contrastanti, che dimostrano inconfutabilmente la morte della certezza del diritto.

A noi non resta che recitare un requiem!

Allegato:  Risposta del Comando di Polizia Municipale di Cefalù

Allegato:  Risposta del Sindaco di Cefalù

Commenti

Se i brani eseguiti esistono da più di settantanni o sono inediti (come nel caso dello spettacolo proposto dall'artista che ha inviato i fax per l'istanza di autorizzazione), non si è tenuti a pagare i diritti. Tra l'altro, se anche si eseguisse un repertorio soggetto a diritti SIAE, trattandosi di un'esibizione non retribuita ma con offerta libera "a cappello", l'eventuale importo dovuto  alla SIAE varierebbe in percentuale, in base al compenso racimolato. Dunque potrebbe essere corrisposta la tassa solo successivamente, non prima dello spettacolo. Ne consegue che, rispetto all'autorizzazione del Sindaco, vincolata all'esibizione di una ricevuta di pagamento alla SIAE di dubbia fattibilità, non posso fare a meno di esprimere perplessità. 

Che il regolamento sia inadeguato, è più che evidente. Che non siano state individuate aree preposte per lo svoglimento dell'attività di artista girovago, è altresì palese. Non mi è chiaro tuttavia come la "mancanza di apposito Regolamento, che disciplina l'individuazione delle aree destinate ai mestieri girovaghi", comporti un divieto assoluto.

Ciò che però mi domando da ieri pomeriggio, cioè da quando ho ricevuto i fax di risposta alle istanze è: ma il Sindaco e il comandante della Polizia Municipale si conoscono, parlano tra loro, si consultano?

di quanto segnalato dalla Sig.ra D'Agostino, che già evidenzia, ancora una volta, "l'impegno e la competenza"  che il nostro illustre primo cittadino sa profondere negli atti, vorrei sommessamente rammentare, ovviamente in maniera tendenziosa e strumentale, che il rilascio di singole autorizzazioni a singoli cittadini richiedenti non rientra tra le competenze del sindaco.

Ricadrebbe tra le competenze dello stesso sindaco, invece, portare in Consiglio Comunale una proposta di regolamento per colmare la lacuna evidenziata nel diniego del Comandante dei vigili urbani, che è motivato, a sua volta,  da un difetto del comune e non del cittadino!

Insomma: n'avissiru anzirtata una! 

Questo, ovviamente, lo dico io che, notoriamente, come testimoniano innumerevoli ed autorevoli (anche recenti) sputatesentenze, di amministrazione pubblica non ci capisco una mazza!