Soggiornano una settimana presso un noto albergo senza pagare il conto

Ritratto di Commissariato di Cefalù

6 Settembre 2013, 12:50 - Commissariato d...   [suoi interventi e commenti]

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Una giornalista quarantunenne e il suo compagno trentasettenne, entrambi palermitani, dopo sei giorni e sei notti presso una nota struttura alberghiera di Cefalù si dileguano senza pagare.
E’ accaduto a Cefalù sul finire del mese di agosto ma si apprende soltanto adesso dopo che il locale Commissariato, cui i gestori della struttura alberghiera si erano rivolti, ha individuato con certezza gli autori di questa “bravata”, forse dovuta anche alla crisi economica che evidentemente non sta risparmiando neanche alcune categorie professionali.
Ad essere frodato è stato l’Hotel “Riva del Sole”, una delle strutture alberghiere più note della cittadina normanna, situata a due passi dal centro storico sul lungomare “Giuseppe Giardina”.
La coppia, che durante la permanenza nell’albergo aveva usufruito anche del “servizio bar”, ha lasciato un conto da saldare di ben 911 euro.
La sua identificazione tuttavia ha consentito di verificare che non era nuova a questo tipo di truffe in quanto nella provincia di Palermo si era resa già protagonista di analoghe condotte presso altri esercizi recettivi.
Non è la prima volta a Cefalù che una coppia di turisti si dilegua al momento di saldare il conto lasciano con un “pugno di mosche” i titolari dell’albergo presso il quale aveva soggiornato.
Nell’agosto del 2010 infatti due sessantenni americani, dopo avere trascorso il weekend di ferragosto in una delle suite vista mare della struttura alberghiera “Le Calette” (che si affaccia su uno dei tratti di costa più suggestivi del cefaludese), si erano allontanati senza pagare il dovuto, pari allora a 754 euro. In quella circostanza gli arzilli cittadini americani si erano effettivamente presentati alla reception della struttura ricettiva per procedere al pagamento ma, approfittando di un momento di distrazione dell’addetto alla stessa reception, avevano pensato bene di dileguarsi.

Scattato l’allarme gli uomini del Commissariato,anche in quella occasione guidati dal Dirigente Manfredi Borsellino, erano riusciti a identificare i due cittadini americani. Per loro era scattata una denuncia a piede libero per truffa e insolvenza fraudolenta, gli stessi reati dei quali dovranno rispondere innanzi il giudice monocratico di termini Imerese i due cittadini palermitani.

                                                                                       Il Dirigente
                                                                                       Manfredi Borsellino

Commenti

Riceviamo dal Dirigente del Commissariato di Polizia di Cefalù Manfredi Borsellino e pubblichiamo integralmente il seguente messaggio:

Ad integrazione dell'appunto stampa che ho inviato nella tarda mattinata, considerato che molti vostri colleghi vorrebbero almeno le iniziali della giornalista coinvolta, posso solo aggiungere che è regolarmente iscritta all'albo come pubblicista.
Maggiori dettagli si riferiranno all'Ordine dei Giornalisti per gli eventuali provvedimenti disciplinari.
                                                                      

Fonte: LiveSicilia - Articolo di Monica Panzica - 06 settembre 2013

CEFALU' (PALERMO) - Sei giorni e sei notti, con tanto di consumazioni al bar, tra colazioni, aperitivi e champagne in camera. Un soggiorno letteralmente gratis per una giornalista palermitana di 42 anni che, insieme a G.R, il suo compagno di 37 anni, ha alloggiato nel corso dell'ultima settimana d'agosto all'hotel Riva del Sole di Cefalù per poi andare via senza pagare. Nell'albergo a tre stelle che si trova sul lungomare e a pochi passi del centro storico, infatti, della giornalista e dell'uomo non ci sarebbe più stata traccia: sono tornati a casa senza sborsare un centesimo.

"Sì, la signora Agata Sciolino, è arrivata qui insieme ad un uomo e ha preso una camera - racconta il direttore dell'hotel, Mario Castiglia - e chi si trovava alla reception ha ritirato i loro documenti per la registrazione che poi trasmettiamo alla questura. Ci siamo fidati come sempre facciamo, ma stavolta siamo stati ingannati. Dirigo questo albergo da 43 anni e non era mai successo".

Il conto della giornalista e del compagno - che risulta essere ancora studente - ammontava a 911 euro, una cifra che comprende sia la tariffa della camera doppia che avevano prenotato e della quale hanno usufruito, che le consumazioni al bar: "all inclusive" per un soggiorno che era stato, quindi, soltanto registrato. Dopo questa fase, infatti, i documenti erano stati consegnati ai leggittimi proprietari, come prosegue Castiglia: "Dopo il quarto giorno di permanenza abbiamo chiesto un acconto o almeno la carta di credito come garanzia, ma lei ci ha risposto di non averne. Una delle proprietarie dell'albergo ha quindi cominciato ad avere qualche sospetto, specie dopo l'ordinazione di una bottiglia di champagne di quaranta euro da bere in camera".

Ma i due come sono riusciti ad andare via dall'albergo senza che nessuno se ne accorgesse? "Dopo la sesta notte non li abbiamo più trovati in camera - prosegue il direttore del Riva del Sole - e abbiamo dedotto che di mattina, approfittando della confusione dei check in e delle operazioni di pulizia, avessere lasciato la struttura approfittando della distrazione di chi si trovava alla reception, ma il conto non era stato saldato e ci siamo così rivolti alla polizia.

In base alle indagini, tra i suoi precedenti c'è anche un soggiorno in un agritursimo di Collesano non pagato. Live Sicilia ha tentato di contattare la giornalista per ascoltare la sua versione dei fatti, ma senza successo. [...]

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