Lo stato dell'opera

Ritratto di Salvatore Culotta

18 Luglio 2012, 16:51 - Salvatore Culotta   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Non ho alcun dubbio sulla necessità della serie di operazioni di manutenzione e pulizia a vari livelli che si vanno conducendo da parte dell’Amministrazione e di volenterosi, operazioni a costo ( quasi) zero, più volte invocate negli ultimi anni e per le quali occorreva soltanto la volontà di farle. Che l’Amministrazione abbia ravvisato la necessità di intervenire è cosa ottima, in alcuni casi è giustificata pure l’urgenza, quello su cui non posso concordare è il modo in cui a volte questi interventi si sono esplicati. Andandoci ordinatamente : era qualcosa di indegno vedere il fianco del Duomo e tutta la piazzetta S. Croce adibitì  a posteggio , ma la domanda ovvia è :”perché, invece di piantare paletti, non si fa osservare il divieto di posteggio ?” Non sarebbe stato più civile, economico, un’affermazione della legalità? ( che, mi sia permesso l’inciso, è qualcosa che va ben oltre fiaccolate e simili e necessita di concreti piccoli e grandi gesti quotidiani)?

Andiamo al molo: la terrazza, quasi inizio del percorso sulla scogliera, era da tempo priva di  gradini, per delinquenza e mareggiate, i gradini sono stati ripristinati ma mancano ancora alcuni blocchi ( che non credo siano di difficile reperimento); incongruo e del tutto fuori luogo penso sia quel grosso faro posizionato in bella vista  al di sopra degli archi, che fa anche il paio con quello collocato alla terrazza del Bastione, ambedue da considerare offesa alla natura del luogo e del tutto inefficaci come deterrente per i vandali notturni, che più agevolmente potranno scrivere sui muri ; di un posto suggestivo quel faro ha fatto uno spiazzo da cantiere.

Due parole vanno spese anche per quel lezioso paravento rosa confetto in legno multistrato (credo) addossato alla chiesa di S. Maria di Portosalvo : per quanto mi sforzi non capisco come possa ovviare allo stato di  pericolosità del muro (  non si tratta di scegliere se è bello o brutto): è come nascondere la polvere sotto il tappeto, se quel muro può crollare non lo impedirà certo quel tavolato come non lo impediva la precedente inutile transennatura. Quanto ai vasi di fiori fanno il paio con la fioriera al Lavatoio, che niente ha a che vedere con lo spazio in cui è calata.

Più difficile sarà senz’altro affrontare il problema dell’occupazione senza vergogna della scogliera, sottolineato nel giorno della pulizia della stessa ma evidentemente trascurato, ma questo è un altro discorso.

Capisco il desiderio di evidenziare l’operosità e approvo ( purchè non si arrivi alla piaggeria), ma non posso fare a meno di ritenere utile una strategia generale, più studiata,  e non lasciata alla  sia pur generosa improvvisazione.

 

Commenti

L'Amministrazione con i tanti "piccoli" interventi realizzati in questi due mesi ha certamente dato prova di impegno ed attenzione ma ciò che è mancato è proprio - come dici tu - "una strategia generale, più studiata, e non lasciata alla sia pur generosa improvvisazione".

Tutti gli interventi, soprattutto quelli nel centro storico, andrebbero, infatti, inseriti in un progetto unico di recupero, tutela e valorizzazione avendo sempre ben chiaro il fine ultimo di ridare decoro e armonia al tessuto urbano, alle sue architetture, alle sue pietre.

Tutti gli interventi andrebbero concordati e coordinati da un unico regista ed, invece, diversi soggetti sia dell’Amministrazione sia esterni ad essa - singoli cittadini, ditte, associazioni - a cui va comunque dato atto di buona volontà, hanno portano avanti le proprie iniziative autonomamente.

Ma ciò che maggiormente, a mio avviso,  è mancato è la SENSIBILITA’ verso il bene sul quale si è intervenuto - ma su questo aspetto mi ripropongo di ritornare al più presto con l’ausilio di una documentazione fotografica che meglio di tante parole spieghi ciò che voglio dire.

Le persone dimenticano presto!Prima di quel paravento addossato alla chiesa c'era una "porcheria" di recinzione da cantiere collocata con paletti di ferro tondino infissi sulla carreggiata e che la occupavano in parte e che ammucchiavano immondizia.   Faceva veramente schifo!  E nessuno commentava. Adesso, non c'è più la spazzatura e, almeno, ha un aspetto decente.   Uscendo dallo studio non vedo più quella "porcheria" che c'era prima.  Qualsiasi cosa fai ... giù tutti a criticare! Nun siemu mai cuntienti!  E  ... se cade ... almeno resti "pulito" sotto le macerie!

L' "estetica", per molti versi, coincide con la "morale" e questa con ciò che è essenziale.
Una della maggiore cause di "bruttura" (o "porcheria") è la inutilità (che infatti non va bene con "moralità").
Così come inutili (per la pubblica incolumità) se non ipocriti, erano quei tondini con il relativo arredo, così lo è questa originale trovata.

Se poi le sembra che per evitare di far depositare sacchetti di spazzatura dovremmo "paraventare" gran parte delle vie e degli angoli del Centro storico, credo che dovrebbe rifletterci un pò sù!

Confesso di non aver capito l'ultimo passaggio: "E  ... se cade ... almeno resti "pulito" sotto le macerie!"

Ma le regole sono state sospese a divinis ? Perché ricordo a tutti che per mettere dei pannelli esplicativi noi e legambiente abbiamo atteso sei mesi il parere della Soprintendenza e oggi in una settimana si realizza contro ogni regola di conservazione e pronto intervento su bene di interesse culturale? un intervento a dir poco altamente invasivo . Che ne pensa l'ing. Duca?

Offro alla valutazione dei lettori e delle Autorità preposte questa mia riflessione. Noto con vivo compiacimento il ritrovato senso civico che sta animando tanti concittadini,e visti i risultati fin qui ottenuti,a mio modesto giudizio,occorre mettere a punto un coordinamento ed una regia sulle azioni da intraprendere ,più efficace ed omogenea. Bene il volontariato,ma ben coordinato e con direttive chiare. Altrimenti l’onda del fare genererà libero arbitrio. Si emanino delle direttive chiare per le tipologie degli interventi da porre in essere prima che sia troppo tardi. Giovanni Cirincione 

Sono del tutto in sintonia con quanto scritto da Salvatore Culotta.Sono encomiabili gli interventi di cittadini o di associazioni volti a migliorare ,o meglio ricreare, il decoro del centro storico. Ma non sono del parere che pur di fare si finisca con lo strafare. Non sono a conoscenza di come funzioni l'assessorato con delega ai beni culturali e chi sia l'assessore preposto, quindi scrivo con  molta circospezione, perchè non voglio fare torto ad alcuno. Ripeto il merito che assegno al sindaco La Punzina, la cui azione, in questi pochi mesi di sua amministrazione, è degna di lode. Ma i beni culturali, il centro storico,le sue sottili problematiche sono realtà da affrontare con cura e con lungimiranza. Ciò che oggi può sembrare idoneo, domani potrebbe rivelarsi, dannoso Il sindaco avrà di certo uno staff competente di  cui avvalersi e a cui demandare un progetto organico di interventi Se uno staff di esperti manca, il sindaco può avvalersi della collaborazione, naturalmente gratuita , di professionisti della materia, che potrebbero consigliare per il meglio, sempre tenendo presente che ogni intervento non può assolutamente essere il frutto di idee estemporanee, anche se in assoluta buonafede, ma il lavoro meditato  e maturato negli anni di persone che  sul centro storico e sui beni culturali di Cefalù hanno studiato e lavorato.        

Le deleghe di cui Lei parla sono state assegnate a due diversi Assessori:

Arch. Antonino Cefalù - Assessorato Sport e Vivibilità - a cui compete, tra l'altro, "centro storico, arredo urbano e verde pubblico";
Avv. Antoniella Marinaro - Assessorato Cultura, Legalità, Partecipazione - a cui compete, tra l'altro, "gestione e fruizione dei beni culturali e monumentali".

Tutte le deleghe le trova sul sito CefaluSport all’indirizzo web http://www.cefalusport.it/Varie2012/120604_Deleghe-Assessori.htm dato che, a due mesi di distanza, sul sito istituzionale del Comune di Cefalù la pagina relativa alla Giunta è in aggiornamento.