Le mani sul fuoco

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Gennaio 2014, 15:05 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Già io stesso ( http://www.qualecefalu.it/node/6809) e Saro Di Paola (http://www.qualecefalu.it/node/6823) abbiamo scritto a commento di una riunione consiliare, espressione di incompetenza e di arroganza di una maggioranza, che ha sottoscritto e approvato una mozione da stampare e affiggere in tutte le scuole, per dimostrare come si decide su un grave problema, che richiede un esame approfondito da parte di menti abituate alla logica; che richiede, cioè, una cultura non scambiata con l'erudizione: quella cultura, che essi devono imparare studiando i filosofi, i matematici e gli scienziati, comprendendone il pensiero e non soltanto date a memoria. Soltanto così potranno essere cittadini e non sudditi.

Già questa riflessione, da sola, impone di non sottovalutare la necessità d'insistere nel giudicare quanto accaduto nel Consiglio del 14 u.s.

C'è, però, anche un altra ragione, che impone la critica. Il pericolo rappresentato da alcune volontà di dare effettualità a fantasie, dettate magari da sacrosanti desideri, ma contrarie al diritto e soprattutto al rispetto dei diritti altrui.

Lo so, il Sindaco si è fatto sicuramente consigliare da un legale, ma forse non l'ha capito o il legale si è espresso male. Puntuale come sempre, l'amico Saro Di Paola ha postato la sua critica, per cui non è il caso annoiare i lettori, ripetendo cose già dette. Vale la pena dedicarci a un altro aspetto della vicenda relativa al rapporto con la Società Sorgenti Presidiana.

Il Sindaco, che di questo aspetto è il vero responsabile, ha imposto alla sua supposta maggioranza di votare la mozione, che contiene, tra le altre indicazioni, anche quella di “cedere” il potabilizzatore ad altri, nel caso fosse affidato ad altri il Servizio Idrico Integrato. Ci teneva così tanto, che ha presenziato alla riunione riservata dei Consiglieri durante la sospensione, chiesta per arrivare a un accordo di mozione comune. Accordo che non si è potuto raggiungere, stante all'insistenza per conservare tale punto.

Tale punto non poteva essere accettato, se se ne comprendevano bene le conseguenze. In forza di esso il Sindaco era autorizzato a tentare d'imporre la “cessione”, andando incontro a una lite giudiziaria certa. Se, poi, da questa fosse uscito sconfitto – insieme, purtroppo, alla cittadinanza – avrebbe potuto dire che aveva dovuto agire in quel modo, perché glielo aveva imposto il Consiglio.

Il Consiglio o non piuttosto la “sua” maggioranza, costretta a mettere le mani nel fuoco al suo posto? Possibile che dieci consiglieri non capiscano il rischio, che stanno correndo? Nessuno, tra loro, ha riflettuto? E dire che parlano continuamente di interesse della Città, ma non si rendono conto che quel che hanno deciso determinerà una spesa, che la Città piangerà nel momento in cui dovesse essere persa l'eventuale causa con Sorgenti Presidiana! Pagheranno essi, di fronte ai cittadini, e resterà assolto il Sindaco, che invece è il vero responsabile!

Altri Consiglieri hanno compreso a quale rischio si andava incontro e hanno preferito allontanarsi dall'Aula. Cercherò di ottenerne una intervista, per raccogliere, nell'interesse di una migliore comprensione, le loro opinioni e le loro osservazioni, che purtroppo non hanno potuto esporre durante la riunione consiliare. Subito dopo averle ottenute, le pubblicherò su queste pagine.

Commenti

Deduzione acuta, solerte attenzione vigile ai contingenti accadimenti, sagace spirito di osservazione, valida conoscenza storica:  quattro, queste, qualità necessarie e imprescindibili, a mio modesto vedere, per Chi voglia esercitare una qualsiasi critica o censura che sia.

Doti che Ti riconosco.

Pur dissentendo, a volte, su certe vedute e conseguenti impostazioni, seguo con interesse la Tua rubrica, che, comunque, ritengo valida e motivata in una dimensione sociale delicata come l'attuale.

Complimenti!

Pippo Maggiore.