Sofocle alla conferenza-stampa del Sindaco

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Febbraio 2014, 12:02 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Ieri mattina ho ascoltato in streaming su “federicocammarata1” l'erroneamente definita conferenza stampa del Sindaco.

Immagine d'archivio

Per fortuna non ero solo durante l'ascolto, perché mi teneva compagnia Sofocle, il noto autore greco di tragedie nel V secolo A. C. Entrambi ascoltavamo attenti il lungo intervento del Sindaco, che si è protratto per una quarantina di minuti dei sessanta previsti per le domande della stampa.

Ascoltavamo e non capivamo la necessità dei suoi excursus storici, delle sue spiegazioni spesso errate, dell'uso eccessivo dei futuri e dei condizionali. Quando ha ritenuto d'aver concluso, si è rivolto ai presenti, chiedendo loro se avevano domande da porre.

A questo punto sia io che il mio compagno restammo colpiti per il ritardo di questa seconda parte della conferenza. Ci guardammo perplessi, non sapendo a che cosa avevamo assistito. Il non saperlo mi sembrava un difetto della mia mente e pertanto, per avere lumi, chiesi al saggio Sofocle di spiegarmi. Egli così mi rispose con le parole di una sua tragedia:

Qualcuno crede di essere il solo a ragionare, di saper parlare e capire come nessuno. Ebbene, persone così, se le apri, sono vuote.

Queste parole di Sofocle mi consolarono e mi convinsero che in fondo avevo fatto bene a non partecipare all'incontro, riducendomi a una misera comparsa di un soliloquio.

Commenti

Quando, il 24 aprile 2013, in occasione del 2° incontro tra il C.C.C.S. ed il Sindaco, a latere delle discussioni principali, proposi al Sindaco di rasserenare il rapporto con la informazione locale, rispondendo e chiarendo invece di tacere, istituendo piuttosto un appuntamento ricorrente settimanale o quindicinale, lo feci anche perchè così egli avesse la possibilità di neutralizzare in nuce i focolai di atteggiamenti "provocatori" (basati spesso su informazioni errate o incomplete) nell'animo del commentatore di turno; avendosi la possibilità di saperne di più, molti equivoci, e quindi tante tentazioni provocatorie, si sarebbero potuti evitare.
Va da sè che questi incontri quindicinali avrebbero appunto dovuto servire a "rispondere" alla domande degli operatori della informazione locale e non - sembrebbe un paradosso - ad "in-formarli"!

è una iniziativa da apprezzare e sostenere, che, al di là della impronta iniziale, si spera possa aprire una nuova fase nei rapporti tra Amministrazione e informazione locale, nell'interesse della chiarezza e quindi di una maggiore consapevolezza di tutti sulle problematiche e sull'andamento della vita della nostra città.