Sì, è vero: “Travagghi ‘n miezzu a via ‘ncignieri in quantità”, però l’Amministrazione ……

Ritratto di Saro Di Paola

16 Luglio 2014, 15:31 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Nei giorni scorsi, mentre gli operai della EDIMA intervenivano sulla ringhiera metallica della parte finale del lungomare, sostituendone, soltanto, alcuni tratti, piuttosto che sostituendola tutta, un mio conoscente, rivolgendosi a me, che, come lui, ero sul luogo e mi attardavo a seguire i lavori, mi ha detto:
“’ncignieri accussì si fannu i travagghi? Una vuota ca ci mittieru manu  ‘unn’iera miegghiu ca a canciavinu tutta, ri punta a punta?”
Gli ho risposto :
“Quannu suordi ‘un ci nn’è, u sinnicu miraculi ‘unni po’ fari. Ri nicissitati av’affari virtù. Per uora, u sinnicu, sta livannu u periculu pubblicu e i piezzi ri ringhiera ca sta faciennu lassari, pi ‘n’autra ‘nvirnata, ancuora, arrisistinu”.
La domanda che mi è stata fatta e la mia risposta nella logica di quell'adagio, sempre vero, secondo cui: “Travagghi ‘n miezzu a via ‘ncignieri (me per primo che ingegnere non sono più) in quantità” e di quell'altro, secondo cui “ogni tiesta è tribunali”.

Personalmente, con la risposta al mio interlocutore, avevo condiviso e, perciò, difeso l’operato dell’Amministrazione.
Una tantum, capita anche a me.

Mi avevano indotto a rispondere come ho risposto, per un verso, le condizioni delle casse del Comune, che, come Lapunzina non perde occasione per sottolineare, sono eredità ricevuta dai suoi predecessori, talmente pesante da “rendergli problematica, persino, la riparazione delle buche sulle strade”, e, per altro verso, le condizioni dei tratti di ringhiera che, per essere  molto meno degradate e molto meno pericolose di quelle dei tratti che erano stati sostituiti,

avevano fatto optare per la sostituzione a tratti, piuttosto che per quella “ri punta a punta”.

Perciò, mi sono meravigliato non poco, allorché, stamattina, cioè dopo circa una settimana dalla ultimazione dei lavori, lungo il marciapiede, delimitato dalla ringhiera, ho notato nuovi segnali in freschissima vernice spray rossa, in aggiunta a quelli, quasi scoloriti perché in vernice spray biodegradabile, con i quali, prima dell’inizio dei lavori erano stati segnati e numerati i tratti di ringhiera che, poi, sono stati rimossi e sostituiti.

Segnali e numeri eguali, in tutto, ai precedenti.
Segnali, che indicano l’inizio e la fine dei tratti della vecchia ringhiera, che non sono  stati sostituiti.
Numeri, da 1 a 11, che, intercalati ai segnali, indicano la successione di tali tratti.
Segnali e numeri, che, è di tutta evidenza, siano stati apposti perché l’Amministrazione, ovviamente,  ha avuto un ripensamento e procederà alla sostituzione, anche, di quei tratti di ringhiera, che per essere stati lasciati, non più di qualche settimana addietro, altrettanto ovviamente, non erano stati ritenuti, come non erano e non sono, di pregiudizio per la pubblica incolumità.

Il tutto, ovviamente, perché l’Amministrazione ha “trovato nel cassetto” i fondi, che qualche settimana prima, nello stesso cassetto, non era riuscita a trovare.

Il che significa che, anche, nella gestione della spesa ordinaria l’Amministrazione naviga a vista, perché non è riuscita a darsi una rotta, ad elaborare un programma di priorità e una strategia d’intervento.
Quella rotta e quel programma di priorità che, una volta ultimato, come è stato ultimato, l’intervento sulla ringhiera, piuttosto che indurre a quel ripensamento reso evidente dai segnali e dai numeri di stamattina e, magari, suggerito da qualche “’ncignieri ‘n miezzu a via”, avrebbe potuto e, forse, dovuto indurla a guardare sotto.
Letteralmente.
Proprio, sotto ad uno di quei tratti di ringhiera che sono stati sostituiti.
Proprio, sotto, al piede del muro sul quale sono fissati i montanti della ringhiera medesima.
Lo avesse fatto si sarebbe accorta che le mareggiate hanno aperto brecce nella fondazione e nel paramento murario del muro medesimo. 

Quelle brecce, che, già, il 13 luglio 2013, (http://www.qualecefalu.it/node/252) avevo portato all’attenzione del Sindaco Lapunzina.

Se, poi, l’Amministrazione avesse guardato sotto la ringhiera del belvedere davanti all’hotel Tourist, si sarebbe accorta che, anche là, le mareggiate hanno squassato la fondazione ed aperto brecce nel paramento del muro.

Ed allora, non appena l'Amministrazione ha trovato altri soldi nel cassetto, piuttosto che tornare ad intervenire per sostituire altri tratti della ringhiera, non più di pregiudizio per la pubblica incolumità, avrebbe dovuto avere in programma di risanare le fondazioni e le brecce di cui ho detto.
Ciò, per evitare che le stesse possano essere, ulteriormente, ampliate dalle mareggiate, sino a compromettere, come in passato hanno compromesso, la stabilità del muro e del belvedere davanti al Tourist.

Ciò, nella consapevolezza, che, se, oggi, basterebbe qualche migliaio di euro, domani ne serviranno di più.
Molti di più!

Saro Di Paola, 16 luglio 2014

Commenti

Il problema non è solo sostituire ... ma le stesse devono essere tinteggiate anno dopo anno ...invece da noi regna l'incuria. Vedasi le ringhiere sotto al Bastione ,vicino al molo, le panchine ...tutto è  abbandonato a sé stesso.  Il paese già a inizio primavera dovrebbe essere ripulito da cima a fondo.

Alla Rocca si paga il biglietto, ma almeno fino a un mese fa i sentieri erano pieni di steppaglie ... non si può andare avanti così ci vuole anche per queste cose una programmazione!!! L'estate arriva ogni anno.