ACQUA: “lo spiraglio” della SALVEZZA

Ritratto di Saro Di Paola

17 Luglio 2014, 10:21 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Lo scorso 26 giugno, nell’approssimarsi della scadenza della proroga della gestione, da parte di  A.A.T.O 1 Palermo, del Servizio Idrico Integrato nei 52 Comuni ex APS della Provincia di Palermo, che era stata, già, fissata per il 30 di quello stesso mese, ho scritto   (http://www.qualecefalu.it/node/12279)
che “sarebbe stata assai probabile una ulteriore proroga, che, nell’imminenza dell’arrivo del “generale agosto”, si sarebbe protratta per tutta la stagione estiva”.

La concessione della ulteriore proroga sarebbe stata indispensabile per due ordini di motivi.
Il primo:
il 26 giugno, era già sin troppo patente che la “Onda Energia”, per quanto si fosse, già, “aggiudicata” la gara, aveva, già, deciso di non assumersi la gestione del servizio medesimo.
Ciò, per quelle condizioni di fatiscenza delle reti e degli impianti, di cui la “Onda” aveva preso consapevolezza, solo dopo avere partecipato alla gara e, per le quali avrebbe corso il rischio di fare la stessa fine di APS.
Peraltro, la ineccepibilità sul piano del Diritto della motivazione ufficiale, per la quale avrebbe rinunziato all’aggiudicazione, cioè la riduzione da 52 a 44 del numero dei Comuni da servire, la mettevano in “una botte di ferro” rispetto a qualsiasi ripercussione economica, che per la rinuncia avrebbe potuto subire.
Il secondo:
proclami dei sindaci a parte, dei 52 Comuni ex APS, soltanto, 9 erano pronti a riprendersi la gestione del servizio e le Autorità superiori non avrebbero potuto non garantire l’erogazione del servizio medesimo negli altri 43, tra cui Cefalù.
 
E la proroga è stata concessa.
Però, soltanto, sino al 16 luglio.
Con la precisazione, che, in quella data il servizio sarebbe stato affidato ad “Onda Energia”.

Il 3 luglio nel pubblicarne il comunicato ufficiale  (http://www.qualecefalu.it/node/12885)
ho aggiunto che, per Cefalù, si trattava di una "MALA NUOVA".
Ciò, per altri due ordini di motivi.
Il primo:
a quella data, sarebbe cessata l’assunzione da parte di Palermo di tutti gli oneri economici derivanti dalla gestione del servizio, compreso, quello del pagamento, a Sorgenti Presidiana, delle fatture della potabilizzazione.
Il secondo:
con l’affidamento del servizio alla “Onda”, nulla sarebbe cambiato rispetto agli anni in cui il servizio è stato gestito da APS.
In particolare, a Cefalù,  per quanto attiene ai rapporti contrattuali tra il Comune di Cefalù e “Sorgenti Presidiana”.
Con tutti i rischi, per il Comune, che discendono da tale rapporto e, che sarebbero stati legati, come sono stati legati, alla “triangolazione delle fatture”, con “Onda” che avrebbe incassato i soldi dai cittadini, anche per la potabilizzazione, ed il Comune, che sarebbe stato, come è, tenuto a pagare la potabilizzazione a “Sorgenti Presidiana.

Lo “spiraglio” dell’ulteriore proroga, sino alla data ultima del 31 ottobre,  della gestione del servizio da parte  A.A.T.O. 1, che secondo quanto comunicato, ieri, dal Sindaco Lapunzina si sarebbe aperto, rientra in quella logica, che il 26 giugno, mi aveva fatto scrivere che, dopo il 30 giugno, A.A.T.O. 1 avrebbe continuato a gestire il servizio, almeno, sino alla fine della stagione estiva.

Il fatto, che, per quanto si legge nel comunicato informale del Sindaco, alla fine di tale proroga, la gestione tornerà ai Comuni, nella attesa del comunicato ufficiale dell’Autorità competente, rientra nella logica, che il 3 luglio mi ha fatto definire MALA la nuova secondo la quale a partire dal 17 luglio la gestione sarebbe stata affidata alla “Onda”.
Perciò, non trovo complemento di specificazione più idoneo al sostantivo “spiraglio” usato dal Sindaco.
Quello che si è aperto ieri, per Cefalù, è LO “SPIRAGLIO” DELLA SALVEZZA!
È luce in fondo al tunnel.
La più luminosa! 

Il tunnel nel quale ci siamo ritrovati per Legge.
Quella che ha istituito gli Ambiti Territoriali Ottimali.
Validissima per teleologia.
Però, per Comuni più avanti dei nostri, in Regioni più avanti della nostra.

Saro Di Paola, 17 luglio 2014

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Commenti

Il sindaco Lapunzina, circa 14 ore fa, ha postato su facebook la seguente dichiarazione:

Si apre uno spiraglio nella vicenda acqua. Si è appena concluso un lunghissimo incontro tra il Presidente della Regione, collaborato da diversi Dirigenti regionali, ed una delegazione di Sindaci, di cui ha fatto parte lo scrivente. Aldilà della vicenda giudiziaria che ha visto attori quei Comuni che, pur in assenza di una legge, hanno chiesto l'immediata restituzione delle reti, il Presidente della Regione si è impegnato ad inserire nella legge Finanziaria, in corso di appr...ovazione all'ARS, una norma che consentirà agli Enti di predisporre, attraverso le forme consentite, una autonoma gestione del servizio. Nelle more, S.E. il Prefetto di Palermo adotterà un nuovo provvedimento d'urgenza, per assicurare la prosecuzione del servizio, attraverso l'Ato, sino al termine massimo del 31 ottobre p.v.. La restituzione in via “definitiva” delle reti. E' quanto da tempo chiede il Comune di Cefalù. Avremo, adesso, tutto il tempo di programmare la ripresa del servizio, e di predisporre, già in sede di bilancio di previsione, gli strumenti necessari.

A che cosa serve uno spiraglio, se la sua luce viene coperta da "Aldilà della vicenda giudiziaria che ha visto attori quei Comuni che, pur in assenza di una legge, hanno chiesto l'immediata restituzione delle reti", come se non ci fosse stata una sentenza, che ha dato ragione ai Comuni ricorrenti? E come se i giudici avessero emessa la sentenza "in assenza di una legge"! In base a che cosa l'hanno emessa? Non crederò mai che la luce possa essere vista da chi fa simili dichiarazioni.

La riflessione di Angelo e' ineccepibile....e quindi va considerato come un farneticante ! La "verita' " e' che sulla vicenda acqua si stanno giocando varie partite "teleologiche": da un lato si invoca il ritorno alla gestione pubblica, dall'altro si utilizzano tutti i possibili escamotage per rinviare, finche' possibile, la ri-consegna delle reti idriche al nostro Comune, ben consapevoli di essere nella materiale IMPOSSIBILITA' di poter gestire un servizio idrico degno di tal nome. ...Qualcuno potrebbe dire: ma nel 2009 vennero raccolte oltre 3000 firme per....... Vabbe', che c'entra ?! Allora era Sindaco Guercio e bisognava sostenere altre tesi......Per fortuna restano gli atti e gli scritti perche', a quanto pare, la memoria di alcuni vacilla da un po' di tempo.... ;)

Ritenuto che appare opportuno che gli impianti e le reti idriche e fognarie siano restituite ai comuni, nulla ostando che gli stessi vengano in seguito riconsegnati al soggetto eventualmente individuato per la gestione”. Dalle motivazioni poste a base della Ordinanza adottata il 04/04/2014 dalla Corte di appello di Palermo, emerge con chiarezza che, in assenza di una legge, la restituzione degli impianti ai Comuni assumerebbe il carattere della temporaneità, in attesa della individuazione di un nuovo gestore unico. Con ciò, il Comune avrebbe l'onere di riorganizzare, ex novo, la gestione di un servizio cessato oltre cinque anni fa, con il rischio di vederselo sottrarre nuovamente, da lì a poco. In atto, infatti , solo quei comuni che non cedettero a suo tempo gli impianti risultano, per legge, autorizzati alla gestione diretta. Per questo, con buona pace per coloro che si ritengono capaci di “argomentazioni strutturate”, mentre danno più l'idea di perdersi in “astiosi sproloqui”, l'impegno a votare in finanziaria il ritorno del servizio ai Comuni, assunto ieri dal Presidente della Regione, va nella strada giusta. L'unica che porta agli interessi della “generalità” dei cittadini cefaludesi.

Quanto agli "astiosi sproloqui", i cefaludesi, oramai da tempo, hanno capito benissimo da che parte vengono.
Quanto alle "argomentazioni strutturate" sul "carattere della temporaneità" che "assumerebbe la restituzione degli impianti ai Comuni" a dire tutto è un avverbio: quell'"eventualmente", che, nell'ordinanza adottata il 04/04/2014 dalla Corte di Appello di Palermo, è inserito tra "soggetto" e "individuato per la gestione”.  
Solo a considerare che, espletata la gara che è stata espletata, la "Onda Energia", che se l'era "aggiudicata" si è ritirata come le altre che alla gara avevano partecipato, non è difficile valutare il peso di quell'avverbio nella "individuazione di un nuovo gestore".
Si tratta, proprio, di strutturazione logica.