Arte a Cefalù

Ritratto di Giuseppe Forte

22 Luglio 2014, 17:16 - Giuseppe Forte   [suoi interventi e commenti]

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Arte a Cefalù

 

Parlare di arte, significa dare atto all'uomo della facoltà di esprimere i suoi sentimenti attraverso forme visibili servendosi di segni e colori e riconoscere, allo stesso, la facoltà di concepire il bello e di esprimerlo in forma sensibile.

La riflessione sulla bellezza e la dottrina sulla stessa già si riscontrano nelle civiltà più antiche con caratteristiche che rimarranno determinanti per tutta la tradizione futura.

"La bellezza è l'unica contro cui la forza del tempo sia vana. Le filosofie si disgregano come la sabbia, le credenze si succedono l'una sull'altra, ma ciò che è bello è una gioia per tutte le stagioni, ed un possesso per tutta l'eternità" (Oscar Wilde).

La ricerca della luce, dell'armonia, della simmetria, della proporzione, della dolcezza, della capacità  suasiva e serenatrice ma a volte anche drammatica e sconvolgente, sono concetti che sostanzialmente persistono malgrado i continui sviluppi dell'estetica contemporanea. Sono frequenti, purtroppo, certe soluzioni, a volte aberranti, di artisti particolarmente estrosi e bizzarri che praticano la dissacrazione, la profanazione, il furore. Artisti tante volte privi di mestiere che studiano solo le strategie del marketing e che trovano ospitalità in musei prestigiosi o in siti di particolare valenza storica e artistica e dei quali, dopo qualche anno, nessuno parlerà più. Per questi artisti la bellezza sembra non essere il destino dell'arte e il senso del bello risulta del tutto inibito. La bellezza appare come un'insolenza, un'invettiva alla realtà in un percorso accidentato e complesso, tanto da parlare di metamorfosi del bello.

L'artista, nella sua autonomia, scopre il piacere di comunicare con tutti i linguaggi possibili, cercando di penetrare ed esprimere lo spirito multiforme e spesso caotico della nostra epoca.

L'arte, essendo il dialogo dell'uomo con il suo tempo, ha sempre funzione e valore pedagogici e ciò che è bello è anche buono e il successo di una mostra non è dato solo dal numero di fruitori che riceve ma dal numero di visitatori ai quali insegna qualcosa.

Le arti figurative si sostanziano e si realizzano all'insegna di correnti, scuole, tendenze, movimenti, gruppi, ricerche, ma oggi sono molti gli artisti che non appartengono ad alcuna corrente e amano far parte di se stessi muovendosi con indipendenza, assoluta autonomia e libertà di ispirazione.

La ricerca pittorica di oggi, si avvale anche di installazioni, video, proiezioni e nuove tecnologie fotografiche ed elettroniche e solo un relativo numero di artisti utilizza le pareti per appendervi i  propri dipinti. Fino a quando ci saranno questi artisti servirà uno spazio per comunicare e un chiodo per appendervi un quadro o un supporto che accolga una scultura.

I giovani e i meno giovani, oggi come in passato, desiderano una opportuna sede espositiva, e  relativo catalogo, atti a fornire visibilità e memoria al loro operato.

Considerando che tante volte si preferisce alla lettura di un libro la visione di un quadro, perchè l'immagine possiede un impatto immediato  e si concede senza fatica all'osservatore in una profusione di possibili significati, andare a vedere una mostra o un museo, diventa un modo per riempire il proprio spazio e dimenticare per un istante le miserie umane e la crisi dei valori, oltre che economica, del nostro tempo.

In ogni città che si rispetti c'è sempre uno spazio espositivo atto a rendere fruibile a tutti il prodotto dell'artista e a Cefalù di questi spazi, nel tempo, se ne sono creati tanti anche se di breve durata e a volte discutibili.

Fin dagli anni "50 funzionava la sede della SACS (Società, Arte, Cultura, Sport) che si trovava in una sala, con ingresso da Corso Ruggero, dell'Osterio Magno, diretta dal Prof. Giovanni Agnello di Ramata (1914 – 1996) dove venivano di tanto in tanto allestite delle mostre collettive, una delle quali dedicata al Re Ruggero II ebbe tra i maturi partecipanti, incoraggiato dai docenti, il quattordicenne studente della Scuola d'Arte, Franco D'Anna. La stessa SACS provvedeva a diffondere il periodico "KEFA", edito dalla tipografia Gussio, con articoli a cura di G. Di Francesca, Muciaccia, Giovanni Agnello, Giambattista Palamara, Steno Vazzana, G. Li Vecchi, Salvatore Culotta, G. Cavallaro e altri.

 

 

In seguito, inauguratasi la Pro Loco Cefalù Gibilmanna il 26 luglio 1959, nei locali oggi occupati dall'Ente Parco delle Madonie, vi si tennero saltuariamente delle mostre. Fra le altre esposizioni ho il piacere di ricordare quella allestita  dagli artisti Ignazio Camilleri e Franco D'Anna, tenutasi nel 1961, che pur giovanissimi avevano già partecipato ad altre collettive suscitando consensi e apprezzamenti da parte di un pubblico qualificato. Nello stesso locale si terrà la mostra, con l'illuminata direzione del barone  Giovanni Agnello di Ramata,  del pittore cefaludese Francesco Bevelacqua (1814 – 1858, autore di numerosi ritratti e del capolavoro "Alba a Cefalù" custodito al Museo Mandralisca) e in seguito la prima mostra filatelica voluta dal geometra Enzo Barranco dal titolo "Storia Postale di Cefalù". Negli anni successivi, sempre nei locali che ospitano oggi gli uffici dell'Ente Parco, sono state organizzate mostre commemorative ad Antonio Liuzzi, molto apprezzato per le decorazioni parietali e Michele Triolo per gli straordinari lavori in ferro battuto.

 

 

Nei primi anni sessanta si incomincia ad esporre nell'androne del Comune sistemando le opere in appositi pannelli foderati da iuta e non può essere dimenticata la mostra collettiva (30 settembre – 10 ottobre 1962) di cinque artisti che hanno lasciato, con il loro valido insegnamento, un segno  indelebile negli alunni della Scuola d'Arte: "Michele Cutaia, Angelo d'Amico, Nenè Flaccomio, Anna Guercio e Andrea Merlo".

Nel 1963 sempre nei locali comunali ci sarà la  mostra di Ignazio Camilleri, Franco D'Anna, Baldassarre Leggio, Nenè Flaccomio.

 

 

In alcune occasioni venne utilizzata anche la Sala delle Capriate e ricordo la mostra dedicata al Presidente degli Stati Uniti John Kennedy (1917 - 1963), barbaramente assassinato a Dallas, patrocinata dal Comune ma organizzata dall'Istituto d'Arte nel 1965. Negli anni successivi esporranno diversi pittori e scultori come Lia Casarubea, Giuseppe Forte, Gaetano Messina, ecc.

Nel mese di agosto del 1963, il pittore Cosimo Cimino lancia l'idea di esporre le opere pittoriche in Via Pittore Bevelacqua, idea che viene accolta con entusiamo, e col patrocinio del Comune inizia anche a Cefalù, l'esposizione lungo la strada che ebbe un notevole successo di pubblico e numerosi apprezzamenti.

 

 

L'anno successivo di questa iniziativa si fa promotrice l'Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo che trascura del tutto i pittori cefaludesi, affidando l'organizzazione  della mostra, che prenderà il nome di "Bancarella del quadro", ad un gallerista palermitano suscitando il giusto risentimento degli artisti locali i quali per protesta allestiscono una esposizione di tele bianche e con la sola firma, nell'androne del cortile Piraino - Giardina in Piazza Duomo.

 

 

Dal 1965 al 1968 la "Bancarella del quadro" viene organizzata dagli artisti di Cefalù sempre in Via Pittore Bevelacqua, in coincidenza con i festeggiamenti del SS. Salvatore, mentre durante l'anno si fanno delle mostre collettive o personali nell'androne del Palazzo comunale.

Il 5 agosto del 1968 si organizza una delle prime mostre estemporanee di pittura dal titolo "Cefalù e i suoi dintorni".

Nel mese di gennaio del 1970 si inaugura in Via Mandralisca il Centro d'Arte "Il Vaglio" (nome dato dal Prof. Michele Cutaia che insieme allo scrivente,  agli artisti Franco D'Anna, Giovanni Di Nicola, Nenè Flaccomio ed altri avevano costituito, con statuto notarile regolarmente registrato, l'associazione artistica) con una prima mostra dal titolo "Panorama della Pittura Siciliana Contemporanea", presentata dal Critico d'arte Francesco Carbone a un pubblico d'eccezione e la partecipazione di numerosi validi artisti operanti nell'isola. Nello stesso locale si terranno mostre personali di Aldo Pecoraino, Ignazio Camilleri, Giovanni Migliara, Giovanni Di Nicola, Carmelo Battaglia, Anna Biferi ed altri.

Nel 1972 una mostra collettiva viene anche allestita nei locali GIAC di Piazza Duomo mentre nel 1976  si inaugura la Galleria Arte Club, Vicolo Osnao, dove con la direzione artistica di Mario Gallà vengono fatte delle mostre collettive e personali degli artisti Pietro Biondo, Ferdinando Provenzano, Gaetano Ribaudo, Giovanni Di Nicola, Giuseppe Forte, Pippo Gallà, Salvatore Raffaele (ceramiche), Luigi Occhipinti (serigrafie), Giuseppe Cespa (foto) e anche una mostra mercato. La galleria rimarrà aperta pochi anni.

Nel 1976 viene organizzata al molo, dal comitato dei festeggiamenti della Madonna Addolorata, una mostra estemporanea e nel 1979 la collettiva di pittura "Cefalù e le Madonie nel turismo" con il patrocinio del Comune e dell'Associazione degli Albergatori.

Di particolare interesse è stata la mostra  "L'Uomo e il suo mondo" svoltasi nei locali del Seminario Vescovile dal 4 al 18 maggio 1980, dedicata allo scultore Cosmo Sorgi curata dal Prof. Ignazio Camilleri.

 

 

Un'altra rassegna d'arte che ha lasciato il segno è stata organizzata dal ristorante La Tavernetta nei mesi di maggio e giugno 1982, curata, fra gli altri, dalla Professoressa Giuseppa Guercio.

 

 

Nel mese di luglio e fino al 6 agosto del 1982 si è svolta in Via Mandralisca, per tutto il percorso della strada, la prima mostra collettiva di foto di Giuseppe Cespa, di pitture di Giuseppe Forte e di pirografie di Luigi Occhipinti. La manifestazione, ideata e  totalmente a carico dei tre espositori che hanno pagato oltre all'illuminazione anche il suolo pubblico,  ebbe un ragguardevole successo tanto da essere ripetuta negli anni successivi sia da chi scrive che dal Comune e poi dalla Fondazione Culturale Mandralisca sotto la Presidenza di Manlio Peri e poi del Prof. Giuseppe Simplicio con la particolare collaborazione di Nino Gugliuzza, di altri dipendenti della fondazione e  degli stessi artisti partecipanti, con il titolo di "Oltre un sorriso". Ormai da diversi anni questa iniziativa è caduta nel dimenticatoio.

 

 

Nel 1983 anche il Monte di pietà apre le porte alle mostre e ricordo la bipersonale di Sebastiano Catania e dello scrivente, nonchè la mostra fotografica di Salvatore Di Francesca.

 

 

Nel 1984 Cefalù si arricchisce di due nuove gallerie che sono la "Galleria del Duomo" gestita da Giovanni Serio e poi dal gallerista Marino di Palermo per circa quattro anni, e la "Galleria Vazzana" in Piazza Garibaldi gestita, per più di cinque anni, dall'Avv. Giovanni Vazzana dove si svolsero  interessanti manifestazioni. Nella prima galleria ricordo una buona mostra di acquerelli di Anna Maria Sannino e delle collettive con lavori di Gianbecchina, Bruno Caruso, Madè ed altri, mentre nella seconda le assolate tele con molti angoli di Cefalù fatti dal vero, del pittore teramano Marco Di Francesco oltre alla mia personale "Itinerario Evangelico" inaugurata dal Vescovo Emanuele Catarinicchia nel 1984.

 

Mostra  alla galleria Vazzana dell'Ass. fotografica IMAGO

 

Nel luglio del 1984 la scuola elementare della Mercede apre le porte ad una "Mostra di Arte e Artigianato".

 

 

Nel settembre del 1986  il comitato dei festeggiamenti della chiesetta di Campella  organizza la prima mostra d'arte nazionale mentre nell'agosto del 1977 viene organizzata dal comitato dei festeggiamenti del SS. Salvatore, e per la prima volta nella caratteristica Via Caracciolo, la mostra collettiva  "Cefalù e i suoi artisti".

Negli anni "90 la Corte Delle Stelle, opera architettonica di particolare valenza degli architetti Marcello Panzarella e Leandro Parlavecchio, diventa anch'essa sede espositiva e vi si organizzano diverse mostre di pittura, di artigianato,  di gigantografie e, nel dicembre del 1992, la Va mostra Malacologica Mandralisca curata dal Presidente pro-tempore Prof. Franco D'Anna che ebbe un lusinghiero successo.

 

 

Nel 2013 è da ricordare la mostra "Magia del Segno – Passaggio a Sud" di incisioni (donate al Comune di Cefalù) organizzata dal Prof. Enzo Napoli e nel 2014 la mostra antologica "Che strano Naif questo Mileo" organizzata da Salvatore Culotta, Italo Piazza, Franco d'Anna e da chi scrive.

 

 

Finito il restauro dell'Osterio Magno (anni "90) curato dall'Architetto Silvana Braida, vengono fatte delle mostre personali e delle collettive sotto gli auspici dall'Azienda di Soggiorno e Turismo e non sono da dimenticare le mostre antologiche di Bruno Caruso e di Calogero Piro del 1995.

 

 

Nel giugno del 1991 si inaugura la Galleria di Santa Maria al Borgo (Rettore Don Giuseppe Camilleri) con la collettiva di soggetti ispirati ai Vangeli ed altre mostre, ma l'attività espositiva avrà breve durata perchè i locali verranno adibiti ad altri scopi.

Nel settembre del 1998 in occasione della Sagra del pesce azzurro viene organizzata una mostra collettiva al molo e in parte della Via Vittorio Emanuele e nello stesso anno, nel mese di novembre, presso i locali della Fondazione Mandralisca e dell'Osterio Magno, ha luogo la Prima Biennale d'Arte Contemporanea "Passaggio a Sud" curata dall'incisore Prof. Enzo Napoli.

Sempre nel 1998 apre i battenti lo "Spazio Arte Libreria Misuraca" in Via Porpora dove avranno luogo diversi incontri culturali (da non dimenticare quelli con gli scrittori Vincenzo Consolo e Steno Vazzana), mostre personali e collettive (anche fotografiche) fino al 2002. L'attività viene aperta con  la collettiva di 10 artisti dal titolo "Arte in Libreria" con Andreina Bertelli, Marina Des Tombe, Giuseppe Forte, Mariella Kofler, Daniela Minutoli, Enzo Napoli, Giuseppe Salvo, Salvo Scaffidi Muta, Bartolomeo Ventimiglia e Paola Venzo. Nel 1999 vengono allestite le personali di Vincenzo Piazza (acqueforti), Enzo Napoli (carte incise), Leonardo Lotà (frantumi di memoria), Peppe Salvo (Segni), Marina Des Tombe (Paesaggi siciliani), Paola Venzo (Luci e colori di Sicilia), Ave Berardi Belardinelli (incisioni), Paolo De Pasquale (Immagini di Sicilia), Rosalia Violante, Marco Di Francesco, e una collettiva dal titolo "Donne in Libreria. Nel 2000 esporranno: Rosanna Stronati, Saro Curcio, Addamiano, Roberto Da Lozzo. Nel 2001: Zanì, Marcon Luigi, Scabar, Jerome Mario, Agostino Tulumello. Nel 2002: Pino Spadavecchia, Nelio Sonego. Nel 2003: Emanuele Misuraca. Nel 2004: Alfonso Filieri, Annamaria Gelmi, Angela Fasoli, Danino Bozic e nel 2012 Salvo Lombardo (sede di Via Matteotti).

Nel dicembre 1999 e fino al 6 gennaio 2000 il Centro Polis Kefaloidion organizza una collettiva sul Natale.

Intanto all'Osterio Magno si avvicendano diversi artisti e mostre, alcune delle quali inaugurate dall'On.le Musotto alla presenza del critico d'arte Antonina Greco.  Nel 2002, dall' 8 al 17  marzo, vi si svolge un'interessante mostra collettiva dal titolo "Diritti Umani e Identità Violate" e dal 20 al 28 novembre la mostra di elaborati grafici e pittorici sul tema "Paesaggi e mestieri delle Madonie"di alcune classi dell'Istituto Statale d'Arte. Nel 2005, oltre a qualche collettiva vi espongono: Silvia Campione, Sebastiano Di Laura, Silvia Muscolino, Antonino Longo, Angela Di Francesca, La Bottega Dei Falsari, Franco Bracciante, Franco Mineo, Elena Pagani, Radina Springban. Nel 2006 è la volta degli artisti: Vincenza Rizzuto, Adriana Abbate Virga e Giuseppe Forte. Nel 2007 Brancato e la mostra collettiva Europa – USA. Nel giugno 2008, in occasione della ricorrenza dei cento anni della fondazione della Scuola d'Arte "Diego Bianca Amato" viene allestita una rassegna d'Arte collettiva. Ricordo anche le mostre personali di Rosalba Gassisi e Francesco Liberto. In questa sede da alcuni anni non si è più fatta nessuna mostra.

Dal 2001 al 2005, Martina Curcio collaborata da Vittoria Cirello, apre i battenti del Kulturforum in Corso Ruggero allestendovi mostre personali di Battiston, Croce Taravella, Tano Siracusa,Tino Signorini,Vincenzo Ognibene, Giuseppe Forte, Franco Carlisi (foto), Martino Zummo e Salvatore Culotta (foto).

 

 

Nel 2005 apre i battenti il "Caffè Letterario La Galleria" e dall'inizio dell'attività fino ad oggi, ininterrottamente, vi si sono fatte delle mostre personali e collettive di discreto livello.

 

 

Fra le tante ricordiamo del 2005 le personali tenute dagli  artisti Giannì Mattò, Giuseppe Laparola, Domenico Passafiume. Del 2006 Rita Pirrello, Lella Buttitta, Francesco Liberto, Giuseppe Forte, Giovanna Calabretta, Rosario Trapani. Del 2007 Antonella Affronti, Toto Cacciato, Francesca Gallè, Antonio Barracato (foto). Del 2008 Pippo Nicoletti, Meshis, Giuseppe Silvestri, Antonio G. Perricone. Del 2009 Davide Grazioli, Rosalia Liberto, Chorlotte Infantellina, Jocob Di Bella. Del 2010 Liliana Barbato, Giusj Cannizzaro, Rosj Ministeri, Michele Principato, Antonella Botticelli. Del 2011 Andrea Greco, Elia Mammina, Cristina Trifirò, Francesco Siracusa. Del 2012 Rossano Rossi, Alfio Sorbello, Alberto Amodeo, Silvana Schittino, Fabrizio Bidoli, Nicola Caredda, Beatrice Feo. Del 2013 Kino Mistral Pommefritz, Viola Kunster, Rosalia Marchiafava, Ernesto Graditi, Amelia Galli.

Anche la chiesa dell'Annunziata apre le porte a conferenze, incontri e mostre e va ricordata la collettiva "Omaggio al Pantocratore" (agosto 2013) patrocinata dal Comune  e dal gruppo Professione Fede e Cultura nella parrocchia Cattedrale su progetto di "Cefalù Città di Ruggero".

Intanto, ultimati i lavori di restauro diligentemente curati dall'Architetto Pasquale Culotta, le mostre nella sede comunale non vengono fatte più nell'androne, ma nell'ex chiesa di Santa Caterina, spazio certamente più consono a tale scopo. Qui, da più di un ventennio vengono allestite, con discontinuità,  manifestazioni di ogni tipo e a volte molto discutibili e chi ha voluto dare un aspetto dignitoso soprattutto alle mostre d'arte, ha dovuto inventarsi  le soluzioni più disparate sia per collocare le opere che per illuminarle. Pur avendo esposto molti artisti, alcuni dei quali validissimi, solo in poche occasioni l'Ottagono ha assunto un aspetto adatto all'uso e voglio qui ricordare l'efficace sistemazione delle opere in occasione delle mostre personali tenute in date diverse, dagli artisti cefaludesi Ignazio Camilleri (Il Con – Testo Della Memoria – ottobre 1996) e Franco D'Anna (Bianco, Nero E Colore – ottobre 1997 e ancora "Architetture Nel Parco delle Madonie" - aprile 2000).

 

 

Ricordo anche le mostre antologiche dedicate ad artisti scomparsi come Antonio Fatta e Vincenzo Spada e ancora esposizioni di Gaetano Lo Manto, Tanino Ribaudo, Saro Curcio, Giorgio Ravazzolo, Giovanni Di Nicola, Rosario Di Fatta (foto), Nicolò Torcivia, Enzo Maniscalco, Anna Forti, Roberto Giacchino, Angela Barile, Ignazio Marsiglia, Maria Vello, Pino Valenti, Alfredo Bordenca, Vittorio Gentile, Francesco Liberto, ecc.

Inoltre a spazio espositivo è stato adibito da tempo ma saltuariamente, la sala del Circolo Culturale Unione di Corso Ruggero, trovando di volta in volta e con difficoltà la soluzione atta a collocare i quadri, e alcuni locali della Fondazione Mandralisca che saltuariamente ha realizzato delle mostre personali e collettive. La stessa fondazione, da poco tempo ha adibito un ambiente a piano terra a galleria, curato efficacemente dall'architetto Salvatore Culotta, dove sono state allestite le seguenti esposizioni: "1964 – 2004 - Quarant'anni del Corriere delle Madonie", "Tarsie di Pino Valenti", "Mostra fotografica di Rossella Portera" e ultima in ordine di tempo dello scultore Adelelmo Napoli inaugurata il 12 aprile di quest'anno.

 

Credo che dopo le diverse promesse delle varie Amministrazioni che nel tempo si sono avvicendate, sia arrivato il momento di far funzionare a ritmo continuo questo splendido luogo che è l'Ottagono di Santa Caterina, provvedendo opportunamente ad attuare tutti quegli interventi  che in modo accurato e particolareggiato, hanno studiato e suggerito in un incontro (15 aprile 2014) con il Sindaco e l'Assessore alla Cultura Avv. Antoniella Marinaro, in maniera disinteressata gli architetti Tania e Salvatore Culotta sentiti anche i pareri dello scrivente, di Pino Lo Presti, della Prof.ssa Rosalba Gallà e di Alberto Culotta, ai quali va il mio più vivo ringraziamento, certamente unito a quello dei tantissimi artisti operanti a Cefalù e nelle Madonie, per avere preso a cuore tale problema. Solo così la nostra Città potrà vantarsi di avere una sede espositiva degna di questo nome e potrà invitare artisti di talento, noti o meno noti,  sicuramente orgogliosi di essere venuti a Cefalù ed avere esposto le proprie creazioni in una sede e in un luogo veramente straordinari.

 

 

Inutile dire che le  rassegne realizzate a Cefalù, in questo periodo preso in considerazione, sono state molte  e tantissimi sono stati gli artisti provenienti da ogni parte d'Italia, e non solo, che hanno esposto nella nostra città oltre i pittori o scultori locali, professionisti e non,  a testimoniare l'importanza che viene data ad una mostra realizzata a Cefalù e chiedo venia a tutti quegli artisti  e organizzatori che non sono stati  menzionati.

Molti sono stati i cefaludesi a recensire nel tempo le anzidette mostre e tra queste recensioni non possono essere dimenticate quelle a firma del Prof. Domenico Portera, amico di tanti artisti e sempre presente e disponibile, Giuseppa Guercio, Amedeo Tullio, Giambattista Palamara, Pasquale Culotta, Silvio Cassata, Salvatore Città, Nico Marino, Lorenzo Misuraca, Michele Bellipanni, Mario Lombardo, Enzo Cesare, Enzo Di Vincenzo, Mario Alfredo La Grua, Mons. Crispino Valenziano, Mons. Paolo Iovino, Michele Cutaia, Nella Viglianti, Ignazio Camilleri, Carmelo Battaglia, Giovanni Biondo, Giuseppe Lo Presti, Angelo Rosso, Angela Di Francesca, Sebastiano Catania, Silvana Schittino, Giuseppe Forte, Nicola Imbraguglio, Mariella Battaglia, Giuseppe Maggiore e più recentemente della Prof. Rosalba Gallà, Giacomo Sapienza, Mario Macaluso, Paola Castiglia, Miriam Cerami, Franco Nicastro, Carlo Antonio Biondo, Patrizia Curreri, Vincenzo Garbo, Gaetano Messina, Armando Geraci, Gaetano Forte, Antonio Franco, Rosalia Liberto, Rosario Di Paola, Salvatore Culotta, Stefania Randazzo, Valeria Piazza, ed altri.

Tra gli artisti che partiti da Cefalù si sono imposti all'attenzione di un pubblico più vasto ricordiamo: Cosimo Cimino operante a La Spezia (da poco insignito dal Presidente Giorgio Napolitano con l'onoreficenza di Cavaliere della Repubblica per meriti artistici), Giuseppe Pedi operante a Nicastro in Calabria, Pippo Gallà operante a Roma, Giuseppe Collara operante in Francia ma con ritorni a Cefalù e a Padova dove recentemente ha tenuto, riscuotendo un notevole successo, una personale, Giuseppe Di Noto operante in provincia di Modena,  Salvo Aldo Barranco operante in Francia dove è apprezzato per le sculture, ed altri.

                                                                                                    Giuseppe Forte

 

Nota: tutta la documentazione fotografca si deve alla cortesia di ARKE' - L'Archivio fotografico cefaludese della Fondazione Mandralisca

 

Commenti

Caro Giuseppe, a completamento del tuo esauriente articolo “Arte a Cefalù”, voglio ricordare le mostre organizzate dalla Fondazione Culturale Mandralisca durante la mia presidenza, che sicuramente ti sono sfuggite:

  • “3ª Mostra Malacologica Mandralisca” dal 24-10 al 7-11 1987, allestita al piano terra del plesso Mandralisca, in una sala appositamente ristrutturata.
  • “Mostra del libro antico”, a cura di Domenico Portera, dal 10 al 19-5-1991, allestita nella stessa sala.

Alla “Corte delle stelle”, oltre alla “5ª Mostra Malacologica Mandralisca” come hai ricordato tu, è stata allestita la:

  • “4ª Mostra Malacologica Mandralisca”, dal 18-11 all’8-12-1990.

Inotre, sempre nello stesso spazio espositivo, sono state allestite le mostre:

  • “La tonnara in Sicilia”, con fotografie di Michele Longo, dal 22 al 31-8-1992.
  • “Mostra della Iconografia Storica di Cefalù”, a cura di Nico Marino, dal 29-12-1991 al 12-1-1992.
  • “Tra Scienza e Arte”, a  cura di Domenico Portera, dal 7 al 15-11-1992, dedicata al matematico Vincenzo Cavallaro e al nostro amato professore Bartolo Martino.
  • “II Mostra del libro antico”, a cura di Giuseppe Saja, organizzata nei locali della Fondazione Mandralisca dal 15al 30-10 1994, durante la presidenza di Manlio Peri.

Per Franco: Ti sarei veramente grato, a nome dell'Archivio fotografico, se potessi fare avere all'Archivio stesso eventuali locandine, o altro materiale iconografico, delle manifestazioni da te citate o anche di altre. Io credo nell'utilità di questo Archivio.