Chi vincerà il Tira e Molla per l’edicola di St. Anna in via Gioieni?

Ritratto di Pino Lo Presti

29 Luglio 2014, 00:12 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Non sappiamo se per la solerzia di chi, nel corpo dei VV.UU. si occupa del controllo quotidiano (sic) sugli eventuali abusi del suolo pubblico, o per iniziativa di fedeli alla Santa, nei giorni scorsi è ri-scomparso il famoso “Menu di St. Anna” (anche Lei sembrava ormai convertitasi alla nuova Religione del Turistanesimo commercial-ristorativo locale).

 

- fase 4 -


Certo chiunque di noi, penso, si fosse trovato, quel giorno, a rappresentare Cefalù in un così qualificato Consesso (http://www.qualecefalu.it/node/12338), in queste settimane avrebbe avuto motivi di imbarazzo, come per la sensazione - a fronte di un contesto culturale urbano tanto degradato - di “perderci un pò la faccia”.

 

- fase 1 -

 

- fase 2 -- fase 3 -

                                                                                                                                                                                                                        
Ci piace pensare perciò che sia perchè, dall’interno del PD il prof. Franco sia riuscito - o abbia voluto - “battere un colpo” come segno di non essere stato anche lui completamente “fagolapunzitato” e perciò convertito; in questo caso almeno, in cui si è esposto assieme all’assessore Leonardis e alla propria stessa moglie, la Dott.ssa Rosalia Liberto!

In questo caso, se così fosse - conoscendone la raffinatezza intellettuale e la sensibilità umana -, sono convinto che:

“... non dovrebbe risultare particolarmente gravoso un ulteriore sforzo: multare i motorini che vi sostano fino a quando capiscono che lì non è proprio il caso di lasciarli ...”,
(si potrebbe chiudere sul lato Corso quello spazio, portando la catena - con un terzo paletto -sino al limite della “cantoniera)

... togliere quel raccoglitore di rifiuti da passeggio ...” (in tutti i casi)

“... e - visto che i vasi con piante abbondano in ogni dove nelle nostre strade - mettercene almeno uno, magari con dei fiori” (ma questo sembra già fatto)!

Qualcosa però sembra rumoreggia laggiù.

 

- prima -

 

- ora -


Non ci chiederemo, naturalmente, nulla (in nome di St. Anna) su quello spazio pubblico laggiù ...

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Commenti

Anche se già detto in altri interventi riporto la parte riguardante l'edicola di S. Anna dalla pubblicazione dell'Archeoclub ( Le edicole votive di Cefalù, anno 2000, che abbiamo pubblicato per intero) :

18) S. Anna
in Via Gioeni, presso l'angolo di Corso Ruggero.
L'edicola è notevolissima per le dimensioni e per l'impostazione architettonica monumentale, studiata e classicheggiante. La composizione è costituita da una mostra in forma di tempio classico, che incornicia un fornice arcuato a tutto sesto.
Due paraste di marmo rosso, lisce e sporgenti, sorreggono una trabeazione con la dedica a Sant'Anna, scritta in lettere capitali. Sormonta il tutto un timpano di marmo bianco con disegno ad intarsio, al cui interno è effigiato l'occhio divino inscritto nel triangolo, simbolo della Trinità. Conclude il timpano una croce, in posizione apicale. Nella nicchia è un dipinto su ardesia che raffigura S. Anna, S. Gioacchino, la Sacra Famiglia, S. Elisabetta e S. Giovanni Battista. Citiamo un restauro dell'edicola nel 1922 ad opera di un Sig. Li Vecchi. Il Prof. D. PORTERÀ data il dipinto al 1813; tuttavia, non appena avviati i restauri del dipinto nel 1998, è stato possibile leggervi la data 1711 (15). La dedicazione dell'edicola a S. Anna è all'origine dell'antico nome della strada, al cui inizio essa è collocata, all'angolo col Corso Ruggero, lato sud.
Per completezza riporto anche la relativa parte della  "Toponomastica storica di Cefalù" del Cav. S. Di Paola :
 
"...« STRADA SANT'ANNA ». Vi prospettava l'omonima Chiesa, andata in rovina verso il 1700. Su l'area occupata da questa Chiesa, i cui resti si possono individuare nelle strutture degli attuali edifici, distinti con i numeri civici 69 e 71, successivamente, sorsero immobili di proprietà privata.
Un affresco della Santa è visibile, tutt'ora, nell'Edicola ch'è ubicata all'inizio della Strada dal Corso Ruggero. Nel 1868, la Strada venne intitolata allo « insigne Medico ed Abate » don Stefano Giojeni (1664 + 1753); a meno che non si voglia attribuire l'intitolazione data, anche alla memoria di Mons. Ciantro don Salvatore Giojeni, morto nel 1804, od alla me¬moria di Mons. Can. don Giuseppe Maria Gioeni, morto nel 1811. Comunque, fino al 1880, la Strada era targata «Giojeni »; poi, sull'attuale targa, venne inciso: « GIOENI »...."
 
 
Infine, nel 1989, se ne era occupato Il Lions Club di Cefalù in una pubblicazione - Censimento dei beni culturali di Cefalù - curata dal prof. A. Tullio, studio che credo sia rimasto unico nel suo genere e che oggi andrebbe forse ampliato, nel quadro di quello sviluppo culturale più volte auspicato dall'attuale Amministrazione. Auspicato.
 
"…siamo fermamente convinti che con la cultura ci si nutre, si arricchisce il proprio io e la propria anima, in quanto essa fornisce gli strumenti per guardare il mondo con occhi più attenti, per essere cittadini consapevoli… " ( estratto dal discorso del Sindaco all’incontro con la scrittrice D. Maraini il 07-06-2014 )
Evidentemente  prevale un altro genere di nutrimento.