Turismo: inaccettabile che si parli del 2013 come annus horribilis

Ritratto di Rosario Lapunzina

18 Agosto 2014, 19:04 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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Vogliamo ringraziare L'Unità Operativa n .1 di Cefalù, del Dipartimento Regionale Turismo, per aver rielaborato e reso disponibili i dati degli arrivi e delle presenze relativi all'anno 2013 (che, per come comunicato il 9 luglio scorso attraverso il Giornale telematico Cefalunews) erano stati inizialmente calcolati “per difetto”, a causa di un'anomalia nel programma di elaborazione della statistica.

Con ciò, possiamo oggi affermare che il 2013, per Cefalù, in quanto a numero totale di arrivi e presenze, è stato senz'altro uno dei migliori, degli ultimi anni. E non possiamo che essere fiduciosi nel 2014, giacché le percentuali in aumento dei primi sette mesi sono calcolate sul dato esatto, ossia quello positivo, del 2013.

Nell'analizzare il quadro riepilogativo 1972/2013, va anche considerato che, per alcuni anni a cavallo del 2000, l'Ufficio provvedeva a rilevare anche i movimenti turistici delle case in affitto, procedura, poi, abbandonata, perché troppo onerosa in termini di tempo.

Con ciò, non neghiamo la necessità di un maggiore lavoro per migliorare il trend, ma riteniamo inaccettabile che si parli del 2013 come annus horribilis. Di "horribilis" c'è soltanto il pregiudizio fondato, come in questo caso, sul nulla.

                                                                 Il sindaco
                                                              Rosario Lapunzina

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Articolo e relativo commento correlati:     Turismo: lieve aumento di arrivi a luglio e dall’inizio dell’anno - 8 agosto 2014 (http://www.qualecefalu.it/node/13499)

Commenti

di quest'amministrazione e di questo sindaco è la pretesa di rintuzzare polemiche su argomenti nei quali, per dirla con un eufemismo, non sono tanto ferrati.

Per quanto mi riguarda non posso che dare ragione a Farinella. 

La cartina al tornasole dell' "horribilitatis" sta proprio in quel calo sensibile (di circa il 4%) del soggiorno medio, passato da 5,09 a 4,63 giorni trail 2012 e il 2013, dovuto ad una limitata crescita delle presenze a fronte di arrivi ben più consistenti rispetto all'anno precedente. Questo significa che, probabilmente, a fronte spese sensibilmente superiori, gli esercizi alberghieri hanno realizzato ricavi, nel migliore dei casi, pari o leggerissimamente superiori a quelli dell'anno precedente, quindi con uno sbilancio negativo che continua a gravare su una situazione precedente non certo florida.

La mia conoscenza del settore mi induce a ritenere che gli incassi e, a maggior ragione, i saldi di bilancio delle varie strutture abbiano subito delle perdite secche rispetto agli anni precedenti.

Non bisogna, onoltre, trascurare che, nel 2013 è andata a regime per l'intera annualità almeno un'altra nuova struttura alberghiera e diversi B&B, con un sensibile aumento della dotazione di posti letto complessivi (l'ufficio regionale, se interpellato potrà fornire dati più precisi).

Inoltre, non da ora sono tra quelli che, guardando al fenomeno turistico in termini qualitativi prima che quantitativi, ritengono che la vera misurazione del successo di una stagione turistico andrebbe svolta sull'analisi del PIL specifico prodotto ed indotto.

Non dispero che nei prossimi anni ciò possa realizzarsi correntemente e, soprattutto, in tempi sufficientemente brevi per assistere la programmazione.

In ogni caso, ammesso che io, ormai osservatore esterno, possa anche avere torto, le valutazioni del sindaco appaiono di una superficialità sconfortante.

Ammesso, infatti, che un incremento di flussi possa essersi determinato nel 2013 e, si spera possa ripetersi in questo 2014, rimane da chiedersi a quali strategie politiche dell'amministrazione sia da attribuirsi una concorrenza a tale risultato positivo.

Fortuna, ci siano persone così "FERRATE", prima nell'urbanistica, poi nel turismo, e poi, ancora, nella santà.

Fortuna, specie se non si è pazienti della sanità...

Lavoro per il turismo (e beni culturali) fin dalle mie collaborazioni e consulenze su commesse regionali della Giunta Nicolosi negli anni '80 e, cioè, ben prima del mio ingresso alla Regione come dirigente.

Ho lavorato per  i Progetti Regionali di Sviluppo, per il Parco dell'Etna,  ho insegnato Geografia Turistica in corsi di alta formazione. Ho diretto l'ufficio regionale turistico di Cefalù per tre anni. Quindi ferrato lo sono, oggettivamente!

Sull'urbanistica ho formazione ed esperienza professionale oggettivamente documentata e documentabile, che comprende  il PRG di Messina (con L.Urbani e NG Leone), il PP dell'area sportiva di Messina, il piano quadro di Caltagirone,  i progetti attuativi del PRG di Salemi, la direzione triennale del settore dell'urbanistica di Bagheria, dove ho reso esecutivo il Piano Regolatore Generale, e ho portato a buon fine un patto territoriale e sette pianidi zona per edilizia sovvenzionata.

In quanto alla sanità, all'assessorato regionale salute svolgo il mio lavoro di dirigente con impegno e, mi permetta, merito, dal 1991 (salvo le interruzioni di cui sopra).

Sono tre campi disciplinari (ed istituzionali) con i quali mi sono voluto (e dovuto) confrontare, nei quali ho acquisito, studiando, le dovute competenze.

Da queste materie ho tratto onesto e sudato alimento per me e per la mia famiglia.

Lascio ai lettori di questo blog ogni valutazione sul suo commento.

Secondo i “vecchi” dati (http://www.qualecefalu.it/node/7078) dell’Unità Operativa n. 1 di Cefalù del Dipartimento Regionale Turismo, che apprendiamo “erano stati inizialmente calcolati “per difetto”, a causa di un'anomalia nel programma di elaborazione della statistica”, nel 2013, a Cefalù, sarebbero arrivati:

32.947 italiani
77.869 stranieri
110.816 turisti in totale

Secondo i dati “rielaborati” dall’Unità Operativa n. 1 di Cefalù del Dipartimento Regionale Turismo nel 2013, a Cefalù, sarebbero, invece, arrivati:

39.906 italiani
91.772 stranieri
131.678 turisti in totale

Si tratta, certamente, di un bel “difetto”, infatti, sarebbero venuti a mancare:

6.959 italiani
13.903 stranieri
20.862 turisti in totale

Ciò che mi colpisce è che, in un momento di calo del turismo straniero - come confermato anche dai dati del 2014 - a Cefalù, nel 2013, sarebbe arrivato il maggior numero di turisti stranieri dal 1972, ben 91.772, ben 13.704 in più rispetto al 2012 che sarebbe il secondo miglior risultato dal 1972.

.....in tutta questa vicenda qualcuno avrebbe dovuto, pesantemente, censurare l'incapacita' di quanti (enti e singoli) hanno commesso questo "grave errore" acclarato dal riconteggio. Un grave e clamoroso errore venuto fuori grazie alle osservazioni formulate da Cefalunews.net . Triste vicenda, tutta nostrana, dove i turisti "compaiono e scompaiono" come in uno spettacolo di illusionismo. E su incredibili incrementi decimali di flussi si imbastiscono comunicati e dichiarazioni roboanti. Tra il vivere sul mare ed essere a mare....c'e' una notevole differenza ! :)

Premesso che un serio discorso sul turismo andrebbe sviluppato non esclusivamente in termini di numeri e di quantità ma, soprattutto, in termini di qualità, bisognerebbe interrogarsi, ad esempio, sul perché il soggiorno medio dei turisti che visitano Cefalù, nel 2013, è sceso a 4,63 giorni (dato che, al 31 Luglio 2014, si è ulteriormente ridotto a 4,30 giorni).

D’altra parte, non essendo così “ferrato” sul turismo, preferisco che siano altri a porsi delle domande e a darsi delle risposte, e rimango sul piano dei numeri.

Ritengo che, per avere un dato chiaro e completo, nel “Riepilogo generale 1972-2013” fornito dall’Unità Operativa n. 1 di Cefalù, sarebbe stato utile inserire il numero di esercizi ricettivi e di posti letto registrati dal Dipartimento Turismo Regione Sicilia di anno in anno ed il tasso d’occupazione posti-letto annuale.

Negli ultimi anni, infatti, sono state aperti nuovi importanti alberghi, nonché numerosi B&B e varie strutture ricettive, che, per le potenzialità offerte, avrebbero dovuto generare un incremento negli arrivi ben superiore ai 131.678 turisti giunti a Cefalù nel 2013.

E’ vero che si tratta di un segnale positivo dopo il triennio 2010-2012, ma è anche vero che, per quanto detto in precedenza in merito a strutture e posti letto, si parla di poco meno di 10.000 arrivi in più rispetto al 2009 e di dati inferiori rispetto agli anni 2004 e 2005.

A tal riguardo, voglio, infine, porre l’attenzione proprio sul numero di “esercizi” ricettivi registrati dal Dipartimento Regionale Turismo e al numero di letti-camere disponibili a Cefalù.

Dalle tabelle fornite dall’Unità Operativa n. 1 di Cefalù è possibile ricavare le seguenti informazioni:

A Gennaio 2014 (http://www.qualecefalu.it/node/7332):

Anno 2013
Esercizi 52
Letti 6.295
Camere 2.612

Anno 2014
Esercizi 52
Letti 6.285
Camere 2.612

A Febbraio 2014 (http://www.qualecefalu.it/node/9090):

Anno 2013
Esercizi 73
Letti 5.567
Camere 2.225

Anno 2014
Esercizi 77
Letti 5.575
Camere 2.233

A Luglio 2014 (http://www.qualecefalu.it/node/13499):

Anno 2013
Esercizi 77
Letti 5.575
Camere 2.233

Anno 2014
Esercizi 78
Letti 5.584
Camere 2.237

Come si nota gli “esercizi” sono aumentati da 52 a 78 ma i “letti” sono diminuiti da 6.925 a 5.584 e le “camere” sono passate da 2.612 a 2.237.
L’unica spiegazione che trovo, da non “tecnico ferrato”, è che sia stata “eliminata” nel conteggio una grande struttura alberghiera con molti posti letto a fronte dell’inserimento di diverse nuove strutture ricettive, ciascuna con pochi letti e camere.