Ausiliario del traffico con poteri temporali assoluti…

Ritratto di Quale Cefalù

24 Agosto 2014, 14:22 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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In attesa di ultimare la registrazione del nostro lettore, pubblichiamo integralmente l'e-mail ricevuta:

 

Immagine tratta da internet

 

AUSILIARIO DEL TRAFFICO CON POTERI TEMPORALI ASSOLUTI…

IL PASS RESIDENTI QUALE MISTERO!

 

Preg.mi redattori,
Cari lettori

premetto che sono un soggetto invalido al 100% per sindrome post traumatica ecc. ecc., ed ogni emozione o problematiche della vita quotidiana mi turbano talmente da farmi rimanere bloccato con fortissime crisi di panico e successive visite mediche e terapia farmaceutica intensa.

Il giorno x di agosto 2014 dopo una forte crisi depressiva, mi recavo, accompagnato da volontari cristiana che hanno assistito a tutto, insieme a mezzo paese, presso il mio appartamento di Cefalù per cercare di ritrovare la mia serenità domestica con la speranza di riprendere le forze psichiche e fisiche.

Mentre mi inoltravo nel centro storico di Cefalù dove risiedo, in orario di entrata ore 12,00 circa, e munito di giusto pass rilasciato dal comando dei vigili del posto con scadenza 2018, incontro nel posto di blocco in entrata del centro storico sorvegliato da un tipo senza divisa certo ausiliario del traffico, di cui non faccio il nome per la privacy, il quale mi guarda riconoscendomi ma non proferisce parola ne fa alcun gesto per farmi fermare o desistere da entrare nel centro storico, mi dissi se non mi ferma sono in regola.

Quindi incoraggiato del silenzio assenso dell’ausiliario mi inoltro verso il mio domicilio fermandomi sulla soglia del portone.

Mentre sto sganciando la cintura sicurezza e prendendo il mio bastone AVENDO PROBLEMI DEAMBULATORI, mi vedo il tipo certo ausiliario del traffico, di cui non faccio il nome per la privacy, affacciato al finestrino della mia autovettura, chiedendomi in tono imperioso e scortese i documenti, che ho prontamente esibito, chiedendo giuste spiegazioni, del perchè dato che mi aveva fatto passare, lui non mi degna di una risposta, e prende subito il telefono chiamando il suo comando dicendo con tono cinematografico, ... l’ho in pugno lo abbiamo preso, LIBERO e in mano mia .... RIMANGO BASITO E SGOMENTO, ero forse un criminale evaso da Sing Sing? E mi stupisco alquanto del tono inquisitorio del certo ausiliario del traffico, di cui non faccio il nome per la privacy, e gli chiedo a che cosa debbo queste ricerche e questo comportamento …. al ripetuto silenzio dell’ausiliario e non potendo più uscire dall’auto perchè posto dal vigile in situazione di sottomissione, vengo colto da crisi di panico e prendo le mie gocce, fatto ignorato dall’ausiliario il quale imperterrito mi inquisisce camminandomi una sanzione di 85 euro, perché non avevo i permessi ed ero entrato prima dell’orario, dico che ero entrato alle 12 precise e che sono munito di regolare pass residente, mi comunica che tale pass non è più valido con decreto comunale non reso pubblico ma comunicato alla casa comunale, quindi in contumacia.

Come potevo saperlo io? E poi sarà vero? in ogni caso ogni comune che si rispetta come tutti i comuni europei ai suoi residenti avendo tutti i miei recapiti anche quelli e-mail e della pec, hanno il dovere di comunicare con il cittadino, non solo per esigere pizzi e gabelle spesso non dovuti per la totale assenza dei servizi inerenti le gabelle stesse, ma comunicare con il cittadino democraticamente e cristianamente, per impedire al cittadino di commettere a propria insaputa degli illeciti, quindi quando il cittadino non sa e corresponsabile con amministratore al 50%.

Disaminando il verbale ci si accorge come il vigile ausiliario sia in netta contraddizione con quello che dichiara verbalmente, e poi mi conduce molto avanti al posto in cui mi ero fermato e dichiara in verbale che mi ha fermato più avanti di come ero realmente che ero avanti prendendo persino il numero civico dove lui stesso mi ha fatto posteggiare per elevare ingiusta contravvenzione. Alle mie richieste di chiarimenti mi risponde che LUI E LA LEGGE PUO’ FARE QUELLO CHE VUOLE... io mi sentivo morire ed in ridicolo dinanzi ad una parte di paese sopratutto la parte dove risiedo che alcuni spaventati, alcuni divertiti, alcuni nascosti ridacchiando, assisteva alla ignobile scena.

Ma vi e di più, ci si chiede come mai il certo ausiliario del traffico, di cui non faccio il nome per la privacy, pur avendomi visto chiaramente e osservato con attenzione, al mio arrivo non mi ferma prima del posto di blocco e mi insegue quando sono già entrato?

Si potrebbe pensare che mi abbia di proposito messo nelle condizioni di fare una infrazione per poi contestarla.

Agendo così in totale malafede e in spregio al mandato che la legge che rappresenta gli ha affidato.

Ma vi e di più, sotto ogni verbale c’è lo spazio per il contravventore per le dichiarazioni ed il certo ausiliario del traffico, di cui non faccio il nome per la privacy, non voleva farmi esercitare il mio diritto e solo dopo diverse richieste concitate dallo stato di ansia dello scrivente, mi dice di dettargli perché io non avevo alcun diritto di scrivere ripetendomi …. lui era la legge personificata e doveva fare lui.

Mi assoggettai al volere strapotente del vigile e dettai tremante le mie ragioni.

L’increscioso episodio mi ricorda sgomento alcuni personaggi dei film tragicomici del dopo guerra come l’intransigente vigile Celletti nel film con De Sica, e due vigili con Franco e Ciccio e nei film americani lo sceriffo Wild Bill Hickok e affini, quindi impaurito delle possibili reazioni violente e picchiatorie rimango in macchina bloccato dal panico. Io dichiaro che ero munito di pass in regola e che non per gravi impedimenti di salute non potevo recarmi alla casa comunale NE AVERE ALCUNA INFORMAZIONE in merito.

RICORDO CON SIMPATIA LA SERIETA DEI VIGILI URBANI DI CEFALU’ IN PASSATO, cosa può essere successo? A cosa si deve questo cambiamento nei bravi tutori del traffico e della serenità del cittadino e delle amministrazioni???? questa domanda la giro al SINDACO LAPUNZINA al quale ho dato con simpatia la mia preferenza essendo anche LUI UN DEMOCRATICO DICHIARATO COME lo scrivente, ma mi accorgo che si stava meglio quando si stava peggio...

 

con affetto
una vittima del sistema e della strada                                                                                                                           M. C.

Commenti

Avvisiamo tutti i lettori che non pubblicheremo altre segnalazioni non verificabili, se non da parte di utenti regolarmente registrati che perciò, a fronte di eventuali contraddittori o contestazioni, ne possano rispondere - anche legalmente - con la propria "faccia"!
Questa volta si è voluto concedere una deroga a fronte della particolare insistenza del signore in oggetto e dei delicati aspetti umani che ha sottoposto nelle diverse mail alla redazione.

Siamo pronti, in qualsiasi momento, a pubblicare eventuali smentite, rettifiche o altro fosse ritenuto necessario per la onorabilità del Corpo dei VV.UU. da parte del loro Comando o a fornirgli la e-mail del "segnalatore"!

Noto - non certo da ora - l'attenzione del sig. Gaetano Lapunzina al nostro blog.

A Lui, a titolo personale, faccio presente che è stato scritto "In attesa di ultimare la registrazione..." in quanto la persona che ci ha inviato la segnalazione e la e-mail ha, nel contempo, richiesto la registrazione indicando nome e cognome.
Lo staff di Quale Cefalù ne conosce, quindi, l'identità. Per "ultimare la registrazione" manca solamente la fotografia che il nostro lettore non ci ha potuto, al momento, inviare per motivi personali che non sto qui a spiegare.
Riguardo alla scelta di indicare nell'intervento le sole iniziali, è già stata data risposta.

Sono certo che il sig. Gaetano Lapunzina, considerata la Sua attenzione alla trasparenza ed alla correttezza dell'informazione, rivolgerà la stessa domanda anche ad un altro blog a Lui ben noto, si tratta de L'altra Cefalù, il cui "nuovo" staff, da due anni, non si è mai presentato "in maniera aperta, sotto la luce del sole - con ciò assumendosi, da quel momento, tutte le responsabilità del proprio "agire" ... " (http://www.qualecefalu.it/comment/2664#comment-2664)

Eppure tra le "Regole" (http://www.laltracefalu.it/regole) de L'altra Cefalù si legge:

Pochi ed essenziali sono i criteri che regolano la partecipazione alla piazza telematica:
1. la certezza dell'identità di chiunque, a vario titolo, partecipa alla vita della "piazza"; ....

La risposta di Gianfranco D'Anna mi appare  fuori luogo, per tutta una serie di ragioni.

Perchè stupirsi per la mia  "attenzione" verso questo Blog?

Sono registrato dal 2012 e quello odierno non è certo il primo intervento.

A me sembra, piuttosto,  che la risposta malceli il  fastidio, per l'aver io sottolineato un dato  inoppugnabile:

Quale Cefalù ha dato spazio all'anonimato. 

Che c'entra la registrazione in corso, con l'assenza del  nome e  del cognome ?

Il pezzo contiene considerazioni e giudizi assai pesanti, ed è firmato "una vittima del sistema e della strada".

Meglio avrebbe fatto Gianfranco D'Anna ad ammettere l'errore . Che è chiaro ed evidente,  anche dal contenuto dello "AVVISO IMPORTANTE", con cui si ribadisce una regola, cercando di mettere una "pezza" alla eccezione. 

Invece, Gianfranco risponde piccato, chiamando in causa "L'altra  Cefalù". Gli chiedo: cosa  c'entra?

Non è stata rivendicata, da parte di questo Blog,  una diversità? 

O forse, il rilevare gli errori altrui concede  un bonus rispetto ai propri?

A me sembra quasi  che Gianfranco D'Anna, con la Sua risposta, abbia voluto dirmi : "La Piazza è mia".

Il “notare” la Sua attenzione a questo blog è cosa ben diversa dallo “stupirsi” o, addirittura, dal provare “fastidio”.

Quell’incipit, invece, mi è stato dettato dal “notare” che Lei non perde occasione per sottolineare quelli che, a Suo avviso, sono “errori” commessi da Quale Cefalù, o da qualche suo “curatore”.

Ho, a titolo personale, ed abbiamo, come “curatori” di Quale Cefalù, dimostrato di non avere problemi ad ammettere se si è commesso un “errore”, come lo definisce Lei, una “leggerezza” come, in passato, è stata da noi definita (http://www.qualecefalu.it/comment/2186#comment-2186).

In questo specifico caso, però, non comprendo dove possa essere l’errore, ancor di più a mio carico.

Nessun errore, nessuna leggerezza bensì una scelta consapevole e condivisa da più componenti dello staff dopo che, in diverse e-mail, il signore. M. C. ci ha illustrato una serie di situazioni e circostanze personali.

Da questo scambio epistolare la decisione di pubblicare la segnalazione come intervento in prima pagina – e non semplicemente nella sezione “Segnalazioni” – ben consapevoli anche noi che “il pezzo contiene considerazioni e giudizi assai pesanti”.

Da questo scambio epistolare la decisione di lasciare la firma M. C., pur conoscendo nome e cognome del mittente.

Ecco il perché della scelta “obbligata dal funzionamneto del sito” di pubblicare a nome di “Quale Cefalù”, non certo per dare spazio all’anonimato.

Il mio compito – non ho problemi ad ammetterlo – è stato semplicemente quello di trovare un’immagine adatta, di inserire la premessa iniziale e di pubblicare materialmente l’intervento senza null’altro aggiungere, compreso titolo e sottotitolo che sono stati indicati dal sig. M. C..

Il successivo “Avviso importante” – anch’esso a nome di “Quale Cefalù”, in quanto da più curatori condiviso già prima della pubblicazione – non è, quindi, il tentativo di “mettere una pezza” ad un errore bensì un richiamo al rispetto delle poche ma importanti regole di questo blog tra cui, in primis, il “metterci la faccia”.

D’altra parte anche nel gruppo facebook “Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù”, di cui Lei è un amministratore, si è reso ripetutamente necessario, anche di recente, pubblicare dei richiami al rispetto delle regole.

Nessun “errore”, nessuna “risposta piccata”, nessun “fastidio” da parte mia.

Quanto poi al confronto tra Quale Cefalù e L’altra Cefalù – di cui sono stato “collaboratore” ed anche di più, avendone detenuto anch’io le “chiavi” per un certo periodo – ed il richiamo alla diversità tra i due blog, tanto è stato già scritto, dal Suo primo intervento (http://www.qualecefalu.it/node/281) in questa “piazza” fino a La piazza è mia”, ha gridato qualcuno (http://www.qualecefalu.it/node/13766). Lascio, pertanto, all’intelligenza dei lettori il giudizio ed il darsi delle risposte mai giunte, invece, da parte Sua.

In merito, infine, alla Sua sensazione secondo cui io avrei voluto dirLe “La Piazza è mia”, sono i fatti a dimostrare ben altro, sono i “fatti” in termini di partecipazione – compresa la Sua – a dimostrare che Quale Cefalù non è certamente “mia” o “nostra” ma è di tutti coloro, e sono sempre di più, che ogni giorno ci vengono a trovare e danno un loro contributo.

Forse è questo che genera “fastidio” ma non certamente in me!!!!

Gent.mi di QualeCefalu.it

Nel ringraziarVi per la Vs. professionalità espressa in merito all' increscioso fatto accaduto ad un nostro assistito M.C. di cui mantengo il riservo perché soggetto affetto da patologia invalidante e tutelato a norma di legge.

Grazie a nome del gruppo cristiano che rappresento per il senso di giustizia espresso nel pubblicare questo articolo, dettato dalla forte emozione subita dal nostro assistito in quel momento.

http://www.qualecefalu.it/node/14072

Questo comunque non deve causare danno ad alcuno.

Nostro rigore morale mi impone di acquietare le parti dicendo che quanto è accaduto è di certo dovuto alla inesperienza, e non certo da volontà persecutoria, di questo bravo AUSILIARIO di cui non desideriamo nemmeno sapere il nome ma che ricordiamo bene, e alla estrema emozionalità del nostro assistito vittima di diverse vessazioni in passato ed ora gravemente malato.

Di certo il Vostro Sindaco capirà la situazione e da buon primo cittadino smorzerà gli animi nella piena coscienza che lo caratterizza.

Faremo in modo che il nostro assistito dimentichi questo episodio dato che risulta necessario per il bene comune di questo paese, ITALIA, abbastanza scosso da povertà e malattia essere solidali tra noi nel rispetto della legalità.

Ed incoraggiamo e sosteniamo tutto il corpo della Polizia Urbana di Cefalù a continuare il proprio operato nel rispetto delle leggi e nello spirito di piena fratellanza e umanità nei rapporti con il cittadino come tutti ricordiamo, dopo avere visitato la ridente cittadina marinara.

E che non ci saranno acredini nel mio assistito, animato da spirito cristiano di tolleranza in rispetto delle autorità e ordine costituito.

Spero che questo possa essere di giusto ammortizzatore negli animi accesi degli interlocutori.

Ringrazio e saluto Il SINDACO LAPUNZIANA di cui abbiamo seguito la campagna elettorale e siamo certi del Suo buon operato amministrativo, nelle mille difficoltà odierne che ci trovano solidali e cooperativi.

E ancora ringraziamo la Ottima redazione di www.qualecefalu.it per avere tutelato il nostro assistito e difeso i diritti del cittadino e della cittadinanza nonché della cultura e dell'Arte di Cefalù.

Autorizzo la pubblicazione.

Cordiali saluti                                                                                                                          Il Presidente dell’Ass. Fratellanza e Solidarietà Onlus
                                                                                                                                                                                    Patrizia Pantano

 

Ass. Fratellanza e Solidarietà Onlus
Medaglia del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano
come premio di rappresentanza per l' impegno solidaristico e nella legalità.
f.esolidarietaonlus@pec.it
http://fratellanzasolidarietaonlus.jimdo.com/
https://www.facebook.com/fratellanza.solidarieta

Devo rettificare un giudizio poco lusinghiero scritto altrove sulla divulgazione di questa notizia.

Al momento dello scritto, infatti, non era presente la dichiarazione di Patrizia Pantano che, per ovvi motivi, pone in una luce diversa la pubblicazione stessa.

La gravità dei fatti contestati, in effetti, non poteva prevedere l'assoluta anonimità ma imponeva la certezza che l'accaduto corrispondesse al vero, certezza che di certo i redattori di Quale Cefalù avevano già, ma che, per forza di cose, doveva anche essere trasmessa ai lettori.

Questa ultima dichiarazione ne dà completa soddisfazione e sono contento di poter modificare il mio giudizio iniziale, conoscendo la serietà delle persone che ruotano attorno a questo sito nonchè valutando l'amicizia che mi lega ad alcuni membri di questa redazione.

Preg.mo Dott. Barbera

Sono lieta che la SV. abbia compreso la delicatezza e con giusto rilievo sottolineato la verità, cosa che a noi preme più di ogni altra cosa, grazie di cuore.

Purtroppo nel clima di intolleranza generale e violenza, fame e miserie si comprende come il minuscolo non comprenda il piccolo.

A tal proposito cito con umiltà la frase di PAPA FRANCESCO di cui siamo seguaci, SIAMO IN GUERRA .... queste forti parole del PONTEFICE ci fanno capire la gravità del momento e ci ispirano a gesti di umanità e tolleranza fraterna, cosa che spesso viene dimenticata da alcune pecorelle che dovrebbero porsi sempre a tutela e protezione del figliolo di DIO, chiunque sia, di qualsiasi colore politico o sociale, sopratutto quando sono evidenti per problematiche sanitarie e la delicatezza del momento.

Prego che non ci siano ... RITORSIONI... in futuro sul mio assistito che da buon Cristiano ha perdonato, egli ha già patito molto dalla vita e solo la solidariatà dei gruppi di preghiera lo stanno consolando.

Sono fiduciosa nella speranza che questo doni una svolta a tristi comportamenti e vane intransigenze da ogni parte e si possa sempre convivere nel giardino del Signore, dove la Chiesa Cristiana è unico punto di riferimento umano, e ci dona indispensabile consiglio nelle umane debolezze.

Buona SANTA DOMENICA, Pace e Bene.

Patrizia Pantano.