Spiagge di Cefalù e Mazzaforno, scoperti altri lidi irregolari o con la concessione demaniale già scaduta

Ritratto di Commissariato di Cefalù

26 Agosto 2014, 16:24 - Commissariato d...   [suoi interventi e commenti]

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Proseguono senza sosta i controlli e le ispezioni sul lungo litorale cefaludese nell'ambito delle nuove direttive tese al contrasto dell'abusivismo commerciale.

Un servizio integrato di controllo del territorio coordinato dal Commissariato di Cefalù che ha visto impegnati contemporaneamente Guardia Costiera eTenenza di Cefalù unitamente ad alcune pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Palermo è stato effettuato nella zona balneare di "Mazzaforno" e sul litorale di Lascari.

Proprio sulla spiaggia di "Mazzaforno", così come accaduto qualche giorno addietro sulla spiaggia di Cefalù, le forze impegnate si sono imbattute in un altro stabilimento balneare che per l'anno in corso non era munito di concessione demaniale; l'ultima era infatti scaduta il 31 dicembre del 2011 ma malgrado il titolare dello stabilimento ne avesse chiesto il rinnovo, il competente Assessorato territorio e Ambiente non risulta avere rilasciato una nuova concessione.

Si tratta del noto lido "Baia del Capitano", che quindi per tutta la stagione balneare in corso avrebbe occupato una superice di 150 mq senza averne titolo e comunque in base ad una concessione demaniale (la n. 295 del 2006) scaduta da tre anni.

Ma l'attività non si è fermata a questo lido dato che gli operatori, tornati nuovamente sulla lunga spiaggia di Cefalù hanno contravvenzionato un altro stabilimento balneare , il Lido "Apollo", che, insieme ad altri trovati irregolari nei giorni scorsi, si era "allargato" occupando l'arenile di ben 490 metri quadri in più rispetto a quanto assentito nella concessione demaniale.

Sul fronte dei controlli fiscali sono state contravvenzionate due pizzerie, alcuni esercizi commerciali e la finanza in particolare ha rilevato all'interno di alcuni locali la presenza di lavoratori per i quali non era stato versato un euro di contributi previdenziali.

Sul finire della stagione estiva i controlli disposti dalla Questura o di iniziativa dei comandi interessati saranno ancora più serrati, anche in considerazione del fatto che le località balneari, visto il protrarsi del bel tempo, continuano ad essere particolarmente affollate.

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Articolo correlato: Blitz della Polizia di Cefalù sul Lungomare - Commissariato di Cefalù - 20 agosto 2014 (http://www.qualecefalu.it/node/14031)

Commenti

Riceviamo e pubblichiamo da parte dell’Avv. Paolo Lo Verde, su incarico dell’Amministratore unico della S.e.a.c. S.r.l., Francesco Randone, la richiesta di rettifica del soprastante comunicato stampa, pubblicato in data 26 agosto da Quale Cefalù in nome e per conto del Commissariato di Polizia di Cefalù, “Spiagge di Cefalù e Mazzaforno, scoperti altri lidi irregolari o con la concessione demaniale già scaduta”:

 

SPETT.LE

CEFALÙ&MADONIEWEB.IT
(INFO@CEFALUWEB.COM)

QUALECEFALÙ.IT
(INFO@QUALECEFALU.IT)

CEFALÙNEWS.NET
(CEFALUNEWS.NET@LIBERO.IT)

Cefalù, 27 agosto 2014

 

Il signor Francesco Randone, amministratore unico della SEAC s.r.l. società proprietaria della struttura alberghiera denominata Baia Del Capitano sita in Cefalù in contrada Mazzaforno, mi ha conferito incarico di riferirVi quanto segue.

Due giorni dopo l'accesso ispettivo effettuato lo scorso 25 agosto da personale del Commissariato di Cefalù insieme a personale del locale Ufficio Marittimo presso il tratto di spiaggia in concessione alla mia assistita, su alcuni giornali telematici locali (Qualecefalu, Cefalù&madonieweb, Cefalunews, …) nonché sull'edizione locale del Giornale di Sicilia, è stata pubblicata la notizia che la struttura alberghiera non è munita di concessione demaniale “malgrado il titolare dello stabilimento ne avesse chiesto il rinnovo”, occupando così “una superficie di 150 mq senza averne titolo e comunque in base ad una concessione demaniale scaduta da tre anni”.

L'hotel veniva accomunato ad “altri lidi irregolari” e a fenomeni di “occupazione di spiaggia libera”.

Per Vostra conoscenza Vi informo che:

1. che la SEAC non è titolare di alcun lido (così come erroneamente riportato) ma solamente di una concessione di 200 mq (maggiore della superficie effettivamente occupata pari ad appena 150 mq) finalizzata all'installazione di attrezzature balneari a servizio esclusivo dei clienti dell'hotel e non aperta al pubblico;

2. l'Assessorato Regionale Territrorio ed Ambiente aveva rilasciato concessione n.370/2006 valevole per anni sei;

3. con istanza depositata presso l'Uffico Locale Marittimo di Cefalù il 30.11.2011 la SEAC ha chiesto il rinnovo della concessione; l'ufficio ha trasmesso l'istanza all'Assessorato il 26.1.2012;

4. con nota del 3.7.2012 l'Assessorato ha richiesto la produzione di documentazione e il pagamento del canone 2012, di un deposito cauzionale e di altre somme a vario titolo;

5. la documentazione richiesta e le ricevute dei chiesti pagamenti veniva depositata all'Assessorato il 6.11.2012;

6. a seguito di tale produzione, con nota del 28.5.2013, l'Assessorato richiedeva il pagamento del canone 2013 nonché altra produzione documentale;

7. quanto richiesto veniva trasmesso con nota del 28.6.2013;

8. a causa della cronica impossibilità da parte dell'Assessorato di provvedere al rinnovo delle centinaia, forse migliaia, delle concessioni demaniali marittime, l'Assessorato Regionale Territorio e Ambiente, con provvedimento n.138/GAB del 17.6.2013, ha decretato che “tutte le concessioni demaniali, … per le quali è stato richiesto il rinnovo del titolo concessorio sono rinnovate provvisoriamente d'ufficio sino al 31.12.2015 … alle stesse condizioni e con le medesime prescrizioni dell'atto concessorio a suo tempo rilasciato”;

9. sebbene vi sia tempo per il pagamento del canone 2014 sino al 31 dicembre, la SEAC ha provveduto al pagamento della somma di € 392,46, pari al canone 2013, salvo conguagli.

Ciò posto, Vi invito e diffido a pubblicare immediata rettifica e correzione delle notizie da Voi affrettatamente pubblicate senza alcun riscontro e/o approfondimento.

Vi ricordo che la Baia del Capitano si chiama così in quanto l'hotel venne creato dal compianto capitano dei Carabinieri Severino Randone nella cui memoria ed in cui onore i figli, titolari della società, continuano ad esercitarlo nel pieno rispetto di ogni normativa così come educati dal padre; gli stessi si reputano gravemente offesi dalle notizie diffamatorie uscite sulla stampa e si riservano ogni azione e ragione risarcitoria.

Distinti saluti.

                                                         F.to Francesco Randone n.q.                                                                                        F.to Avv. Paolo Lo Verde

premesso (per quelli che non lo sanno) che ti conosco personalmente da circa 100 anni e sono personalmente  arci-sicuro che il contenuto di quanto asserito nella richiesta di rettifica (con diffida) inoltrata dal tuo avvocato risponda esattamente al vero, mi permetto di farti rispettosamente notare che le notizie "affrettatamente pubblicate senza alcun riscontro ed approfondimento" sono quelle scritte "pari-pari" in un comunicato ufficiale della Polizia di Stato (Commissariato di Cefalù) che, come sai, da un po' di tempo, utilizza questo strumento moderno della stampa e dei blog on-line per informare i cittadini.

Quindi che doveva fare, nel nostro caso, l'amministratore del blog, bloccare la pubblicazione della voce dello Stato?

Lo Stato, però, come io e te sappiamo e come dovrebbe sapere pure il tuo avvocato, riconosce al cittadino la possibilità di ricorrere contro le contestazioni che gli vengono prodotte dall'Autorità.

Quindi, la faccio breve, non era più semplice scrivere sul blog e dire semplicemente: "Salve, sono Ciccio Randone ed informo tutti i cefaludesi che sto provvedento (o ho già provveduto) a presentare ricorso (controdeduzioni, precisazioni....) al Commmissariato (al Prefetto, alla Magistratura ....) per le seguenti ragioni ...."?

Accussì sparagnavi puru sti picciuli d'avvocato!
Perchè funziona così, caro Ciccio, e funziona meglio!

E sai perchè? perchè oggi registriamo che è stata prodotta una diffida, secondo me all'indirizzo sbagliato.

Se, invece, ci davi direttamente la notizia che stavi, semplicemente, presentando ricorso perchè hai la certezza di stare dalla parte della ragione e della legalità, sarebbe passata, semplicemente questa notizia.

Senza bisogno, peraltro, di tirare in ballo, in una così impropria occasione, la memoria di tuo Padre del quale serbiamo tutti un ricordo incancellabile, per le doti umane e professionali, ma anche per la sua spontaneità e simpatia.

Tra i "tutti", ovviamente, mi permetto di includere anche quelli che operano all'interno del Commissariato, per averlo conosciuto personalmente o per averne sentito parlare.

Permettimi, infine, di  cogliere l'occasione per invitarti ad usare di più la tastiera del computer o del tablet e di partecipare di più ai dibattiti. Una voce autorevole e competente come la tua non può e non deve rimanere confinata nella hall della "Baia" o dentro le stanze di Federalberghi, soprattutto nel triste tempo che viviamo, dove troppe parole si affastellano al di sopra di nessun pensiero.

So che la lagnusia (di scrivere) ti mancia vivu, ma provaci!

Caro Totò,

ti ringrazio sempre per la tua manifestazione di affetto, che credimi è ricambiata.

Vorrei però puntualizzare a te e a chi legge alcune cose:

1) ad oggi, non mi è stata comunicata nessuna contestazione ufficiale riguardo occupazione di terreno demaniale, ma solamente tramite i siti telematici sono venuto a conoscenza di quanto tu sai.

2) sono titolare della concessione demaniale dal 1989 di mq. 200, la più piccola concessione sul territorio cefaludese, peraltro occupata per mq. 150. Tale concessione è a servizio esclusivo dei clienti dell'albergo e da qualche anno supportata da un servizio navetta gratuito in "Ape Calessino", (tassa di proprietà e assicurazione pagata) quindi con ulteriore aggravi di costi, al fine di garantire una sempre migliore qualità di servizio ai clienti.

3) come tu ben sai, ne abbiamo parlato varie volte, durante il mio incarico nel cda del distretto turistico, parentesi che spero si sia conclusa definitivamente, ho notato che tante persone non solo di Cefalù, che si occupano e parlano di turismo, sconoscono la storia della nascita turistica della nostra cittadina e l'evoluzione degli ultimi 40 anni, quindi ogni tanto menzionare qualcuno che ne è stato protagonista e che non c'è più va ricordato soprattutto ai più giovani.

4) vorrei attenzionare soprattutto a te che ne sei stato dirigente, che presso l'ufficio turistico, risultano registrati come alloggi privati in affitto n. 40 strutture, per un totale di 219 posti letto, basta andare su un qualsiasi sito online di prenotazione per verificare che ne risultano oltre 100 pubblicate, le 40 strutture con 219 posti letto con un apertura media di 9-10 mesi su base annua sviluppano ufficialmente le stesse presenze di un albergo aperto 6 mesi su base annua con la metà di camere e posti letto.

Ti domando, quali sono gli organi competenti per verificare e controllare tutto quello che accade sul nostro territorio?

Ti saluto e abbraccio affettuosamente

Ciccio Randone

Per il resto condivido i tuoi dubbi e le tue domande!

Attendiamo insieme risposte!

P.S.: per quanto riguarda l'ex mia struttura posso dirti che circa tre anni fa ho segnalato, su richiesta del Dipartimento, i nominativi di due istruttori che avrebbero dovuto svolgere i controlli sul territorio, ovviamente insieme a me, ma mi si raccomandava, anche, di attendere istruzioni e direttive prima di procedere.

Non sono mai arrivate, almeno fin quando ho lasciato l'incarico, il 30 aprile 2013.