Ghibli, khamsin o simùn? No, vento di maestro!

Ritratto di Saro Di Paola

2 Settembre 2014, 10:36 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Non era ghibli.
E neanche khamsin o simùn.

Quello di ieri, a Cefalù, era vento di maestro.
Eppure, ieri, la via Pintorno era come il Sahara. 

In piena tempesta di sabbia.
Con una differenza.
La sabbia non era rossa.

    

Era nera.
Di polveri da pneumatici.
Di polveri da gas di scarico.
L’abbiamo respirata.
Ed è entrata dentro le nostre case.
Sino a quelle di Pietragrossa.

Saro Di Paola, 2 settembre 2014

Commenti

La misura è colma. Era da giorni che volevo scrivere sul parcheggio di Via Pintorno - Lungomare.

Ora, mentre il vento di maestrale soffia violento e nuvole di polvere densa si alzano, accecando chi passa e penetrando da ogni fessura di finestre e balconi degli edifici che affacciano sul cosidetto "parcheggio", mi sento veramente fuori da ogni grazia di Dio.

Sono più di vent'anni che noi residenti in Via Pintorno d'estate mangiamo polvere e conviviamo con tutto ciò che di degrado, di sporcizia, di inciviltà questo "parcheggio" ci ammannisce.

Talvolta lo attraverso per andare a mare. Cosa mai non si accumula lungo i bordi di sporcizia, di erbacce, di bottiglie, di cartacce etc...!!! Basta solo raccogliere le carte sparse il lunedì, dopo la bolgia domenicale? e tutto il resto??

I camper che posteggiano anche due, tre notti di seguito, dove scaricano? dove si approvviggionano d'acqua?

E se qualche bombola in loro dotazione scoppiasse? deve scapparci il morto? In più di vent'anni il gestore di questo chiamiamolo  "parcheggio" (fra l'altro non so nemmeno chi sia) non è stato capace, o forse non è stato costretto dai regolamenti e dagli organi istituzionali, amministrazione comunale, vigili del fuoco, ufficio igiene, polizia, carabinieri etc... a rendere vivibile per tutti i cittadini e i turisti questo spazio, e farne veramente un parcheggio, pavimentandolo, piantumando alberi, creando zone d'ombra.

Gli addetti spruzzano acqua nei tratti dove sostano sotto improvvisati punti d'ombra, certo poverini, anche a loro non piace mangiare terra, e noi residenti invece possiamo invocare solo la pioggia; non abbiamo tubi così lunghi per irrorare quotidianamente la fonte del nostro disagio.

E che dire delle giostre, dei circhi equestri, dei cavalli, delle fiere ultrapaesane che per anni hanno rallegrato il nostro turismo accattone, le nostre estati del tanto meglio, tanto peggio? Mi ricordo quando le giostre mettevano musica al massimo volume, impedendo il sonno fino a notte fonda a noi residenti di via Pintorno. Siamo stati fortunati quest'anno le giostre non si sono attendate, ma per il resto tutto come prima. E non mi dite che la colpa è del maestrale!

So che per costruire un parcheggio ci vogliono decine di atti, di permessi, di licenze, di controlli da parte della nostra bizantina burocrazia, per il nostro, va bene che è all'aperto, non è stato necessario niente?

Si è aperto e basta? Mi piacerebbe e con me, credo, tutti i residenti di Via Pintorno, saperlo. Vergogna!!!! L'unico parcheggio comunale è stato chiuso, e tutti parlano e scrivono della necessità di parcheggi.

So bene che quanto esposto resterà lettera morta e non sortirà alcun effetto. A Cefalù va sempre così. Il chiamiamolo "parcheggio" di Via Pintorno è solo uno cento mali che affliggono la nostra città...non mi va di farne l'elenco.

Abbiamo respirato tutte quelle porcherie che lei ha detto....è vero... però, chiediamoci perchè la zona costiera a ridosso della spiaggia di una cittadina turistica è  adibita a parcheggio di auto e caravan etc. etc....e chiediamoci chi ha dato le autorizzazioni perchè ciò avvenisse...chiediamoci chi ha dato le autorizzazioni per installare sulle scogliere della nostra città terrazzi per fare arricchire ristoratori vari  e deturpare uno degli scorci più belli...(vedi via Bordonaro)...

Non serve porsene, perché non siamo noi a conoscere le risposte, né serve porne alle Istituzioni di ogni ordine e grado, perché sono sorde.