I cittadini di Cefalù trattati alla stregua del signor Decio Cavallo

Ritratto di Partito Democratico Cefalù

10 Settembre 2014, 20:53 - Partito Democra...   [suoi interventi e commenti]

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Ciò che è successo ieri sera, porta alla memoria, per parallelismo, una famosa scenetta di un film in cui Totò vendeva, come fosse sua, la Fontana di Trevi, ieri qualcuno ha cercato di disfarsi, come non gli appartenesse, del debito del Comune di Cefalù.
E' assai facile fare populismo nei riguardi dei Cittadini, impedendo l'approvazione del regolamento e delle aliquote TASI.
Che importa se quelle entrate servivano a mantenersi dentro i parametri del Piano di Riequilibrio approvato dalla Corte dei Conti?
Che importa se, a causa del mancato gettito, verranno meno i proventi necessari a pareggiare il bilancio, e, in conseguenza di ciò, dovranno ridursi le risorse destinate a pagare una parte dei debiti fuori bilancio che gravano sul Comune di Cefalù?
Avranno pensato, i sette Consiglieri astenuti, che i debiti non sono i loro, e, ergendosi a paladini del “no tax”, si sono venduti il famoso “cannistru vacanti”.
Con lo stesso ragionamento, potremmo dire, a buon diritto, che i debiti non sono i nostri, ma di chi li ha generati, caricandoli sulle spalle dei cittadini ignari.
Valuteremo attentamente le conseguenze di una scelta sbagliata, consci che, con tutta probabilità, i Consiglieri comunali dell'opposizione hanno trattato i cittadini di Cefalù alla stessa stregua di quel signor Decio Cavallo, cui Totò vendette la Fontana di Trevi.

                                                            Partito Democratico
                                                           Gruppo Consiliare

Commenti

Liberi di farlo, ovviamente! ma con i nomi e cognomi, non con il simbolo del PD!

I cittadini sono ignari, è vero! Infatti voi, in questi due anni, vi siete distinti per una costante e meticolosa opera di informazione e di consultazione.

Per esempio, intimando alle menti pensanti di spegnersi, decidendo chi ha titolo per parlare e chi no, dando dell'ignorante a chi cercava solo di dare suggerimenti sensati.

Il fatto che oggi Cefalù riserpeggino voglie di vicaro-berlusconismo non è certo merito dei vicaro-berlusconisti, ma solo colpa vostra.

In occasione del rendiconto e della TASI non avete sabuto cogliere l'occasione di chiudere la stagione Lapunzina e cominciare a ricostruire il Partito.

Scelta legittima, di cui ognuno si rende individualmente responsabile.

Ma non usate il simbolo del Partito come foglia di fico per coprire le vostre vergogne!

Decio Cavallo siete voi e "u cannistru vacanti" è quello del presunto impegno e della presunta competenza con cui si è costruita una "cumerdia" che non ha mai volato!

E non fate neanche ridere.

Forte della Sua militanza MPA ed Italia dei Valori, il Sig. Testa ritiene oggi  di poter  decidere chi e per cosa può utilizzare il simbolo del PD.

Questa, francamente,  fa ridere più di Decio Cavallo.

Non ho mai militato nell'MPA, ma solo dato supporto al deputato regionale Armando Aulicino (uomo irrequieto e umorale, ma di libero - e intelligentissimo - pensiero), alla cui elezione avevo attivamente contribuito quando, però si è candidato con la lista di sinistra "Uniti per La Sicilia". La mia adesione a Italia dei Valori, avvenuta per intervento del segretario provinciale Pippo Russo si è consumata  dopo la constatazione di un'occupazione abusiva della mia "casa", quale ho considerato il PD fin dalla sua fondazione.

In precedenza ho anche militato in movimenti estremisti di sinistra (Movimento Studentesco, Sintesi 2000, ecc.), sono stato latitante per motivi politici nel 1973, poi prosciolto in istruttoria nei due procedimenti penali che mi riguardavano (PM Dott. Aldo Rizzo, mio difensore Avv. Francesco Musotto).

Postiato per anni da agenti della Digos e da picchiatori fascisti, classificato come "OS" nel mio fascicolo militare.

Tra le ulteriori esperienze politiche, consumate dopo un periodo di dispiziamento dovuto alle troppe presenze di sputasentenze, annovero una vicinanza alla sinistra democristiana di Donat Cattin, una tessera del Partito Popolare acquisita, dopo un cammino di redenzione, insieme a tale Filippo Testa (Cefalù, 07.05.1921 - Cefalù 29.06.2007), lunga e corrisposta amicizia con l'area Mattarelliana del PP/Ulivo/ Margherita.

Ho pagato sempre di persona per i miei errori, ho pianto i miei morti, ho peccato, ho vissuto.

Non ho mai umiliato nessuno pur essendo stato in condizione di poterlo fare, non ho mai scaricato sugli altri le mie responsabilità, non ho mai tentato di sminuire gli altri per apparire più alto agli occhi del mondo, mi tengo il mio metro e sessanta (poco) e i miei 87 chili (troppi) e non faccio paragoni.

Mi considero un cattolico "etico", rispetto chi professa la religione, ma non credo in Dio, nè mai dirò di crederci per rastrellare consenso.

Non ho mai distribuito pacchi di pasta in cambio di voti, nè nessuno potrà mai dire di averlo fatto per me.

In quanto alle idee, avendone tante, mi sono sempre potuto permettere il lusso di cambiarle, anche più volte nello stesso giorno, senza nulla perdere e senza mai pensare di ricavarci un guadagno.

Sono iscritto al PD, ma quello che frequento io non somiglia per niente a quello di Cefalù.

In quanto iscritto sono soggetto a deferimento ai "probi viri" con proposta di espulsione.

Ci provassero! (ops, avevo detto di non aver mai minacciato nessuno!)

Colgo l'esigenza, da parte Sua , di raccontarsi.

In precedenza, ci ha illustrato la Sua storia professionale, iniziata, negli anni 80, con le consulenze sul Turismo e sui Beni Culturali alla Giunta DC del Presidente Rosario Nicolosi (http://www.qualecefalu.it/comment/2672#comment-2672). Oggi, ci tratteggia il Suo profilo politico, a partire dagli anni 70, e dalla militanza negli ambienti dell'estremismo di sinistra. Sono certo che avrà occasione, in futuro, di regalarci la sintesi di queste esperienze, frutto di quello che definisce un percorso di “redenzione”.

In quanto ai fatti più recenti , mi consentirà, nel pieno rispetto della Sua altezza e del Suo peso corporeo ( che poi è uguale al mio), di ricordarLe che dell'MPA (o , meglio, dell'M.A.B. – Movimento Autonomista Baaria - di Raffaele Lombardo) Ella è stata candidato, e nemmeno da indipendente, in occasione delle Elezioni amministrative del 29 e 30 maggio 2011 (http://comune.bagheria.pa.it/wp-content/uploads/2014/02/manifesto-comune-di-bagheria-1.pdf).

Il che potrà anche nascere da uno scambio di cortesie con qualche amico di vecchia data, ma assume, politicamente, un valore di gran lunga maggiore della militanza stessa.

Poi, a novembre dello stesso anno, forse per effetto di quelli che definisce "giornalieri cambi di idee" ha accolto la nomina a referente cittadino di Italia dei Valori, motivandola, allora, con la Sua "vicinanza" all'azione politica del portavoce nazionale Leoluca Orlando (http://www.laltracefalu.it/node/5879). Mentre , oggi, ce la spiega come una scelta di necessità "...dopo la constatazione di un'occupazione abusiva della mia < casa >, quale ho considerato il PD fin dalla sua fondazione".

Adesso che la "Sua" casa deve essersi finalmente liberata dalla occupazione abusiva (???), ci comunica di aver aderito al PD, senza precisare a quale Circolo territoriale o di ambiente, ma chiarendo solo che "non somiglia per niente a quello di Cefalù". Personalmente, Le auguro un lungo soggiorno in quella casa, che spero sia arredata a Sua immagine e somiglianza, assicurandoLe che non è nella intenzione di alcuno , #stiasereno, intentare azioni di "sfratto". Piuttosto, fossi in Lei, mi guarderei da quei giornalieri cambi di idea, cui, per possederne in sovrabbondanza, si dice soggetto.

forse tiene un fascicolo?

Qualcuno crede di parlare con me, ma non si accorge che non mi rivolgo, nè mi rivolgerò a lui direttamente fin quando non mi porgerà le dovute scuse.

Fortuna, specie se non si è pazienti della sanità..." (http://www.qualecefalu.it/node/14013#comment)

Qualcuno mi rintuzza, punto su punto, dimenticando, però alcuni passaggi.

Qualcuno ha ragione quando dice che si sta parlando troppo di me, e convengo sull'opportunità di finirla qui. 

Oltretutto, come persona, mi trovo poco interessante, trovo molto più interessante ciò che scrivo.

Spero di non dovermi ritrovare a correggere ulteriori capitoli della mia biografia.

Rimango sereno, come sono sempre stato.

Qualcuno ritiene che io debba chiedergli scusa? 

E per cosa?

Per essere stato  falsamente accusato di registrare, di nascosto,  incontri pre elettorali ?   (http://www.qualecefalu.it/comment/599#comment-599

Incontri cui, oggi, scopro che la "persona" partecipava in rappresentanza di un Partito del quale  nemmeno si sentiva parte ?

Avessi quelle registrazioni, avrebbero lo stesso valore di un "Gronchi rosa".

Invece, non ho né quelle, né altri dossier.

Internet è la mia banca dati, e dimostra che, se mai ho offeso, l'ho fatto dopo essere stato offeso.

Chi ritiene di avere diritto alle mie scuse, farebbe meglio prima a porgermi le sue.