Turismo della salute, turismo culturale? Annunciate dal Sindaco le prossime nozze con il partito motoristico.

Ritratto di Pino Lo Presti

16 Ottobre 2014, 01:31 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Il Sindaco, intervenuto domenica scorsa, 12 ottobre, alla Villa, durante lo svolgimento della gara di Kart, attorno alle ore 16.00 ha annunciato che il Comune (probabilmente è da intendersi “IO”) spera, o (non ho capito bene) “promette” di inserire nel Bilancio comunale “un capitolo per il kart cefaludese e un capitolo per la Cefalù-Gibilmanna”. Si augura anche (il Comune?) di avere il prossimo anno la possibilità di rendere più grande la manifestazione, inaugurata l’anno scorso, in occasione della prossima edizione della Targa Florio.

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Noi abbiamo un circuito cittadino che è unico e che tra i circuiti cittadini della sicilia possiamo dire che è il migliore, per cui ci teniamo ... il comune quest’anno ha investito allungando il circuito ... promette al ... nel bilancio comunale un capitolo per il kart cefaludese e un capitolo per la Cefalù-Gibilmanna. Speriamo di ottenere anche dal ... nella possibilità di fare anche una grande manifestazione per la ... sima edizione della Targa Florio.

Questa gara andrà avanti ... per cui non è una gara che può essere estesa a pochi ... a tutti perchè evidentemente è una competizione sportiva che fa crescere anche Cefalù”
.


Il Sindaco, evidentemente eccitato dall’indubbio effetto ipnotico dello spettacolo sul popolo, dalla opportunità di gestire la distribuzione di lavoro a molti di esso (specie ora che non c’è più lo Sherbeth), nonchè dal potenziale richiamo pubblicitario a livello regionale del Memorial Giardina, fiero di potere offrire agli organizzatori “un circuito cittadino che è unico e che, tra i circuiti cittadini della Sicilia, possiamo dire che è il migliore”, non dimenticando di ricordare al pubblico degli appassionati l’impegno profuso quest’anno dalla sua Amministrazione nell’allungamento del circuito, ne ha auspicato la crescita attraverso un maggiore coinvolgimento di partecipanti e di spettatori, nella convinzione che “evidentemente è una competizione sportiva che fa crescere anche Cefalù”!

La notizia - relativa alle intenzioni del “Comune” - riguardante due nuovi capitoli di spesa da inserire nel Bilancio comunale (nel caso non fosse solo un annuncio auto-promozionale buttato lì in preda all’acquolina del momento), potrebbe essere occasione di riflessione e di dibattito per molti cittadini (specie in un periodo in cui sono stati fatti pervenire a casa loro i bollettini dei tributi), e per alcuni loro rappresentanti in Consiglio comunale, sui criteri della gestione della finanza e più in generale della cosa pubblica.
Di primo acchito, a me personalmente sembra deroghi a quel principio (di cui ho sentito per la prima volta parlare proprio dall’allora consigliere Lapunzina), al riguardo delle spese possibili da parte del Comune nell’attuale situazione di pre-dissesto finanziario, le quali non potrebbero e non dovrebbero essere altre se non quelle “contingibili ed urgenti”.
Che fossimo usciti dalla morsa della crisi finanziaria ed io non l’abbia saputo?

Su questa idea - se è cioè una bizzarria contabile del Sindaco Lapunzina, o meno - spero tuttavia non mancherà una diversità di opinioni tra i consiglieri comunali e di quanti avanzeranno a vario titolo competenza in materia.

Ma, al di là dell’aspetto normativo contabile, la vera notizia, però per me (dubito infatti che la cosa interessi molti) è che quel progetto - mai esplicitamente dichiarato ma di tutta evidenza in atto nei fatti - della trasformazione d’uso della città  (in particolare del suo Centro storico) da “abitativo” a turistico-commerciale, avviatosi già con il Sindaco Vicari, portato avanti - per quanto timidamente - dal Sindaco Guercio, ha avuto con il Sindaco Lapunzina una decisiva quanto cinica accellerazione; un progetto turistico-economico frutto di una cultura - ma è solo una mia opinione - gretta e provinciale, che non potrà che ridurre questa città ad un lupanare di periferia; un progetto della cui portata culturale e civica abbiamo potuto avere un anticipo ascoltando, a suo tempo, la visione del Sindaco Guercio, la quale - come candidamente ebbe a rivelare - non prevede, in sostanza, sul lungo termine, la permanenza nei luoghi nativi dei loro abitanti indigeni.

Negli ultimi lustri - ma specie in questi due anni di Lapunzina - abbiamo potuto vedere come non solo l’uso civico degli spazi pubblici (strade, piazze, ma anche scogliere e spiagge) viene loro (ai nativi) sempre più sottratto a favore di interessi commerciali di varia provenienza (e non sempre chiara natura), ma (e questa è una particolarità da ascrivere all’Era Lapunzina) anche gli spazi acustici risultano ora sempre più insopportabilmente sottratti ad un loro uso civico salutare; sempre più occupati-inquinati (soprattutto nelle ore notturne) da rumori musicali e frastuoni vari emessi-immessi senza regola alcuna in termini di volume e di tempi, e cioè senza alcun  rispetto per il diritto costituzionale dei cittadini alla quiete e per la stessa salute (psichica e mentale) di molti.

Surreale appare, nella deriva di questo contesto, la esibizione sul petto di questa Amministrazione della medaglietta con su scritto:

Green economy - http://it.wikipedia.org/wiki/Economia_verde
 “... un modello teorico di sviluppo economico che prende origine da una analisi econometrica del sistema economico dove oltre ai benefici (aumento del Prodotto Interno Lordo) di un certo regime di produzione si prende in considerazione anche l'impatto ambientale cioè i potenziali danni ambientali ...”

... o espressioni del tipo:

l'Amministrazione comunale che guido non si fa dare lezioni da nessuno nella tutela dell'ambiente” - Di Paola, 14.06.2014 - http://www.qualecefalu.it/node/11394

... frutto solo di una scomposta  “agitazione” culturale, prodotta da una disperata ricerca di consensi dove prima capita:

In oltre un secolo il rombo dei motori dei bolidi che si inerpicano negli stretti tornati delle strade di montagna e attraversano le strade dei nostri paesi ha rappresentato, la voglia di progresso, di riscatto e di sviluppo del nostro territorio”.
Discorso del Sindaco, pronunciato a febbraio, in occasione dell’Incontro sulla Targa Florio 2014, - http://www.qualecefalu.it/node/7609

Commenti

anzi, mi ritengo, ancora, un appassionato.

E non la metterei tanto sul dualismo ambiente Vs motori. 

E non me la prenderei tanto per i mille euro in più o in meno, tanto, con quello che ci verrà dall'esito dei contenziosi in corso, rovinati siamo e rovinati resteremo

Una bella gara di kart (in un'altro posto e con tutto il riguardo possibile dell'ambien.te e delle persone), poi, ci può anche stare, ma sostenere che un evento del genere, nientepopodimeno "faccia crescere Cefalù"  è una cosa che, come direbbero a Roma, "nun se po' sentì!" .

E' come dire che i tatuaggi abbiano influito nel talento di Maradona.

A pensarci bene, con queste storie dei borghi più belli d'Italia, dei progetti europei da trenta euro (tanto solo quelli sappiamo fare!), dei giochi delle pignate, delle regate delle bagnarole, dei kart (tutte cose, in sè anche attendibili, ma inadeguate in quanto a modalità e contesto) il Sindaco stia tentando di portare Cefalù a sua immagine e somiglianza, cioè "piatusa", come "piatuse" appaiono le sue scusanti non richieste per la vicenda dell'incompiuta del Lungomare, l'auto-attribuzione di meriti sull'ampliamento del cimitero, la pantomima della caserma dei vigili del fuoco, quella dell'Ospedale, quella della localizzazione non conforme ma compatile, le lacrime di "schippione" (coccodrillo sarebbe troppo!) per la perdita della Pretura, del finanziamento al Mandralisca, dell'Ufficio delle Entrate, .... ecc., .... ecc., ... ecc., ...

Io, come tanti altri, della mia Città sono ancora orgoglioso, e non penso che meriti tutto questo!

In ogni caso, caro Sindaco, per quanti sforzi lei voglia fare, non riuscirà a farla diventare "piatusa".

Per favore, rinunci! 

E' lei che, rispetto a questa Città, non è ne' conforme, nè compatibile!

Io non ho nulla contro gli appassionati; di qualsiasi cosa siano appassionati e neanche contro chi vuole divertirsi; in qualsiasi modo si diverta.
Dovrebbe essere chiaro e convenuto da tutti però che ogni cosa si gode al meglio solo quando è scelta e non quando è subita; perciò ogni passione e/o divertimento dovrebbe avere un suo spazio. In tal modo, al suo interno, chi ha scelto di entrarvi se la gode quanto e come preferisce, e chi è fuori non resta toccato dai “rifiuti” di quella attività; è da considerarsi un “rifiuto” infatti tutto ciò che di un evento resta al netto del consumo fattone dai partecipanti.

Detto ciò, quanto un “club” particolare tende a voler sviluppare la propria attività derogando a questo universale principio di buon senso e civiltà, giungendo addirittura - con le dovute coperture politiche - ad inibire a tutti gli altri (che di quel club non fanno, e non gradiscono farne parte) persino dei diritti universali fondamentali quali quelli della libertà di circolazione nelle pubbliche vie e quello alla salute, allora non siamo più in presenza - a mio avviso - di un gruppo più o meno simpatico di appassionati e/o di gaudenti, ma di un gruppo di interesse.
E’ a questa circostanza che intendo riferirmi con l’accezione negativa di “partito”.

Per due lunghe giornate infatti è stato inibito agli abitanti l’uso della pubblica viabilità e reso per lo meno periglioso l’accesso alle proprie stesse case per una gran parte di loro. Se è vero che è stata persino fatta una Ordinanza per non fare andare i bambini a scuola nella mattinata di sabato credo che ci si dovrebbe riflettere almeno un poco.

E, per due lunghe giornate inoltre è stato inibito agli abitanti l’uso di un bene pubblico come la salubrità dell’aria e l’uso di un bene pubblico come la quiete.

Nella seconda giornata, quella della gara, già qualche minuto dopo le ore 8.00 si spandevano per la città i primi gas e rombi di prova e di riscaldamento. Dalle ore 9.00 alle 18.00 (fatta eccezione una mezz’oretta tra le 14.00 e le 15.00), e cioè per dieci ore è stato un continuo - e sottolineo continuo - ruggire parossistico di motori in corsa, con relative emissioni di gas di scarico, e un continuo bombardamento verbale delle voci della coppia sempre parossisticamente eccitate dei due speaker.

Considera che la notte di venerdì - precedente alla giornata delle prove - era stata allietata da canzoni e schiamazzi, all’aria aperta sino alle ore 2.00, da parte di un locale dell’inizio del Lungomare; la notte di Sabato - precedente la giornata della gara - è stata allietata invece con le stesse modalità sino alle ore 3.00, da parte di un locale alla fine del Lungomare.

Quale intelligenza, quale sensibilità, quale logica può concepire una tale poca considerazione per “gli altri” se non quella di un “partito” di interessi, partito che ho compreso - bada bene - in quello più ampio cefaludese che ho chiamato dei “rumoristi”?

Per quanto riguarda la Targa Florio il dualismo ambiente-motori non si poneva perchè le auto passavano una ogni tanti minuti e perchè i loro rombi presto si sperdevano nelle campagne. In alcuni casi anzi la Targa costituiva occasione, per molto gente, di scoperte di luoghi dove farsi una scampagnata; e poi non c'erano gli speaker!
Una gara motoristica si può pure concepire all’interno di un centro abitato ma quando non la coinvolga per più di mezza giornata, e la gara (considerato il circuito concentrato) non dovrebbe (come qualsiasi spettacolo che produca suoni) durare più di due-tre ore!

In ultimo per quanto riguarda i simbolici “mille euro”.
Mesi fa un gruppo di persone di Cefalù, presentò gratuitamente un progetto di messa in efficienza della Sala espositiva St. Caterina attraverso la dotazione di opportuni pannelli mobili, autoilluminanti, etc... specificatamente studiati!
Costo della operazione circa 20.000 euro per dotare finalmente una “Città di cultura”, come Cefalù di una Sala all’altezza delle aspettative degli ospiti nonchè dell’affitto attualmente richiesto di euro 300 (correggetemi se sbaglio).
Il Sindaco, dimenticandosi anche di ringraziare quei cittadini - tra cui conosciuti professionisti - per il loro spirito civico, lasciò cadere distrattamente quel fascicolo su una pila di altri, limitandosi perplessamente a dire che se ci fossero stati dei bandi europei ... forse!
Ho poi sentito dire che la pedana costruita in piazza Duomo per la passerella delle auto, in occasione delle celebrazioni della Targa Florio è costato 7.000 euro (anche in questo caso, correggetemi se c’è errore).

Credo che una seria riflessione su quale Cefalù si voglia costruire e valorizzare e quindi poi proporre ai visitatori, manchi non solo per mancata intelligenza di chi amministra ma anche per indubbie pressioni da parte di particolari gruppi di interessi a cui la politica si adegua di volta in volta per opportunismo clientelare in assenza di un proprio chiaro e meditato progetto.

siamo perfettamente d'accordo!

E le tue precisazioni mi sembrano un'ulteriore conferma di come , in questo comune, le cose vengono fatte solo in determinate prospettive con determinate finalità da parte di un'amministrazione che riesce sempre a collocarsi dalla parte sbagliata, per livello d'attenzione, modalità e tempi.