La senatrice Vicari e il "maltolto".

Ritratto di Angelo Sciortino

22 Novembre 2014, 17:22 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Il comunicato del Sindaco sulla vicenda della senatrice Vicari, condannata a restituire al Comune indennità indebitamente percepite, merita una qualche osservazione, per evitare che si cada in troppo irriflessive convinzioni, che hanno dato adito a commenti piccanti e quasi sadici sui social network.

Chiariamo innanzitutto che questa sentenza non ci sarebbe stata, se il Comune, quando era sindaco Guercio, non avesse intrapreso le iniziative necessarie a tutelare i propri interessi e quelli dei cittadini. Soltanto queste tempestive iniziative hanno consentito al Giudice di scrivere nella sua sentenza: “Priva di consistenza è pure l'eccezione di prescrizione formulata dalla convenuta, avendo il Comune di Cefalù documentato di avere tempestivamente interrotto, con l'invio delle note prot. n. 27182 del 3 ottobre 2007 e n. 2853 del 23 gennaio 2008 nonché della lettera raccomandata del 7 maggio 2010, il termine ordinario decennale previsto dall'art. 2946 c.c.pacificamente applicabile alla fattispecie dell'indebito oggettivo (cfr., tra le tante, Cass. civ. n. 10915/2005)”.

Cioè, se la precedente Amministrazione non avesse preso le iniziative opportune, oggi questa Amministrazione si troverebbe con in mano un pugno di mosche.

Con questa osservazione rispondo al tono trionfalistico del comunicato, dove invece, per onestà intellettuale, si sarebbe dovuto riconoscere questo merito di altri, spesso vituperati.

Un'altra osservazione riguarda quei commentatori da facebook, che nel gruppo Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù hanno parlato di “assordante silenzio” degli organi d'informazione locale. Detto subito, a tale proposito, che gli altri “organi d'informazione locale” hanno pubblicato immediatamente il comunicato del Sindaco, ma anche la replica della senatrice Vicari, dobbiamo precisare che la notizia della sentenza è stata pubblicata con largo anticipo nel gruppo e da un'altra testata locale, sicuramente perché aveva ricevuto in anticipo il comunicato del Sindaco.

A questi commentatori con i paraocchi voglio ricordare che già Gianfranco D'Anna e io abbiamo parlato della sentenza del CGA, sollecitando la Senatrice a pagare. Allora non c'era ancora questo blog e le nostre parole, risalenti al 9 e al 14 dicembre 2011, sono state pubblicate su questi link - http://www.laltracefalu.it/node/6280 - http://www.laltracefalu.it/node/6334 - al cui interno i lettori potranno trovare il richiamo anche ai link riferiti a Madonielive, altro giornale locale sul quale fu stigmatizzato il comportamento della Senatrice, tre anni prima che il comunicato dell'attuale Sindaco svegliasse i dormienti d'allora.

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Commenti

Comunicato Stampa

L’ex Sindaco Vicari, che, grazie ad inutili quanto bizzarre e costose trovate, ha, per dieci anni,  pubblicizzato la sua immagine a spese dei contribuenti cefaludesi, teme che qualcuno, preso da istinto emulativo, voglia  scalare la politica servendosi delle stesse armi, ossia attraverso una  facile propaganda.

Rassicuriamo l’On.le Vicari sul fatto che certe carriere sono, per tanti, ma tanti, versi inimitabili, specie quando culminano in  elezioni quasi scontate,  attraverso una legge elettorale magistralmente definita, dallo stesso estensore,  “ porcata”.

Ci definisce   “incantatori” della politica cefaludese, ma è proprio Lei che, dopo essersi ritagliata per anni quel ruolo,non riesce  ad incantare, almeno dalle nostre  parti, più alcuno.

Difatti è costantemente smentita da una serie di circostanze inoppugnabili, come i comunicati stampa con cui soleva raccontare le favolette ai cittadini.

Da amministratore della P.A. – sosteneva in data 09/03/2007 – mi atterrò alla decisione del Cga”. 

Poi, evidentemente, smessi i panni dell’amministratore, ha cambiato idea, ed ha proposto un ulteriore ricorso ad una Sentenza, quella del Consiglio di Giustizia Amministrativa, che, pur non passata in giudicato, è, vogliamo precisarlo, esecutiva.

Ma si sa, da una certa parte politica, le pronunce dei Giudici non sono mai ben accolte!

E’ cosi dura per l’On. le Vicari la restituzione di quei soldi, ben 288.000,00 euro, e quasi ci commuove quando dichiara di aver intascato, al netto delle imposte e delle spese vive, poco più di mille euro al mese!

Ci faremo promotori di una iniziativa presso l’Ufficio Assistenza del Comune: il nostro Ente, sia pur gravato dai noti problemi economici, ha un debito civile e morale verso quanti hanno “tanto speso” nella nostra Città.

Cefalù11/04/2008                                                                                                                                        Il Consigliere Comunale
                                                                                                                                                                               (Rosario Lapunzina)

Al vice Sindaco del Comune di Cefalù
e, p. c.
Al Segretario Generale del Comune di Cefalù
Al Ragioniere Capo del Comune di Cefalù
Alla Procura Generale della Corte dei Conti
All’Assessore Regionale agli Enti Locali

Oggetto:interrogazione urgente con risposta scritta e orale


I sottoscritti consiglieri comunali, alla luce di quanto pubblicamente denunciato nella recente campagna elettorale circa la presunta illegittima riscossione da parte del sindaco di Cefalù, On. Arch. Simona Vicari della doppia indennità di carica e cioè quella di parlamentare regionale e quella di primo cittadino di Cefalù

Chiedono

alla S.V. di conoscere con esattezza:

a) Se risponde al vero che il Comune di Cefalù ha erogato nel corso del precedente quinquennio e continua ad erogare all’On. Simona Vicari l’indennità di carica di sindaco di questa città, in aggiunta all’indennità di carica che la medesima percepisce come parlamentare dell’Assemblea Regionale Siciliana;

b) A quanto ammontano le somme di denaro che l’On. Vicari ha percepito da parte del Comune di Cefalù dal giorno del suo insediamento a Sindaco, sia per il periodo relativo al precedente mandato elettorale (dal 1997), sia dopo la recente rielezione del mese di giugno 2002;

I sottoscritti consiglieri comunali, qualora venissero ravvisati gli estremi della presunta indebita riscossione della citata doppia indennità di carica da parte dell’On. Simona Vicari - come facilmente intuibile per la presunta violazione dell’art. 14, comma due della Legge 27/12/1985, n.816 e delle Leggi della Regione Siciliana N. 31 del 24-06-1986 e N. 30 del 23-12-00.

intimano (ex art.. 328 c.p.) al vicesindaco del Comune di Cefalù


di avviare, con estrema urgenza, le procedure per il recupero delle somme che sarebbero state indebitamente percepite dal Sindaco in carica dal 1997 ad oggi.

I sottoscritti inviano inoltre per conoscenza e per quanto di loro competenza la presente nota ai funzionari del Comune di Cefalù, anche ai fini della eventuale immediata interruzione del pagamento e del sollecito recupero delle somme relative all’indennità di carica attribuita al Sindaco di Cefalù, qualora venisse riscontrata la supposta irregolarità.

Cefalù,16/12/2002

                                         Firmato I Consiglieri Comunali
                                           Crisafi Gino, Portera Rosa, Rosario Lapunzina, Salvatore Curcio, Firrito Salvatore, Fertitta Rosario

premesso che sono perfettamente d'accordo con il testo di Angelo Sciortino, mi permetta di esternarle una sola considerazione.

Lei rende tutto triste. 

I suoi predecessori saranno stati, anzi sicuramente, sono stati scialacquatrice (la penultima) e troppo tenero (l'ultimo), ma lei è proprio triste, triste, triste.

. ..perché il Sindaco stesso ammette che un tempo le Amministrazione rispondevano con i fatti alle interrogazioni dei consiglieri. Se non l'avessero fatto, come spesso avviene con questa Amministrazione, il debito della Senatrice sarebbe prescritto. E' questo che volevo con la mia nota e sono contento d'averlo ottenuto, per cui rivolgo un grazie al  Sindaco e lo invito ad attenersi in futuro a esempi come questo.

Per quel che riguarda la posizione della Senatrice, rimango coerente con quanto scrissi nel 2011 e riportato nel link infratesto. Se volesse, potrebbe restituire le eventuali cifre indebitamente incassate. In ciò è fortunata, perché altri non potranno restituire, neanche se lo volessero, quel che Cefalù ha perso per colpa loro.