Porto: due banali accorgimenti da adottare, prima del tonfo, con la diligenza del "buon padre di famiglia"

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7 Dicembre 2014, 09:31 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Ogni qual volta osservo le banchine collassate del porto di Prissuliana mi ricordo delle parole, con le quali il professore di tecnica delle costruzioni esordì nella lezione, nella quale “iniziò” al cemento armato gli allievi ingegneri del mio corso di laurea.
“Il cemento armato fa miracoli”, ci disse il professore.
“Miracoli”, ovviamente, tra virgolette, come quelli che, da anni, fa il cemento armato del solettone delle due banchine collassate del porto.

Il “miracolo” di essere diventato portante laddove era stato gettato per essere portato.
Il “miracolo” di riuscire a sostenere il peso delle sottostanti travi precompresse che avrebbero dovuto sostenere il suo, come per tanti anni lo avevano sostenuto 

      

Sono “miracoli” che non dureranno, ancora, a lungo.
Oramai, il tonfo in acqua è prossimo.

Prima del tonfo sarebbe opportuno adottare due banali accorgimenti.
Il primo:
spostare i blocchi di cemento della gabbia di recinzione, che ho indicato nelle foto che seguono e che sono poggiati sulle banchine che tonferanno.
Il secondo:
“tagliare” le strutture metalliche delle passerelle e delle scalette di accesso alle stesse lungo le linee, che ho segnato nelle foto che seguono. 

      

      

Ciò, per evitare che insieme al cemento armato delle banchine tonfino in mare i blocchi della gabbia di recinzione e parte della stessa.
Ciò, per evitare che il tonfo procuri strappi tra le strutture metalliche, che precipiteranno in mare perché fissate alle banchine che tonferanno e quelle contigue che, invece, resteranno perché fissate alle banchine stabili. Strappi, che procurerebbero danni a tali passerelle con il rischio di renderle inagibili.
Ciò, per risparmiare il danaro pubblico, che, senza i banali accorgimenti di cui ho detto, si dovrà spendere per la nuova recinzione e per riparare i danni alle passerelle metalliche.

Il tutto secondo quella diligenza, che al “buon padre di famiglia” dovrebbe suggerire di spendere un euro oggi, per non spenderne dieci domani.
Ma chi è “il buon padre di famiglia” del porto di Prissuliana?

Saro Di Paola, 7 dicembre 2014

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