Colore Spirito e Materia

Ritratto di Giuseppe Forte

15 Marzo 2015, 16:31 - Giuseppe Forte   [suoi interventi e commenti]

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Colore Spirito e Materia – Bipersonale di Lucia e Silvia Guarcello

Ottagono Santa Caterina  Cefalu'  14 – 22 marzo 2015

 

Sabato, 14 marzo u.s. ha avuto luogo a Cefalù, presso l'Ottagono Santa Caterina, alla presenza di un notevole pubblico, l'inaugurazione della mostra bipersonale "Colore Spirito E Materia" di Lucia e Silvia Guarcello. L'iniziativa, patrocinata dal Comune di Cefalù e dall'Associazione "Cefalù Città degli Artisti", si impone all'attenzione dei fruitori sia per il numero considerevole di dipinti che per i diversi soggetti rappresentati. 

L'organizzazione tecnica è stata curata da Maria Rosaria Barranco che ha presentato le artiste mettendo in evidenza lo scopo dell'iniziativa nell'intento di  meglio farle conoscere. Roberto Giacchino, Presidente dell'Associazione "Cefalù Città degli Artisti" si è soffermato sull'importanza dell'arte e dei numerosi operatori presenti a Cefalù e nel nostro territorio. Il poeta Franco Catalano ha dato lettura di una poesia dedicata alle donne e una alle espositrici. Domenica Ferraro ha letto una poesia del poeta Cesare Moceo mentre il compito di sciogliere il nastro inaugurale è stato doverosamente lasciato all'Assessore Antoniella Marinaro, sempre presente e particolarmente sensibile agli eventi artistici, che si è complimentata con Silvia e Lucia per avere allestito una mostra di così ampio respiro. E' seguito il ringraziamento delle espositrici che hanno sinteticamente parlato della loro attività, unita alla passione, risalente ai primi anni della loro infanzia. 

Silvia si occupa prevalentemente della figura umana con particolare predilezione della matita e quindi del disegno, pur avendo lavorato con il carboncino, l'olio, la china, la tempera, mentre Lucia predilige il colore, l'olio in particolare, e i suoi temi preferiti vanno dal paesaggio campestre alle marine, dagli animali alla vita dei campi, dai boschi ai casolari. 

Silvia, mette in evidenza quello che la figura ha nell'animo e sceglie il ritratto come rappresentazione dell'aspetto reale di una persona. Al valore riconoscitivo, basato sulle fattezze individuali, aggiunge il vissuto interiore del soggetto e fa venire fuori, anche attraverso i tratti chiaroscurali con  l'appropriato dosaggio di luce e ombra, quello che la figura effettivamente sente e vive, concependo il ritratto come rappresentazione dell'aspetto reale di una persona con il suo valore riconoscitivo basato sulle fattezze individuali, ma anche mezzo per esprimere il vissuto interiore. 

La corrispondenza tra interiorità ed aspetto esteriore, fa scoprire i moti dell'animo e guardando il volto vi si legge la sua interiorità e lo sguardo  diventa lo specchio dell'anima facendone scoprire  il carattere e la psiche. Gli schemi rimangono sostanzialmente tradizionali ed è evidente la relazione tra opera finita e forma reale ripresa dal vero o attraverso l'immagine fotografica, vedi il ritratto del Barone Mandralisca donato dall'autrice alla Fondazione, o altri ritratti dove il virtuosismo degli effetti luministici gioca un ruolo di non poca importanza. Anche in Lucia la forma reale delle cose non viene trascurata e riesce facile capire il suo linguaggio   e apprezzarne il lavoro.

L'armonia di linee, di colore, di luce e ombra, rendono visibile e identificabile il soggetto rappresentato, vedi l'angolo della Giudecca con un mare in tempesta, anche se nell'opera viene fuori una nuova realtà perché vi è impresso il suo personale carattere, il suo umore, il suo stile acquisito attraverso anni di esperienza pittorica, di osservazione attenta della realtà, di amore per la natura. Vedute paesaggistiche che mostrano le qualità atmosferiche capaci di suggerire un'emozione spirituale ed estetica in un autentico rapporto tra l'uomo e l'ambiente.

La mostra si potrà visitare fino al 22 marzo dalle ore 17,00 alle 20,00.

Cefalù, 15 marzo 2015                                                                                                                                                     Giuseppe Forte

Commenti

 ................................ mi permetto aggiungere:

l'autore è senza alcun dubbio, nelle sue opere, testimonianza di emozioni, sentimenti, riflessioni e passioni di tutto rispetto e guai se cosi non fosse, ma esaminando con attenzione le immagini, fuori da ogni presunzione critica, di cui non ho conoscenza, rilevo come semplice maestro d'arte, che a questo soggetto interessante e predisposto alle cose dell'arte, sono venute a mancare insegnamenti, senza dei quali, soprattutto sulla figura umana, soffre di  forme anatomiche, che mettono in luce, debolezze manuali di interpretazione, che ne diminuiscono il valore, meno evidenti nei volti, più sofferti i corpi.

Purtroppo, il disegno, ha subito dal 68 in poi, un grande processo denigratorio e distruttivo, fino a scomparire dalle aule accademiche, scuole ad indirizzo artistico, facoltà universitarie di Architettura e Design Industriale, di cui posseggo, come impegno professinale, una documentazione sorprendente e drammatica delle utenze interessate che sconfortano e disarmano.

Ultimo danno inreparabile, la chiusura delle scuole d'arte della riforma dell'ex Ministro dell'Istruzione, di cui mi vergogno, perfino nominarla.

Vivo in un paese, dove l'artigianato e una scuola d'arte, ed un grande condottiero che la fondò, hanno fatto la storia culturale ed economica di una comunità: S. Stefano di Camastra.

Con tutto il rispetto per l'autrice in causa e invitandola a continuare ad insistere, a ricercare e disegnare molto, perchè sarebbe un peccato compromettere tutte quelle doti ricevute: senso del colore, atmosfere,sensibilità ed altro.

"Ciò che non forma, non è peggiore di ciò che ha un eccesso di forma. Il primo è nulla, il secondo è mera apparenza"