Parcheggio stazione: la delibera di Giunta va incontro alle esigenze dell’Ente locale

Ritratto di Rosario Lapunzina

21 Giugno 2015, 12:18 - Rosario Lapunzina   [suoi interventi e commenti]

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La delibera con cui la Giunta municipale ha approvato lo schema di convenzione per ottenere la concessione in uso del parcheggio ex scalo merci ferroviario di Cefalù dall’attuale proprietario, Società F.S. sistemi Urbani Srl, è un atto che va incontro alle esigenze dell’Ente locale ed è finalizzato a favorire cittadini residenti e pendolari.

Va precisato che, cessata la precedente gestione a pagamento, l’area è rimasta, nei fatti, fruibile al pubblico, senza che il Proprietario abbia mai adottato una scelta in tal senso. Al contrario, proprio dal sito della Società (http://www.metropark.it/cms/v/index.jsp?vgnextoid=8550200c3f240210VgnVCM1000003f16f90aRCRD) è rilevabile come il parcheggio di Piazza Tredici Vittime risulti, ufficialmente, chiuso.

Il Proprietario, FS Sistemi Urbani Srl (che, pur appartenendo al Gruppo Ferrovie dello Stato Spa, è soggetto diverso da RFI - Rete Ferroviarie Italiane) ha comunicato, nel corso di alcuni incontri, l’intenzione di vendere l’area, sia per evidenti interessi di natura finanziaria, che per sgravarsi dalla responsabilità derivante da un uso non controllato del sito.

Proprio per evitare che, nelle more della definizione del progetto di riassetto complessivo delle aree dismesse da RFI, il parcheggio potesse finire in mani diverse da quelle del Gruppo FS Spa, l’Amministrazione comunale di Cefalù ha manifestato la propria disponibilità ad assumersi l’onere della gestione, ottenendo l’area in concessione per due anni, un termine, entro il quale potrà verificarsi la possibilità di addivenire alla acquisizione definitiva, nell’ambito dei lavori del raddoppio.
L’odierno adempimento va pertanto in direzione di evitare l’ulteriore privatizzazione delle aree di sosta, ed è in linea con quanto ufficialmente dichiarato dalla Amministrazione comunale, sul fatto che residenti e pendolari potranno continuare, con certezza, ad usufruire del parcheggio, fruendo di considerevoli agevolazioni.

                                                                                  Il sindaco
                                                                                   Rosario Lapunzina

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Intervento correlato:

La giunta municipale ha adottato una deliberazione contro i cefaludesi e contro il Comune – Saro Di Paola – 21 giugno 2015 (http://www.qualecefalu.it/node/17298)

Commenti

Per evitare che i privati arrivassero, ed arrivino, prima del Pubblico ai reliquati della tratta ferroviaria e dell'attuale stazione, che non serviranno più al traffico su rotaia, sarebbe stato necessaria un'attività amministrativa, che nessuna delle Amministrazioni che si sono succedute, almeno a partire dal 2003, è riuscita a tradurre in atti propedutici all'acquisizione al patrimonio comunale dei reliquati medesimi.

Le responsabilità più gravi sono quelle delle Amministrazioni Guercio e Lapunzina, che non si sono, neanche, sforzate di portare all'attenzione del Consiglio e della Cittadinanza, il progetto che l'Amministrazione Vicari aveva commissionato al Prof. Arch. Marcello Panzarella.

Se oggi non si può escludere la possibilità che privati arrivino a quei reliquati prima del Comune è proprio per tali gravissime responsabilità.
Tutto il resto sono chiacchiere.
Come quelle con le quali il sindaco Lapunzina ha cercato di giustificare la deliberazione di giunta del 22 maggio scorso.

Potrei completare questo mio commento alla replica che il sindaco ha fatto al mio post di stamattina riportando pagine e pagine di miei scritti sulla questione.
Chiunque fosse interessato a conoscerli li può reperire molto facilmente sui blog cittadini.

Al Sindaco mi limito a ricordare una data ed un incontro.
La data è il 24 marzo 2012.
L'incontro è quello, che da candidato Sindaco, Egli ha fatto tenere, in quel di Porta Terra, al Prof. Marcello Panzarella ed a me:
UN FUTURO FUORI DAL TUNNEL con impegno e competenza, IDEE, PROPOSTE, PROGETTI per il riutilizzo delle aree dismesse dalle ferrovie.

Lo provano la tua risposta e i tuoi richiami al momento in cui aveva chiesto il consiglio tuo e del professore Panzarella. Al momento in cui in tanti fummo ingannati dalla sua autodichiarata competenza.

Oggi, purtroppo, ogni sua dichiarazione e ogni suo commento - come quello attuale - dimostrano che forse farebbe bene a tacere e a prendere consiglio, semmai. Per  questo, però, occorre l'ammettere d'avere sbagliato, ma non può farsi, se ci si ostina nel tentare di avere ragione, sia di dritto e sia di rovescio.

L'incarico al Prof. Marcello Panzarella è stato  deciso da oltre un anno e  con lettera allo stesso consegnata nel 2013; in questi giorni dopo la risposta ad un quesito posto al Ministero (comune in dissesto)  sulla possibilità di utilizzare le somme necessarie, l'Architetto Marcello Panzarella si è incontrato con il sottoscritto alla presenza dell'Ingegnere Duca e dell'Assessore Garbo e si è riservato di dare una risposta nei prossimi giorni. Mi auguro che il professionista, che da decenni si occupa del raddoppio ferroviario, possa accettare la proposta formalizzata del Comune di Cefalù.

http://www.lavoceweb.com/articolo.php?IDArticolo=5519

Considerata l'importanza, STRAORDINARIA, della questione non ritiene il sindaco, che, già all'indomani della sua elezione, quando, ancora, il Comune non era in dissesto,  si sarebbe dovuto contattare l'Architetto Prof. Panzarella per valutare, a prescindere dal progetto già elaborato ed  in via del tutto prioritaria, la possibilità dell'adozione di una delibera di Consiglio che vincolasse la destinazione di tutte le aree della tratta ferroviaria ed, in particolare, di quelle dal passaggio a livello di Gallizza all'imbocco della galleria sotto il bivio Ferla, stazione compresa, ad usi pubblici gestiti dal Comune?
Ciò per privare quelle aree, fabbricati compresi, di ogni appetibilità commerciale per i privati?
Con una deliberazione in tal senso, adottata all'inizio del quinquennio 2012-2017, si sarebbe, intanto, fatto il primo passo nell'avvio di procedure, che l'inesorabilità del trascorrere del tempo rende pressochè impossibile avviare prima che il quinquennio medesimo si concluda?
Non ritiene il sindaco che la sua amministrazione abbia perso tempo prezioso?