Il botta e risposta di ieri tra AMAP e SINDACO di Cefalù

Ritratto di Saro Di Paola

11 Marzo 2016, 12:21 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Come oramai noto, ieri 10 marzo, AMAP, ha inviato al Sindaco di Cefalù la nota che segue.

Il Sindaco ha, immediatamente, replicato ad AMAP con quest’altra nota, che segue.

Mi viene spontanea una domanda.

Alla luce di quanto AMAP è stata “costretta a ribadire” cioè che “non può assumere allo stato la gestione del servizio“, in che misura e come, una deliberazione del Consiglio, anche, assunta all’unanimità, avrebbe potuto risultare determinante per mutare la “ribadita impossibilità di continuare a gestire il servizioin possibilità?

Altrettanto spontaneo mi viene un appunto alla replica del Sindaco.
Se, nella nota indirizzata al Sindaco, AMAP ha precisato la ragione della stessa nella notizia “appresa da organi di stampa” secondo la quale ieri
sarebbe stato convocato il Consiglio comunale per deliberare l’affidamento trentennale ad AMAP del S.I.I.”, è stato veramente superfluo che, nella sua replica, il Sindaco abbia ”precisato” questo fatto “nella considerazione oltretutto che il Comune di Cefalù ha sottoscritto una quota di azioni di AMAP”.
Una quota, soltanto, simbolica se, per quanto l’Amministrazione, in passato, ha comunicato dovesse essere di “50 azioni di 1,00 euro, per complessivi 100 euro”.

Saro Di Paola, 11 marzo 2016

Commenti

Dalla pagina facebook "Saro Lapunzina Sindaco di Cefalù" riportiamo integralmente il post pubblicato dal sindaco 5 ore fa circa:

Al Presidente di AMAP S.p.A.
Al Presidente della Regione Siciliana
All’On.le Assessore Regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità
Al Dirigente Generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti
A S.E. Il Prefetto di Palermo
Al Commissario Straordinario dell’AATO1 Palermo in liquidazione
Alla Ditta Sorgenti Presidiana S.r.l.

Oggetto: Riscontro nota prot.9333/16 del 10.03.2016

Si riscontra la nota prot. 9333/16 di data odierna, per contestarne in toto il contenuto, che si ritiene illegittimo ed arbitrario, in pendenza di una procedura prevista dall’art. 4 comma 11 della L.R. 19/2015, attivata da codesta Società attraverso l’aumento di capitale deliberato in data 16.12.2016 , cui lo scrivente Comune ha aderito con la sottoscrizione di quote, che gli conferiscono lo status di socio, ed in quanto tale beneficiario delle previsioni di cui all’art. 2 dello Statuto.

Pertanto, mentre si fa riserva di procedere in sede civile per il ristoro dei danni che derivano dalla inottemperanza di specifiche disposizioni normative, si comunica che nessuna restituzione di reti ed impianti può essere fatta allo scrivente, in quanto, nel caso codesta Società ritenesse di dover riconsegnare “le chiavi delle infrastrutture”, dovrà farlo nei confronti del soggetto da cui le ha ricevute in consegna, ovverosia l’AATO di Palermo.

Già nell’aprile del 2009 questo Ente ha ceduto le reti e gli impianti , ai fini della gestione in ambito, e, in base alla normativa ad oggi in vigore, non ha la potestà di gestire in proprio il servizio, né di affidarlo a terzi.

Invero, nelle more della costituzione dell’Assemblea Territoriale Idrica, prevista dalla L.R. 19/2015, e dell’espletamento delle procedure di affidamento del servizio che la stessa è chiamata ad adottare, non si palesano differenti possibilità per la prosecuzione della gestione del Servizio Idrico Integrato.

Per tale ragione, il disimpegno da parte di codesta Società determinerebbe, gioco forza, l’interruzione di un servizio pubblico di prioritaria importanza.

Il Sindaco
Rosario Lapunzina