Acqua: è ora di finirla con le chiacchiere

Ritratto di Angelo Sciortino

16 Marzo 2016, 21:15 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Sembra proprio che il destriero della mistificazione non abbia superato l'ostacolo AMAP, per cui il suo cavaliere dice che “il Presidente di AMAP, dopo aver reso dichiarazioni contraddittorie, secondo cui non sarebbe titolare del servizio già dal mese di febbraio scorso, ha infine dichiarato, a verbale, che cesserà la detta gestione nella giornata di domani, 17 marzo 2015.”.

Contraddittorie?

No, forse sono ancora peggiori, se il cavaliere dichiara: “Ritengo del tutto arbitraria una siffatta scelta, alla luce del percorso delineato dalla stessa AMAP...”.

Si tratta di una scelta, che non tiene conto che “Non essendo attribuiti all'Ente i poteri per la gestione in proprio, né per l'affidamento a terzi della gestione del S.I.I., è evidente che, da domani, si determinerà un interruzione di pubblico servizio.”.

Quindi? Lasciamo la cittadinanza senza acqua, perché chi dovrebbe garantire il servizio non ha i poteri per la gestione in proprio? Mi pongo e pongo al cavaliere rimasto disarcionato questa domanda: se egli è autorizzato a intervenire nei modi più opportuni nei casi di somma urgenza, e nessuno è più urgente di quello della fornitura idrica, perché non emana una propria ordinanza, che stabilisca un affidamento temporaneo del servizio alla società, che gestisce il potabilizzatore?

In fondo, poiché la rete idrica fornisce l'acqua per assicurare la salute e l'igiene pubblica e poiché egli è l'ufficiale di Governo per garantirle, ha tutti i poteri per emettere un'ordinanza in tal senso.

Troppo facile appellarsi a una legge regionale o alla mancanza di “poteri per gestire in proprio il servizio né di affidarlo a terzi”, perché qualunque sindaco, che è ufficiale del Governo per garantire la salute e l'igiene pubbliche, ha tutti i poteri necessari per operare a loro garanzia. Se non lo fa, non assume soltanto una grave responsabilità di fronte ai suoi cittadini, ma anche di fronte alla legge, della quale dovrebbe essere il garante. A meno che non si consideri ufficiale del Governo o dello Stato soltanto per celebrare i matrimoni!

Non ho la presunzione di dare consigli, ma credo che sia ormai tempo di cambiare destriero e di montare quello dell'azione, che non s'impenna né rifiuta il salto. Certamente, per cavalcarlo ci vogliono più abilità cavallerizze, ma soltanto così sarà possibile vincere la gara.

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