Amministrazione senza visione.

Ritratto di Angelo Sciortino

17 Agosto 2012, 17:10 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Questa mattina mi sono svegliato con una gran voglia di fare violenza al mio carattere e di essere cattivo. Di occasioni per esercitare la cattiveria a Cefalù ce ne sono tante e molti suggerimenti li trovo già alle 5,30 del mattino, quando mi alzo e guardo il rosso dell'aurora. Nel vederla ho sempre un attimo di smarrimento, perché la sua luce mi spinge a riappacificarmi con il mondo intero, facendomi dimenticare il mio proposito di essere almeno una volta cattivo. Questa mattina, però, lo smarrimento è durato poco. Mi è bastato, infatti, sedermi al computer e leggervi, nei blog e nei giornali locali – ma anche in quelli nazionali ed esteri on line – notizie e commenti, che hanno ridato forza e determinazione al mio proposito.

Ho già esercitato la mia cattiveria con i commenti postati nei giornali nazionali ed esteri e mi dedico in questa sede a esercitarla su alcuni aspetti della società cefalutana. E da dove cominciare, se non dall'Amministrazione? Per quel che fa, ma soprattutto per quel che non fa, essa si presta così bene a essere messa alla gogna, che qualche volta ho l'impressione che per essere cattivo non devo fare violenza al mio carattere, perché esso è stato trasformato in quello di un sadico proprio per le provocazioni ricevute.

Che cosa ha fatto di così grave l'Amministrazione? Quale provocazione posso mai ricevere da essa, se, anarco-individualista come sono, di essa m'importa meno di una moneta falsa? Certo, se non inciampassi nelle conseguenze delle sue azioni o inazioni, potrei considerarla come se non esistesse, perché tace come se non volesse disturbare: tace sulla situazione finanziaria del Comune; tace sui rischi che corriamo di restare con un ospedale più zoppicante di oggi; tace sulle iniziative che dovrebbe prendere per limitare il numero eccessivo dei dipendenti comunali, che sono tanto inefficienti, da costringere l'Amministrazione ad affidare a ditte esterne il lavoro che dovrebbero svolgere loro; tace sul PRG e sull'indispensabile Piano di Utilizzo del Demanio Marittimo (PUDM); tace, insomma, sulle cose veramente importanti, ma parla e ancora parla delle inezie, in cui bravissimo riesce il suo portavoce. Sarebbe il caso che qualcuno spiegasse che il compito del portavoce non è quello di portare fuori il suono della voce, ma ciò che essa riflette nei propositi e nelle azioni. Ma forse non è colpa sua.

Fino a questo punto sembra che la cosa può non preoccuparmi. Sembra, però, perché in effetti il peso di questa situazione comincia a farsi sentire, anche se cittadini, disattenti e con la mente ancora offuscata dalla speranza che è ancora presto perché le promesse elettorali diventino realtà, non se ne sono resi conto. Se staranno un po' più attenti, però, si renderanno conto che non è stata ancora presa una sola iniziativa concreta per avviare l'attuazione dei programmi elettorali, ma che si procede a vista, come se ci fosse buio pesto e l'Amministrazione non ha la luce della ragione per illuminare la via. Tanto a vista, per esempio, che si decide un mercato etnico e ad appena una settimana si revocano i permessi, dopo avere incassato i diritti previsti. E se coloro che ne avevano diritto si rivolgeranno al tribunale per essere risarciti, chi pagherà il danno erariale provocato?

Mi fermo per non contravvenire al mio impegno di essere breve, ma prometto che nei prossimi miei interventi mi dilungherò sugli altri punti, ai quali ho accennato: PRG, PUDM, burocrazia – anche alla luce dei decreti legislativi 165/2001, 150/2009, 7 luglio 2012 – e ospedale.

E' evidente che a questo intervento seguirà un silenzio di tomba, come agli altri che gli amici hanno pubblicato su questo blog.

Commenti

Dimenticavo di aggiungere del silenzio sui grandi debitori del Comune. Se pagassero, sarebbe un'ottima boccata d'ossigeno in questo momento difficile. Ne parlerò più diffusamente in uno dei prossimi interventi, come in questo intervento ho promesso di fare per gli altri silenzi.

per la città che il silenzio sia dovuto al caos estivo ed ai ritmi concitati e che con l'autunno si inizino a vedere i primi passi per la realizzazione del programma elettorale che gli elettori hanno scelto.

Del fatto che non sarebbe stato facile penso ne fossero a conoscenza tutti i candidati e gran parte dei cittadini.