U putiaru 'nzo chi avi vannia

Ritratto di Angelo Sciortino

7 Maggio 2016, 13:40 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Si legge una determinazione del responsabile del Servizio Urbanistica, che ha la pretesa di annullare una concessione a costruire, e si capisce subito che essa non sta né in cielo né in terra. Lo si scrive subito e appena il giorno dopo una sospensiva del TAR decide in forza delle argomentazioni di chi aveva scritto il giorno precedente.

Fanno immediatamente seguito alcune dichiarazioni in camera caritatis di alcuni Amministratori, che non riferiscono la loro opinione sulle argomentazioni, ma si limitano a dire che chi aveva scritto aveva argomentato in quel modo, perché era stato assoldato dalla vittima del sopruso burocratico.

Forte dell'adagio u putiaru 'nzo chi avi vannia, non credo che valga la pena di rispondere a costoro, tra l'altro Amministratori pubblici di spicco. Un consiglio, però, voglio darglielo: in avvenire esprimetevi a viso scoperto e non con la viltà del pettegolo!

 

Commenti

Mi sento in dovere di aggiungere qualcosa, poiché anch'io mi sono espressa sulla vicenda MD il giorno prima della sospensiva del TAR. Certo se al centro del pettegolezzo degli Amministratori pubblici di spicco a cui fa riferimento il Sig. Sciortino ci dovessi essere io non ne sarei affatto infastidita, anzi la cosa mi lusingherebbe. Se i miei ragionamenti dovessero infastidire qualcuno degli Amministratori a tal punto da portarli a spettegolare sul mio conto vorrebbe dire che qualunque uomo sensato potrebbe mettere a confronto le mie argomentazioni coi loro vili pettegolezzi e dunque la mia immagine ne uscirebbe di certo più limpida e pulita della loro. Peccato che non credo di contare così tanto da entrare a far parte dei loro pensieri. Spero continuino ad operare e ad amministrare come hanno fatto fin'ora, dandomi modo di argomentare ancora e prima o poi riuscirò a diventare vittima anch'io del loro pettegolezzo. Spero solo che a farne le spese non sia ancora una volta la mia amata Cefalù.