AMAP ha risposto PICCHE ed al Sindaco non è rimasto che un SOS

Ritratto di Saro Di Paola

4 Giugno 2016, 07:53 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Il Presidente di AMAP ha risposto PICCHE all’ORDINANZA CONTINGIBILE ED URGENTE del Sindaco di Cefalù.
Come avevo previsto nel mio post di ieri,( http://www.qualecefalu.it/node/19342) la risposta dell’Arch. Maria Prestigiacomo è arrivata prestissimo, ieri stesso. 

I due passaggi che seguono ne sono la più efficace delle sintesi:
Si comunica l’insussistenza delle condizioni di legge per dare esecuzione all’ordinanza in quanto affetta da un assoluto ed insanabile contrasto con gli ordinari canoni di legittimità. 
Non può essere imposto alla nostra società, con lo strumento “atipico” ed “extra ordinem” dell'ordinanza d'urgenza, un obbligo di svolgimento “a regime” del sistema idrico integrato.”

La risposta di ieri era stata preceduta dal post,  che sotto il titolo
CEFALU’ LA STORIA INFINITA”,
 la Prestigiacomo aveva pubblicato , il giorno prima, sulla sua pagina facebook:

Vorrei spiegare ancora una volta al Sindaco di Cefalù, il quale non è che non capisce gli fa comodo fare finta di non capire, che per essere Socio AMAP per volontà del CDA servono due requisiti 1 acquistare le azioni 2 fare affidamento trentennale del servizio idrico integrato.
Tutti e 33 Comuni che hanno aderito ad AMAP anche con 2 euro di azioni hanno prodotto un documento del Consiglio Comunale con affidamento trentennale del servizio idrico integrato.Cefalu invece ha acquistato le azioni ma non ha prodotto nessun affidamento del servizio dando per scontato che AMAP doveva svolgere il servizio senza affidamento ,non capisco in virtu di quale normativa illegittima ed illegale.
È naturale che l'intero CDA e non il solo Presidente ha deciso che Cefalù non aveva i requisiti per essere socio questo a metà Marzo quindi il Comune di Cefalu aveva avuto altri 45 giorni di tempo per fare l'affidamento rispetto agli altri Comuni.. Inoltre voglio ricordare che la delibera è del CDA non è una Presidenziale.
Questa è una sterile polemica e diffido il Sindaco a continuare a fare il mio nome è non quello dell'intero CDA .
Inoltre Vorrei continuare a ricordare che le disposizioni dell'Assemblea dei Soci date al CDA sono state chiare tenere conto della Sostenibilità Economica Finanziaria dell'intera operazione e Cefalù non rientra in questa sostenibilità. Quindi il CDA aveva tutti i titoli per non ritenere socio il Comune di Cefalù .Inoltre AMAP per disposizioni di legge non può erogare acqua che non sia potabile e continuano ad arrivare note del Comune di Cefalù per la miscelazione di acqua depurata con acqua non depurata.
Vorrei ricordare che:
IL SORDO NON È CHI NON SENTE MA CHI NON VUOLE SENTIRE

Al Sindaco non è rimasto che un SOS:
                                                                         
                 
                 
Sarà l’ennesimo buco nell’acqua di Lapunzina?
                                                                    

Temo proprio di sì.
Ormai è di tutta chiarezza: la “questione idrica” Gli è, proprio, sfuggita di mano.

Spiace dirlo, ma è così.
Purtroppo per noi!

Saro Di Paola, 4 giugno 2016
 

 

Commenti

Non si comprende come non si possa raggiungere con civiltà un accordo!!! invito sia la Prestigiacomo e il CDA AMAP e l'Amministrazione di Cefalù a raggiungere un civile accordo nell'interesse dei cittadini.