In che mani siamo!

Ritratto di Angelo Sciortino

21 Giugno 2016, 19:57 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Senza battere ciglio, Salvo Toscano raccoglie per Live Sicilia le seguenti dichiarazioni delle due persone, che più di ogni altro in tutti i tempi hanno aiutato Cefalù: Lapunzina e Crocetta.

Tra sostituzione di condutture idriche e una prima messa in sicurezza del costone del lungomare, l'affitto delle case per dare un minimo di sostegno alle persone coinvolte, la sostituzione di impianti elettrici e di segnaletica, ci sono 200mila euro di interventi immediati, che già abbiamo richiesto alla Regione”, spiega il sindaco della cittadina normanna Saro Lapunzina.

Si parla di oltre 20 milioni di euro. I tecnici stanno valutando”, dice Lapunzina. I privati hanno sofferto danni ingentissimi. “Per esempio alla casa di Poggio Maria del vescovo emerito Mazzola, che ospitava i giovani per toglierli dalla strada: solo quella ha un milione di euro di danni”, racconta il sindaco dopo un sopralluogo.

Gli fa eco Crocetta, con uno scatto d'orgoglio siculo, che lo rende grande come i grandi del passato.

"La dichiarazione dello stato di calamità dopo gli incendi della scorsa settimana e la dichiarazione dello stato di emergenza le chiederemo senza chiedere un euro allo Stato – ha spiegato Crocetta -. Ripristineremo i boschi distrutti con le nostre risorse e indennizzeremo le aziende con le nostre risorse. È uno scatto d'orgoglio del popolo siciliano. Vogliamo dare l'idea di una regione che a testa alta risolve i suoi problemi".

Lo stesso Lapunzina gli fa da spalla nella recita.

Il vento era fortissimo, 70-80 chilometri orari, e fortissime erano le temperature, sopra i 45 gradi. Questi sono elementi oggettivi di calamità naturale”, sottolinea Lapunzina, che aggiunge: “Se non ci fossero state queste condizioni, il fuoco si sarebbe fermato laddove era partito”.

A questo punto dovrei commentare. Tenterò, ma dubito di riuscire bene. Non tanto per mia incapacità, ma per l'indecisione se prendere sul serio o meno le dichiarazioni dei due illustri uomini. A prenderle come serie, infatti, faccio fatica, perché non posso credere che un Sindaco possa dire che i danni ammontano a “oltre 20 milioni di euro” prima che i tecnici li abbiano valutati. E la stima avventata non può essere giustificata da un “si parla”. Dove, al bar? All'osteria? In piazza?

Per non dire che “il vento fortissimo” e “le temperature oltre 45 gradi” non possono essere considerati “elementi oggettivi di calamità naturale” in una Regione in cui quelle temperature si raggiungono spesso durante l'estate, anche con vento di scirocco superiore ai “70-80 chilometri orari”. Aggiungere poi che se non ci fossero state “queste condizioni, il fuoco si sarebbe fermato laddove era partito”, mi sembra quasi lapalissiano, ma non dobbiamo dimenticare di aggiungere a condizione che qualcuno agisse per fermarlo.

Anche quella di Crocetta faccio fatica a prenderla sul serio. “Ripristineremo i boschi distrutti con le nostre risorse” è incredibile. Lo sa il Crocetta quanti decenni, se non secoli, ci vogliono per fare un bosco?

Non mi resta che non prenderle sul serio, considerando queste dichiarazioni per quello che sono: il balbettio degli incompetenti. Come tali, esse non meritano commento, ma disapprovazione.

Comunque, perché possano giudicare anche i lettori, aggiungo il link di Live Sicilia:

http://livesicilia.it/2016/06/21/conta-dei-danni-dopo-gli-incendi-crocetta-paghera-la-regione_761270/.

 

Commenti

Certo, in pieno inverno, in una giornata senza vento e, magari, sotto una pioggia scrosciante l'incendio ha qualche difficoltà anche a nascere, figuriamoci a propagarsi.

Qualunque "viddano" lo sa e, infatti, d'inverno, mette paglia nel fienile, mentre d'estate cura in maniera maniacale la pulizia del terreno, si approvvigiona di riserve idriche, irriga e ripara le piante dell'orto, quando arriva lo scrirocco.

Il problema è che ci sono rimasti troppo pochi viddani e troppi sindaci impegnati e competenti.

Come dite? Ce n'è uno solo?

Appunto, troppo!

Un mio caro amico palermitano, in queste situazioni, era solito dire "Vogghiu muoriri!"

Io, per cautela, non lo dico, memore del fatto che il mio amico fu esaudito troppo presto.

Però, l'espressione ci sta tutta!

Scusate l'ignoranza ma... come si fa a chiedere lo stato di calamità naturale se non si fa altro che dire che l'incendio, anzi gli incendi sono stati di matrice dolosa ??? e poi cosa.. cosa come... come  non chiederanno soldi allo Stato ma ci rialzeremo con le nostre risorse ma... la Regione non era in default ??? da dove le prenderanno queste risorse, dai nostri culi ???