NON SONO UN TERRORISTA! L’aveva “detto” il Prof. Liguori, lo ha “confermato”, oggi, il Prof. Cafiso

Ritratto di Saro Di Paola

25 Giugno 2016, 20:23 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

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Nel 2003, quando da consigliere comunale approvai l’ultimo progetto definitivo del raddoppio ferroviario con la fermata sotto Pietragrossa, affermando che “ci saremmo coperti di ridicolo chiedendo di riportarla ad Ogliastrillo”, fui l’unico ad elencare e sottolineare le criticità tecnico-realizzative del progetto medesimo.
Nel 2003, approvai quel progetto affermando che “la galleria di sfollamento sarebbe stata il primo incidente di percorso” della nuova linea e dicendo, addirittura che "i progettisti, pur di prevedere la fermata sotterranea, erano riusciti a fare entrare l'asino per la coda".

Nel 2015 e nel 2016, dopo la presentazione del “progetto esecutivo”, redatto in concerto tra RFI e TOTO, sono stato il primo ad occuparmi, sottolineandole, di quelle stesse criticità tecnico-realizzative che “l’esecutività” del progetto aveva reso, ancora, più eclatanti.

Sono stato il primo a fare rilevare il fatto che il progetto esecutivo della galleria di sfollamento dalla fermata, "ignorava" il tubo del diametro di circa 2 metri, nel quale sono convogliate le acque del vallone Spinito.

Sono stato il primo a far conoscere quanto era accaduto agli edifici di Vicolo Bernava a Palermo, sostenendo che le condizioni di Spinito, Pacenzia e Pietragrossa sono molto più complesse di quelle dello stesso vicolo.
Molto più complesse, dal punto di vista geologico e morfologico.
Molto più complesse, per il fatto che gli edifici di vicolo Bernava, che da oltre 4 anni sono evacuati e che dovranno essere demoliti per completare i 56 metri di galleria che mancano e gli altri edifici, gravemente lesionati, tra lo stesso vicolo e la via Dante, ricadono a lato della galleria Lolli-Imera e non sopra la sua sede come, invece, sulla sede di gallerie, non solo di quella di sfollamento, ricadono  tanti edifici di Spinito, Pacenzia, Pietragrossa. 

Sulla gruviera per la fermata sottorranea, questo e tanto di altro, ho scritto, ed è scritto, sulle pagine di questo blog.
Sono stato accusato di essere un TERRORISTA. 
Di quelli talmente sprovveduti da non sapere che una galleria ben più lunga era stata realizzata, persino, sotto La Manica e tantissime altre ne sono state realizzate per le 5,6,7, 10 linee metropolitane di tantissime capitali del pianeta Terra.

Oggi, però, il Prof. Cafiso mi ha scagionato da quella accusa.

Come, ieri, mi aveva scagionato il Prof. Liguori
MI BASTA!

Di tutto il resto avrò modo ed occasione di parlare.

Saro Di Paola, 25 giugno 2016

Commenti

..., quella vera e seria e non proclamata! Sono fiero di essere stato accomunato a te e a Salvatore Ilardo nelle offese e nelle ingiurie dai piccoli "competenti", auto proclamatisi tali.

Riesco a immaginare un futuro a 50 anni nel quale centinaia di cefaludesi, turisti e pendolari imprecano quotodianamente per il ritrovarsi una stazione ferroviaria a 5 km dal centro abitato, ma mai riuscirò a immaginare cortei annuali per compiangere la perdita (che potrebbe verificarsi solo nelle peggiori eventualità) di anonimi palazzi di periferia. La lotta per il bene comune? Fino a quando non tocca la proprietà privata ovviamente.

Mai riuscirò  ad immaginare un futuro nel quale, una sola volta, centinaia di cefaludesi, turisti e pendolari imprecano per essere riusciti a salvare la propria pelle dopo avere fatto 43 rampe di scala.
Sì, perchè chi, per una qualsiasi emergenza, dovesse riuscire a salvare la propria pelle dopo avere fatto 43 rampe a salire,  la forza per imprecare non  l'avrebbe.
Gli resterebbe, soltanto, quella per raccomandare la propria anima a Dio.
Qualche rampa prima dell'ultima, però.

43 rampe di scale non sono poche ma è sempre una minima parte rispetto alle scale e al dislivello per salire sulla rocca per fare un esempio. Ora, capisco che una situazione d'emergenza sarebbe altra cosa, ma in ogni caso sulla rocca, o imprecando per la fatica o gioendo per la vista, quotidianamente salgono centinaia di visitatori e al ritorno sono tutti interi, anima e corpo compreso.

...la Rocca ce l'ha regalata Apollo, che certo non aveva a cuore gli uomini; la galleria di sfollamento se la vorrebbero costruire gli uomini stessi, che forse non hanno a cuore se stessi. Almeno quegli uomini che vivono nell'Olimpo della buro-politica, credendo se stessi degli dei o, se sono modesti, semidei.

Già, in una situazione di emergenza, con la paura di non farcela, magari col fumo che fa mancare il respiro perché la porta taglia fuoco, che per fare accedere centinaia di fuggiaschi dovrebbe restare aperta a lungo, ha trasformato la tromba scala profonda più di 50 metri in una canna fumaria.

Non faccio catastrofismo, come non ho fatto terrorismo.
Guardo alle cose per quello che sono e per le funzioni cui dovrebbero assolvere.
Se poi la fermata sotterranea senza galleria di sfollamento e senza scale di sicurezza garantisce la sicurezza delle centinaia di turisti e di pendolari che, in futuro, la useranno, vadano avanti.
La comincino subito.
E' in gioco "il bene comune".
Già, il Bene Comune.
Quello con le maiuscole.
Quello senza virgolette.

Le rampe scala sono 23.
Avevo scritto 43 andando a memoria.
Ho controllato perchè non mi tornava il dislivello che ricordavo a memoria in 50 metri circa e che per richiedere 43 rampe avrebbe dovuto essere di circa 65 metri (43x1,50= 64,50).
Faccio ammenda dell'errore.
Ma la questione scale di sicurezza rimane.
Anche con 23 rampe.

Quindi, ragionando con questo metodo, i cittadini di Sant'Ambrogio, della Kalura, di Mazzaforno, con i loro turisti stiamo maledicendo chi ha fatto la stazione nel posto dove adesso si trova!!!!!!
Meglio non parlare di quelle anonime case di periferia che a tanta povera gente è costata anni di fatica e sudore.
Gran bel ragionamento!!!!!