Ci risiamo: punto nascite in pericolo di chiusura!

Ritratto di Angelo Sciortino

24 Agosto 2016, 07:50 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Quando il 12 giugno di quest'anno pubblicai il seguente intervento http://www.qualecefalu.it/node/19373 per lanciare l'allarme di una probabile chiusura del Punto Nascite di Cefalù, non vi furono risposte da parte delle Autorità né furono fatti comunicati dai partiti e dai movimenti politici. Oggi, quando ormai è troppo tardi, il M5S di Cefalù dirama il seguente comunicato http://www.qualecefalu.it/node/19764 per rilanciare lo stesso allarme e per far notare che “nell’ultimo anno la paventata chiusura e una politica denigratoria, hanno fatto si che molte partorienti abbiano preferito andare a Termini Imerese o a Palermo perché convinte che il reparto non sia più efficiente e sia carente di personale. Ma tutto questo è FALSO.”

Agli amici di 5Stelle mi piacerebbe chiedere quali sono gli esempi di “una politica denigratoria” e chi di essi è responsabile. Soprattutto mi piacerebbe che mi spiegassero in che cosa consiste tale politica denigratoria: nell'affermare che il reparto non sia efficiente e carente di personale? Se, però, è falsa questa affermazione, credo che bisogna denunziarne gli autori, perché siano perseguiti dall'Autorità Giudiziaria, e perché vengano rassicurati i cittadini e soprattutto le cittadine.

Comunque sia, ognuno di noi ha compiti diversi. A me tocca di denunziare i fatti negativi e sollecitare la politica ad agire per correggerli, anche se io non sono stato capace di suggerire soluzioni. Le soluzioni, trovate corrette le critiche, devono proporle e attuarle coloro che hanno ottenuto il consenso per governare. Tra me e i politici, che gestiscono il potere, c'è questa grande differenza: io posso soltanto criticare, essi possono e devono agire, perché i cittadini hanno dato loro il potere soltanto per agire nel loro interesse con intelligenza e con onestà intellettuale.

Invece, proprio in relazione alla vicenda del Punto Nascite, i politici non agiscono, ma si agitano, perché essi non guardano con intelligenza e meno che mai con onestà intellettuale ai problemi sollevati. Questo è imputabile certamente alla maggioranza, che gestisce il potere, ma anche all'opposizione, che aspira alla conquista del potere e guarda ai problemi della società, come se essi fossero soltanto uno strumento o un'arma per combattere questa lotta. Così potranno raccogliere voti, ma finiranno con il deludere l'opinione pubblica, perché arriveranno al potere con le idee poco chiare, distruggendo, per incapacità ad agire, quel patrimonio di onestà, del quale menano vanto.

Che senso ha, infatti, dichiarare “I Parlamentari nazionali e regionali del Movimento 5 stelle interesseranno, la Regione e il Ministro Lorenzin, affinché si possa rimodulare la rete dei punti nascita basandosi non solo su mere soglie fisse su cui chiedere deroghe, come fossero favori, ma sulle reali esigenze del territorio, tenendo conto anche delle gravissime carenze infrastrutturali della Sicilia.”, se nell'ultimo anno non si è controllata l'attività del reparto di neonatologia, per accertare che l'amministrazione dell'ospedale fosse impegnata ad attuare quanto necessario per superare l'ultimo monitoraggio previsto da una decisione del Ministero? E, soprattutto, se non si è sollecitata l'Amministrazione comunale, che della Fondazione G. Giglio è socia, perché facesse il suo dovere di amministratrice dell'ospedale?

L'onestà intellettuale m'impone di spiegare le cose anche correndo il rischio di essere querelato, com'è accaduto quando nel 2011 sollevai le mie critiche al primo responsabile di questa chiusura, a quel presidente della Fondazione dottor Cirillo, con il quale m'incontrerò in sede di dibattimento nella udienza del prossimo dicembre.

Così farò anche in questa occasione, dicendo che se il Punto Nascite chiuderà, le responsabilità sono del Sindaco, che non ha saputo imporre un controllo; degli oppositori di questa Amministrazione, interni ed esterni al Consiglio, per aver parlato sempre in ritardo e a vanvera; dei politici regionali, le cui passate dichiarazioni e gli attuali silenzi hanno relegato la grave questione della sopravvivenza del nostro Punto Nascite ad argomento di scontro di bassa politica.

Infine, si dica quante donne cefalutane in quest'ultimo anno hanno partorito a Termini Imerese o a Palermo e si spieghi il perché. Il resto sono e restano chiacchiere.

Commenti

Sono chiacchiere caro amico mio, una ricerca di visibilità da parte di pseudo 5 stelle i quali nell'ultimo anno hanno solamente fatto comunicati "copiati".
Una ricerca di visibilità che sta portando i cittadini a dover di nuovo decidere tra destra e sinistra.
Il movimento cosiddetto meetup del quale, per più di un anno, ho contribuito a portare avanti le idee, si ritrova oggi a dover cavalcare battaglie già iniziate e anche quasi portate a buon fine da altri!!!
Poveri noi che dobbiamo vedere il movimento di Grillo, oggi vera alternativa politica (!) a Cefalù, all'affannosa ricerca di una visibilità che non ha!!!!

Credo ci sia anche una complicità interna... perché non hanno adeguato il reparto agli standard richiesti... e, inoltre, io so di medici che adesso lavorano a Termini che si portano le proprie assistite a partorire a Termini... cosa volete di più???
Ricordate che il dott. Giglio si rivolta nella tomba, perchè Lui fece l'ospedale per prima cosa per le partorienti, essendo un ostetrico. Il trasferimento del reparto potrebbe ingenerare un lungo contenzioso legale per non avere rispettato il testamento... trasferendo il reparto di ostetricia e ginecologia... Comunque come sostengo da molto tempo... noi cefalutani non contiamo un caxxo... ma continueremo a votare per questa gente inutile che ci governa...