Raddoppio ferroviario: il Sindaco ha ragione, “ci sono gli atti che parlano”.

Ritratto di Saro Di Paola

9 Gennaio 2017, 07:57 - Saro Di Paola   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Ieri, 8 gennaio 2017, il Sindaco Lapunzina, nel corso del programma "Oggi parliamo di...", trasmesso da Radio Cammarata in diretta streaming su Federico Cammarata tv, ha tracciato il suo “bilancio del 2016” (https://www.streamera.tv/movie/133775/desktop-2017-01-08-12-27-36/).

Rispondendo ad Armando Geraci, che gli aveva chiesto notizie del referendum sul raddoppio ferroviario, Lapunzina,  ha detto testualmente:
-dal minuto 47,40 al minuto 49,35-
Tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, con più note, in alcune delle quali abbiamo indicato la sollecitazione fatta dagli albergatori e dal comitato “Cefalù quale ferrovia”, abbiamo chiesto al Ministero, ad Italferr, ad RFI e per conoscenza alla TOTO, la realizzazione della doppia canna da Castelbuono a Cefalù
Lo abbiamo chiesto, anche, alla Commissione Nazionale di valutazione impatto ambientale.
Ripeto con più note molto articolate e molto puntuali perché hanno avuto, anche, il sostegno da parte del Consiglio comunale, che in una seduta si era espresso dicendo che i lavori dovevano iniziare da Castelbuono.
Lo abbiamo chiesto più che altro per evitare la ferita della finestra di Sant’Ambrogio e quell’altra di Fiume Carbone

Alle note dell’Amministrazione, RFI ha risposto dicendo che la modifica di questa previsione avrebbe comportato il riappalto dell’Opera
Oggi prendiamo atto che le Ferrovie stanno tornando indietro su questo argomento, evidentemente, prima dobbiamo concretizzarlo e poi avremo grandi soddisfazioni
Per cui, è assurdo, oggi, polemizzare sul fatto che l’Amministrazione non ha fatto nulla sulla vicenda di Sant’Ambrogio e di Fiume Carbone perché ci sono gli atti che parlano”.

Invero, gli atti parlano assai diversamente da come il Sindaco ha detto che parlino
Infatti:
1- nel comunicato del Sindaco del 23 marzo 2013 si legge
(http://www.qualecefalu.it/node/1935)
A seguito della valutazione degli aspetti tecnici dei lavori di realizzazione della tratta Ogliastrillo – Castelbuono, e il preoccupante impatto che gli stessi lavori avranno sulla viabilità cittadina, con un sovraccarico di traffico difficilmente sostenibile, il Sindaco ha deciso di chiedere, nell’immediato, un incontro con ITALFER per sostenere l’approvazione della proposta avanzata dalla società Toto Costruzioni per avviare i lavori dal versante Castelbuono.
Ciò consentirebbe di alleggerire notevolmente i disagi che il secondo polo turistico della Sicilia si troverà ad affrontare.

La valutazione degli aspetti tecnici era stata fatta nel corso del tavolo tecnico, che il Sindaco aveva convocato lo stesso 23 marzo ed al quale avevano presenziato oltre al Sindaco di Cefalù, il Vice Sindaco di Castelbuono, Antonio Capuana,  l’ing. Pinna della “Toto Costruzioni” (la società che aggiudicatrice dell’appalto delle opere), l’ing. Ivan Duca, Responsabile del Servizio Lavori pubblici del Comune di Cefalù, L’ing. Claudio Barcellona, l’ing. Rosario Di Paola, L’architetto, Prof. Marcello Panzarella, l’Architetto Valeria Piazza, il geologo Benedetto Coco, il Presidente del Comitato Cefalù – quale ferrovia, Enzo Cesare.

2- nella nota inviata dal Sindaco alle Ferrovie il 28 marzo 2013 si legge: (http://www.qualecefalu.it/node/1987)
Al fine di scongiurare pesanti ripercussioni negative sull’economia della Città, (seconda località turistica dell’isola), soprattutto nella stagione estiva in cui si concentrano le attività economiche connesse al turismonell’intento di limitare il transito non-stop degli automezzi della ditta appaltatrice sulle principali arterie comunali, legato all’allontanamento delle terre e rocce provenienti dallo scavo dei tunnel principali, è imprescindibile che lo stesso sia organizzato con le tecnologie più opportune in maniera tale che si proceda lungo la direzione Messina Palermo aprendo il fronte di scavo a Castelbuono e procedendo verso Ogliastrillo. Questo consentirebbe di allontanare detti materiali di risulta utilizzando assi viari esterni al centro abitato e come tali non interferenti con l’ordinario flusso veicolare”.

3 – Nelle “Notizie sul Consiglio comunale del 2 luglio del 2013” pubblicate da Daniele Tumminello, Consigliere comunale del PD, si legge:(http://www.qualecefalu.it/node/2574 )
“Altro punto, approvato all’unanimità, è stato l’atto di indirizzo riguardante i lavori del raddoppio ferroviario Cefalù-Castelbuono. Il nucleo centrale dell’atto di indirizzo consiste nell’impegno formulato all’Amministrazione di chiedere alla società ITALFER, alla Società RFI e alla TOTO COSTRUZIONI, ciascuno per quanto di competenza, che il progetto esecutivo delle opere in oggetto preveda l’applicazione di quanto previsto nell’atto di assenso del Comune di Cefalù siglato nell’ottobre 2003 e che recepiva quanto deliberato da Consiglio Comunale nel luglio dello stesso anno, con particolare riferimento alla prescrizione che i lavori procedano nella direzione Castelbuono-Ogliastrillo e non viceversa”.

4 – Nella replica al “proclama” del Consigliere Tumminello (http://www.qualecefalu.it/node/2590 ), il Consigliere comunale Giovanni Cassata, nel pubblicare la risposta di RFI alla nota del Sindaco del 23 marzo, ne ha sottolineato la conclusione:
Riguardo la proposta avanzata da Codesto spettabile Comune di apportare una modifica alla cantierizzazione prevista in PD, con avanzamento dello scavo in galleria da Messina verso Palermo, senza entrare nel merito dei profili giuridici, contrattuali ed autorizzativi della questione, si ritiene che tale variazione comporti una globale e consistente rivisitazione del progetto già approvato, oggi non più sostenibile, con ripercussioni consistenti sui tempi e sui costi di realizzazione”.

I quattro documenti, che ho riportato in ordine cronologico, sono gli atti che parlano”, cui si è riferito il Sindaco, ieri, rispondendo ad Armando Geraci.
Sì, il Sindaco ha ragione:“ci sono gli atti che parlano”.
Però, purtroppo, per Lui, dicono ben altro rispetto a quanto Egli ha affermato.

NO, non è vero che, tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013, il Comune ha inviato “più note” ad RFI.
Sì, perché la nota inviata è stata soltanto una: quella del 28 marzo 2013.

NO, non è vero che, in quella nota il Comune ha chiesto “la realizzazione della doppia canna da Castelbuono a Cefalù, al fine di evitare la ferita della finestra di Sant’Ambrogio e quell’altra di Fiume Carbone.
In quegli atti non v’è traccia alcuna di tale richiesta.
Sì, perché, in quella nota è stato chiesto, soltanto, che “si procedesse lungo la direzione Messina Palermo aprendo il fronte di scavo a Castelbuono e procedendo verso Ogliastrillo al fine di utilizzare assi viari esterni al centro abitato e come tali non interferenti con l’ordinario flusso veicolare.

NO, non è vero che “RFI ha risposto alla nota dicendo che la modifica di questa previsione avrebbe comportato il riappalto dell’Opera.
Sì, perché, RFI ha risposto “senza entrare nel merito dei profili giuridici, contrattuali ed autorizzativi della questione”, scrivendo in perfetto burocratese, “di ritenere che la modifica della cantierizzazione con avanzamento dello scavo in galleria da Messina verso Palermo avrebbe comportato una globale e consistente rivisitazione del progetto già approvato, oggi non più sostenibile, con ripercussioni consistenti sui tempi e sui costi di realizzazione”.

Questo mio post, non per “polemizzare sul fatto che l’Amministrazione non ha fatto nulla sulla vicenda di Sant’Ambrogio e di Fiume Carbone”, come il Sindaco ha detto che “sia assurdo si faccia, oggi”.
Questo mio post, soltanto, per ribadire, oggi 9 gennaio 2017, la verità dei fatti.
Quella di cui “parlano gli atti” cioè “che Lapunzina non ha, mai, mosso un solo dito per evitare le stragi dei valloni Mazzatore, Carbone e Marzo”.
L’ho scritto allo scoccare del 2017 (http://www.qualecefalu.it/node/20241).
Secondo Lapunzina, però, dire la verità è polemizzare.

Saro Di Paola, 9 gennaio 2017

Di seguito la risposta di RFI alla nota del Comune di Cefalù del 23 marzo 2013, come pubblicata dal Consigliere comunale Giovanni Cassata il 7 luglio del 2013

Commenti

Come al solito la "sua" ricostruzione. Pensa che è stata millantata come successo dell'amministrazione comunale la naturale SCADENZA CONTRATTUALE dell'affidamento novennale della gestione delle "strisce blu". Affidamento del quale, negli anni, aveva preteso la REVOCA da tutti gli altri Sindaci ma che si è guardato bene dal porre in essere una volta eletto. Senza dire dell'affermazione delle macchinette (parcometri) che danno il resto! Stile il "certificato sanitario" del potabilizzatore!

Tre ore fa il Sindaco ha pubblicato nel suo diario di facebook il seguente comunicato e i relativi allegati:

In merito alle ultime esternazioni dell'ingegnere Di Paola pubblico alcune lettere con le quali si dimostra che ho richiesto l'inizio dei lavori da Castelbuono verso Cefalù al fine di evitare l'impatto ambientale nelle zone denominate "valle del carbone" e "finestra S.Ambrogio". È evidente che "per evitare l'impatto ambientale" l'inizio dei lavori da Castelbuono verso Cefalù con uscita ad Ogliastrillo non poteva che essere con doppia canna. Ma questo lo sa pure l'ingegnere !

L’uscita del sindaco per replicare alle mie “ultime esternazioni” è talmente insignificante dal punto di vista della logica e della lingua italiana da non richiedere e giustificare una mia controreplica.
Non servirebbe.
Quanti hanno letto e leggeranno le mie esternazioni e l'uscita del sindaco, se saranno riusciti ad intendere ciò che con quest’ultima il sindaco avrebbe voluto lasciare intendere loro, avranno ulteriori elementi per pervenire a quella verità dei fatti, cui si perviene attraverso l'ascolto di quanto dichiarato dal sindaco a Radio Cammarata e la disamina degli “atti che parlano”.
Comprese le note pubblicate dal sindaco, che, però, non sono datate tra la fine del 2012 e l'inizio del 2013.