ClubMed, un villaggio speculativo-coloniale

Ritratto di Angelo Sciortino

14 Giugno 2018, 20:47 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Più passa il tempo, più piovono fotografie del nuovo ClubMed di Cefalù e a ognuna di esse siamo colpiti dall'orrore. Come ha commentato un famoso architetto, quando ha risposto a un mio commento in un suo post, “abbiamo perso ogni riferimento, a volte sembra che meritiamo l'estinzione”. Non essendo un professionista che vive e lavora a Cefalù, egli non sa che a Cefalù abbiamo ormai perso ogni riferimento culturale e artistico da anni, da quando abbiamo cominciato a pensare con la pancia e a vedere con l'ombelico, avviandoci verso l'estinzione.

Io non credo che ormai si possa rimediare, ma giudicare l'opera per quello che è, un villaggio speculativo-coloniale, potrà esserci utile per evitare che possano ripetersi simili orrori nella nostra bella Cefalù.

Una città, la nostra Cefalù, che ha una storia plurisecolare, che va dai Fenici ai Greci, per finire, dopo gli Arabi, i Normanni e gli Svevi, agli Aragonesi. Tutte queste civiltà ci hanno lasciato non soltanto modi di dire dialettali e tradizioni, ma anche opere artistiche, che hanno ricevuto riconoscimenti nei secoli e oggi persino dall'UNESCO. E noi abbiamo il dovere, culturale e morale, di esserne degni, invece di concedere “cittadinanze onorarie” a chi ha permesso di calpestarli.

L'alternativa sarebbe la nostra estinzione!

Commenti

NO, L'ESTINZIONE E' IMPOSSIBILE! SARANNO CONCESSE TANTE CITTADINANZE ONORARIE CHE SUPPLIRANNO ALLA PRECARIETA' E SPINGERANNO ALTRI IMRENDITORI A CONSUMARE IL TERRITRIO E LE ULTIME TESTIMONIZE DI BELLEZZA FINO A SNATURARE DEFINITIVAMENTE CEFALU'!!!!!!!