Modifica tragitto autobus di linea urbana

Ritratto di Quale Cefalù

28 Agosto 2012, 17:50 - Quale Cefalù   [suoi interventi e commenti]

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Con Ordinanza N. 56 del 28-08-2012, il Sindaco Rosario Lapunzina

  • Viste le vigenti Ordinanze che disciplinano la circolazione e la sosta dei veicoli in questo Centro abitato;
  • Preso atto che gli autobus delle linee urbane negli itinerari percorsi attraversano il Centro Storico lungo l’asse viario via Matteotti, Piazza Garibaldi, via Umberto I° (parte bassa);
  • Tenuto conto altresì che il transito dell’autobus urbano, lungo le succitate strade, diventa quanto mai difficoltoso a causa dei numerosi visitatori presenti nelle vie del Centro;
  • Ritenuto opportuno apportare alcune modifiche negli itinerari degli autobus al fine di migliorare la fruizione pedonale ed evitare determinate particolari situazioni di sovraccarico veicolare del centro urbano con ricadute negative anche in materia igienico – ambientale;
  • Visti gli art. 6 e 7 del Codice della Strada;

ORDINA

IN VIA MATTEOTTI,  PIAZZA GARIBALDI,  VIA UMBERTO I° (parte bassa):

  • è istituito divieto di transito per gli autobus di linea urbana della Ditta Sommatinese, con decorrenza dal I° settembre 2012;
  • sono conseguentemente soppresse le fermate previste nella via Matteotti, accanto ex edificio postale, e nella via Umberto I° (parte bassa);
  • è fatto obbligo agli autobus di linea urbana che percorrono la via A. Moro di svoltare a destra in direzione della via Mazzini o a sinistra in direzione della via Cavour a seconda delle destinazioni prefissate

Sono istituite fermate per autobus per linea urbana:

  • 1) in via A. Moro, lato destro del senso di marcia, nel tratto di marciapiede compreso tra l’ingresso Uffici A.S.P. civico 1 e la confluenza con via Mazzini,
  • 2) in via Umberto I° (carreggiata bassa), lato destro del senso di marcia, nel tratto compreso tra il civico 100 e l’intersezione con la via Pietragrossa;
  • 3) in Piazza S. Francesco nel tratto di marciapiede, lato monte, prospiciente la via Umberto I° (ex impianto  distributore Esso)     

Commenti

Dopo la soppressione della linea 1 che serviva il Centro storico , e in particolare gli abitanti della Giudecca, abolita perchè dava "fastidio" alle esigenze commerciali di via Bordonaro (isola pedonale), ecco sottrarre al Centro storico, l'unica linea che ancora lo lambiva.

Ridicole le due motivazioni, sia quella di carattere "igienico-sanitario", sia quella di "migliorare la fruizione pedonale ed evitare determinate particolari situazioni di sovraccarico veicolare del centro urbano".

Nel mese di settembre è previsto un programma di intrattenimenti, a piazza Garibaldi, del bar Antica Porta Terra.
Già quando ci sono state le partite del Campionato Europeo di calcio si era creata una  situazione di "particolare sovraccarico" quando l'autista dell'autobus ha dovuto chiamare i vigili urbani per passare poichè la sede stradale era occupata dagli spettatori della partita che veniva proiettata sullo schermo volante appositamente predisposto.

In questo modo forse si intende eliminare radicalmente il problema evidenziato nella prima relazione  dei Vigili che aveva portato inzialmente alla negazione della concessione del suolo pubblico  a piazza Garibaldi, e cioè proprio perchè essa concessione avrebbe interferito con il passaggio degli autubus.

Tra l'uso commerciale delle nostre strade e il loro uso per il transito dei mezzi pubblici, in continuità con la precedenete Amministrazione, questa sceglie a favore del primo.
Ancora più grave perchè mentre si dice ai residenti di non usare la macchina e di usare i mezzi pubblici, questi vengono loro tolti.

Dunque è deciso: "viva il commercio e in c.... ai residenti" chi può cammini a piedi, se nò se ne stiano chiusi in casa o altrimenti se ne vadano a vivere altrove.
Un giovane rampante consigliere della opposizione ebbe a dirmi: "non possiamo bloccare l'economia della città per 1.500 pensionati"!

Bravo Sindaco, ascolti davvero tutti!

Come ho già avuto modo di dire, per la città, nei vari ambiti, servono, piani, programmi e progetti. Questi strumenti dovrebbero tenere in debito conto le necessità della popolazione, avendo come obbiettivo una soddisfacente qualità della vita.

Così non è, al momento.