VERGOGNA!

Ritratto di Angelo Sciortino

30 Marzo 2019, 13:45 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Sono così indignato, che non riesco a calmare la mia rabbia. Non mi aiuta neppure il fatto che la mia indignazione era condivisa dalla totalità dei presenti ai funerali dell'avvocato Agostino Terregino. Era presente in veste ufficiale il Sindaco di Gratteri, Giuseppe Muffoletto; era presente il Sindaco di Lascari, Pippo Abbate; erano presenti tanti sui colleghi e i suoi allievi Pasquale Di Paola e Stefano Botindari, quest'ultimo reduce dal dolore per la perdita del proprio Padre. Era assente il suo primo allievo avvocato Nino Testa, perché proprio stanotte ha perso la propria Madre. A titolo personale erano presenti anche i Consiglieri Toni Franco e l'avvocato Antoniella Marinaro. Grande assente, invece, l'Amministrazione di Cefalù!

Un'assenza vergognosa, se si considera il debito morale e intellettuale, che Cefalù ha nei confronti di Agostino Terregino. Primo fra tutti mi viene in mente il suo contributo alla soluzione del nuovo ospedale Giglio e ai tre giorni e tre notti, che Egli passò a redigere la deliberazione per il passaggio dal vecchio ospedale al nuovo, che oggi rappresenta un fiore all'occhiello per la sanità regionale. Un altro contributo lo diede alla soluzione per la scelta dell'area delle case popolari. Tanti altri sono i contributi di Agostino Terregino ed elencarli occuperebbe troppe pagine. Credo che basti ricordare che Egli fu l'unico professionista a vincere tutte le cause in favore del Comune.

Che cosa fa questa Amministrazione? Non lo ricorda, si assenta dal tributargli l'ultimo saluto, non ricorda ai suoi cittadini che a lasciarli per sempre è stato l'Uomo al quale devono tanta gratitudine! La rabbia e l'indignazione che provo mi spingerebbero a rivolgere a questi piccoli uomini i peggiori degli epiteti, ma per loro fortuna non me lo consente il ricordo dell'Uomo, che oggi è stato ricordato con commosso affetto dal sindaco Muffoletto e dai colleghi Pasquale Di Paola e Luigi Spinosa. Non me lo consentirebbe neanche Lui, che diceva sempre che non “si fa il proprio dovere per gloriarsene, ma perché è giusto farlo”.

Con questo sfogo ho voluto mettere a posto la mia coscienza, a quella degli uomini di questa Amministrazione ci pensino loro, sempre che una coscienza ce l'abbiano e sempre che abbiano l'onestà intellettuale, che Agostino Terregino dimostrò in tutta la sua vita.

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