Il Sindaco querela, io denunzio

Ritratto di Angelo Sciortino

26 Giugno 2019, 23:23 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Così ieri il Sindaco ha commentato il seguente mio intervento http://www.qualecefalu.it/node/23221 “L'Amministrazione comunale presenterà presto querela per procurato allarme e danno all'immagine.”.

Che dire? È incredibile che di danno all'immagine del nostro Paese parli chi, dopo essere stato sottoposto all'obbligo di firma dall'Autorità Giudiziaria ed essendo sottoposto a un procedimento penale ancora in corso, dovrebbe preoccuparsi prima del danno all'immagine che proprio egli ha procurato e continua a procurare! Se poi si considera che nel mio intervento parlo del divieto di balneazione in diversi tratti della nostra costa e della pericolosità per la salute dei cittadini dell'acqua distribuita dalla rete idrica pubblica, entrambe le cose accertate da analisi degli Enti preposti, allora il commento del Sindaco dimostra tutta la sua valenza, che la mia abitudine alla buona educazione m'impedisce di definire.

Preferisco, allora, giudicare la dichiarazione del Sindaco per quello che essa appare alla ragione: il tentativo di mistificare i fatti – nella fattispecie gli incontrovertibili esami obiettivi – non prendendo in considerazione l'invito che il mio intervento gli rivolge: correre ai ripari a una situazione divenuta ormai un danno all'immagine della città di Cefalù e un pericolo per la salute dei cittadini.

Quindi, il Sindaco crede forse che il querelare il sottoscritto migliora la situazione! Non considera però che questo comporterà un dibattito di fronte all'Autorità Giudiziaria, che certamente non potrà non tenere conto degli esami batteriologici, che hanno sostenuto e sostengono la mia accusa all'inattività o alla incapacità di questa Amministrazione, ma anche dei responsabili dell'Azienda Sanitaria Locale, di intervenire in difesa della salute pubblica, così come prevede la Legge e soprattutto come dovrebbe spingerli a intervenire la loro etica.

Poiché deduco, proprio dalla dichiarazione del Sindaco, che egli non sente tale dovere etico e non riesce neppure a obbedire alla Legge, mi vedo costretto ad aspettare la minacciata querela, precisando che ove essa dovesse ritardare troppo, mi vedrò costretto ad anticiparla con una mia denunzia, nella speranza che l'Autorità adita proceda con un celere esame di quanto da me denunziato, per assicurare una tutela alla salute dei cittadini.

Commenti

Egregio Dott. Sciortino,

Non mi soffermo sui tanti temi da Lei trattati in questo articolo. Ma vorrei porLe una domanda: Lei invoca controlli sulla qualità dell'acqua. Giusto, ma perchè non ha mai chiesto controlli sull'acqua che usciva dai rubinetti quando il depuraotre era in funzione? 

Grazie

Lei dimentica o forse non ha seguito i miei interventi del periodo in cui il potabilizzatore era gestito da Sorgenti Presidiana e forse non ha seguito il mio intervento a Radio Cammarata, quando mi sono confrontato con il Sindaco, quasi sei anni fa.

Ma pazienza, si preferisce sorvolare sui temi trattati, magari accusando di distrazione. Sarebbe come se il chirurgo rimproverasse il malato per non aver parlato prima dei suoi dolori. Oppure, sarebbe come dire che le colpe di oggi sono responsabilità di Ruggero II o di Federico II e magari di Cicerone. Spero che i Magistrati, ai quali mi rivolgerò, non indaghino sui miei silenzi e persino sui miei vagiti quand'ero neonato.

Caro Dott. Sciortino,

Mi scusi, ma non ho capito la risposta. Eppure bastava che Lei mi avesse risposto semplicemente: " Sì, ho chiesto il controllo della qualità dell'acqua che usciva dai rubinetti anche quando il potabilizzatore era in funzione"

E tutto sarebbe finito lì.

La risposta così come indicata non avrebbe avuto senso, se non avessi precisato che l'eventuale mio silenzio precedente, che non c'è stato, nulla toglieva a quanto avevo detto nell'intervento. Se questa precisazione ha reso meno comprensibile la mia risposta, me ne rammarico.