Invito ai cittadini di risvegliare le loro coscienze

Ritratto di Angelo Sciortino

2 Dicembre 2019, 19:49 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Dopo aver clamorosamente fallito in ogni sua iniziativa amministrativa, il Sindaco e suoi sostenitori si aggrappano a quella che probabilmente rappresenta la loro principale schifezza: cedere l'acquedotto ad AMAP, a prescindere che essa sia disposta a prenderne la gestione e a prescindere soprattutto che forse i cittadini saranno costretti a farsi carico della situazione debitoria determinata dagli ultimi sette anni di agitazione inconcludente, se non per aver regalato a Cefalù acqua non potabile, che prima o poi dovrà pagarsi più che se fosse stata tale.

Tutte queste cose, comunque, sarebbe finalmente il caso che si discutessero con riunioni pubbliche, dove i consiglieri d'opposizione potrebbero esporre coram populo le ragioni del loro dissenso dalla recente scelta dell'Amministrazione e dei suoi consiglieri di ubbidire a quanto disposto dall'ATI, che ha chiesto al Comune di cedere il suo acquedotto ad AMAP.

Un dissenso motivato da ottime ragioni e soprattutto dalla preoccupazione che le sue conseguenze potrebbero essere causa di un depauperamento dei cittadini, che sarebbero costretti a sostenere il costo altissimo dell'operazione. Insomma, sarebbe ora che finalmente i cittadini togliessero la loro fiducia in chi ha dimostrato di non esserne meritevole, perché non ha saputo esercitare l'autorità ricevuta con la capacità necessaria per amministrare la città proficuamente.

Avanzo quindi una proposta a chi mi legge, forte anche della disponibilità comunicatami da alcuni consiglieri di opposizione di parteciparvi per spiegare: una riunione pubblica e forse un comizio. La condizione perché io stesso e altri amici diamo un contributo all'organizzazione dell'incontro è però quella che ne facciano richiesta almeno un paio di centinaia di cittadini, servendosi del mezzo che riterranno più comodo: una mail al blog Quale Cefalù (info@qualecefalu.it), un messaggio tramite la pagina facebook dello stesso blog, ai miei amici su facebook a me personalmente, o con altri mezzi da essi considerati più idonei. È chiaro che si tratta di una conditio sine qua non, perché in sua mancanza non si procederà a riunioni o comizi. È altresì chiaro che l'unica convinzione che potrà trarsi da ciò sarà soltanto quella che ai cittadini sta bene non far sentire la propria voce – vuoi per disinteresse o vuoi per viltà – e allora io stesso tacerò già dal giorno dopo nei miei giudizi critici nei confronti di questa Amministrazione e continuerò a tacere anche quando le conseguenze degli errori di oggi imporranno un danno finanziario irreparabile, per il quale finalmente essi forse protesteranno ad alta voce.

Rimaniamo in attesa del risveglio delle coscienze.

Commenti

Le riunione del Consiglio Comunale  sono solo delle recite, e fatte pure male, ai sudditi non sono necessarie spiegazioni, e pretendere acqua bevibile senza pagare le bollette è un altro aspetto della millenaria tendenza italica a voler campare a spese dello Stato (dalla Repubblica di Roma Antica alla Repubblica italiana)!