La libro-pizzeria del Bastione

Ritratto di Angelo Sciortino

1 Dicembre 2020, 15:57 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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Mentre in Consiglio comunale si ascoltavano la relazione del Presidente Albano e le sue pazienti risposte ai consiglieri e poi gli interventi del Sindaco; mentre il giorno dopo si prendevano le decisioni sul bilancio e su come spendere quei pochi soldi, che sono sfuggiti al giusto riconoscimento dei debiti ancora in itinere causati dall'improntitudine dell'Amministrazione, come riconosciuto dalle sentenze emesse, ci si è dimenticati non soltanto di parlare, ma almeno di sussurrare, della triste vicenda del Bastione, quella iniziativa “culturale” finanziata dal Ministero con ben 195.000 euro per la sua valenza culturale. Sembra, però, che tale cultura fosse una cultura ben definita dall'aggettivo culinaria, trattandosi infatti non della lettura di libri o di studi, ma di pizze. Non per nulla è stata chiesta al Comune la SCIA, concessa, e il suolo pubblico per la ristorazione all'esterno, concesso.

Sembra che tale sfruttamento commerciale del Bastione abbia sollevato proteste e prese di distanza da parte di alcuni membri dell'associazione Fuori Orario, che si sono persino dimessi da soci. Se questo risponde a verità, sicuramente essi si sono sentiti traditi nelle loro aspettative di creare finalmente un centro di aggregazione culturale. Anche non pochi cittadini sembrano delusi e ora, dopo la decisione della Procura del Tribunale di Milano di chiedere il rinvio a giudizio per i reati di truffa e malversazione del responsabile dell'associazione, cominciano a maturare un giudizio negativo nei confronti non soltanto del responsabile di Fuori Orario, ma anche nei confronti della stessa Amministrazione comunale, che non ha vigilato sulla correttezza dell'affidamento di un bene comunale e forse favorendo l'associazione incriminata con la pubblicazione dell'indizione della gara nei tempi sufficienti soltanto a essa di presentare i progetti relativi, che sicuramente non potevano essere approntati nei pochissimi giorni intercorsi tra l'annuncio della gara e del suo svolgimento.

Giunti a questo punto, con un rapporto della Guardia di Finanza e con la decisione della Procura di Milano, credo che i Consigli dei giorni scorsi potrebbero essere considerati come un tentativo di distrazione dell'opinione pubblica e della stessa opposizione. Infatti, l’opposizione politica che cosa aspetta a mettere questa Amministrazione sotto processo per incapacità, negligenza, dannosità?

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