Calura e Santa Lucia: due pesi e due misure

Ritratto di Angelo Sciortino

27 Maggio 2021, 13:21 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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                                             Cemento alla Calura                                                                                                                       Loculi al Club Med

Già tra il mese di maggio e quello di giugno ho pubblicato i seguenti interventi sul Club Med: http://www.qualecefalu.it/node/22063; http://www.qualecefalu.it/node/22046; http://www.qualecefalu.it/node/2210. In essi sottolineavo come gli interventi di ristrutturazione stessero recando un danno ambientale a uno dei promontori più belli non soltanto di Cefalù, ma dell'intero Mediterraneo. Tranne che per la seguente responsabile interrogazione di un senatore, http://palermo.meridionews.it/articolo/66303/tutti-i-guai-del-club-med-cefalu-appena-inaugurato-alla-camera-una-nuova-interrogazione-a-firma-leu/, per il resto regnò un insipiente silenzio. Anzi, pochi giorni dopo fu inaugurato in pompa magna il nuovo Club Med alla presenza del Sindaco e del Vescovo. Ricordo soltanto che definii il nuovo Club un “Villaggio speculativo-coloniale” (http://www.qualecefalu.it/node/22101).

Oggi si ripete un nuovo attentato all'ambiente in un altro promontorio, quello della Calura. Come nel primo, sono intervenute le Autorità giudiziarie, ma a questo secondo intervento è seguita una chiara e responsabile presa di posizione del Sindaco, che ha anticipato la sua volontà di costituirsi parte civile contro i responsabili: "Ci costituiremo parte civile - spiega a PalermoToday il sindaco Rosario Lapunzina - per la tutela dell’ambiente. Chiederemo il ripristino dei luoghi perché da quello che vedo si tratta di un danno di una portata incredibile".

A questo punto i lettori giudichino dalle foto se entrambi i danni non sono “incredibili”. Se sono altrettanto incredibili, qualcuno spieghi perché ha taciuto la prima volta e oggi invece leva alta la sua voce in difesa dell'ambiente.

Commenti

Caro Angelo, conosco, palmo a palmo, i getti di cemento tra gli scogli del Club Med per averli sfiorati, da decenni, durante le mie nuotate.
Sia quelli delle piattaforme e passerelle aeree, che si vedono nella foto da te pubblicata e sia anche l'altro getto della piattaforma e della scaletta  nel golfetto accanto alla grotta, sotto la chiesetta di Santa Lucia.
Sono, tutti, getti datati, MOLTO DATATI, che risalgono, addirittura, agli anni settanta, se non prima.
Lo provano tantissime cartoline, che, nei decenni scorsi, hanno reclamizzato il Club Med e Cefalù.

Conosco, altresì, i getti della piattaforma tra gli scogli della Calura.
Non per avere nuotato in quel mare ma per averli visti dal terrazzo dell'albergo. 
Anche tale getto è datato, MOLTO DATATO, risale alla fine degli anni sessanta, quando venne realizzato l'albergo.
Lo provano tantissime foto scattate dagli ospiti dell'albergo e quelle negli album di tantissime coppie di sposi che, nell'albergo, hanno banchettato con i loro invitati.
Dalle foto pubblicate sugli scogli di Calura ho visto che, recentemente, al cemento di quella piattaforma sono state aggiunte opere murarie e, con tutta probabilità, il calcestruzzo necessario per ripristinare i gradini più bassi, probabilmente, deteriorati se non distrutti dalle mareggiate e un'altra rampa scala.
Tali opere e le eventuali altre non autorizzate  che potrebbero non essere visibili nelle foto, DOVRANNO ESSERE DEMOLITE!

Il resto è scoop  mediatico.
Per la scogliera di Santa Lucia e per quella di Calura.
 

 

Caro Saro, non entro nel merito della questione relativa a quando sono stati compiuti questi misfatti, perché la questione verte soltanto sul perché si sono usati due pesi e due misure, tacendo su uno e minacciando la costituzione di parte civile nell'altro.