L’esecuzione della Sentenza

Ritratto di Pino Lo Presti

11 Settembre 2012, 03:38 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Ho seguito quasi tutti i Consigli Comunali svoltisi sotto la Giunta Guercio (circa 140) pubblicandone i resoconti (quasi sempre con trascrizione completa di tutti gli interventi e momenti, allegandovi i più importanti documenti trattati) con una ricca documentazione fotografica che li rendeva vivi al lettore, spesso sino alle sfumature di taluni più significativi momenti, a partire dal 10 dicembre 2007 al 1 dicembre 2011 (passando attraverso le pagine web di Cefalunews, Donlappanio e Laltracefalu), in un numero che si aggira attorno al centinaio.
Non era mai successo nella storia democratica e della informazione cefaludesi che i Consigli comunali divenissero così popolari (è chiaro sempre all’interno di una ristretta cerchia di persone).

Pensate che un singolo resoconto costa in media 20/25 ore di lavoro (tra il seguire il consiglio e tutto il restante lavoro compositivo).
Alcune persone dovrebbero poter ricordare - di fronte al loro scetticismo sul costo-benefici di tanto lavoro - quanto fossi fermo nell’affermare il valore assoluto del “documento” (anche del modo di parlare, di gesticolare, di manifestarsi attraverso le espressioni del volto) specie - dicevo - in una città come Cefalù: della “rimozione”, cioè che tende, almeno apparentemente, a dimenticare ciò che si è detto la volta prima.
Desideravo che la gente vi si appassionasse seguendo il Consiglio come una puntata di un fotoromanzo, ma con il solo materiale documentario delle effettive parole, atti e delle effettive espressioni dei protagonisti.

Non è che mi aspettassi un Premio ma certo non quello che si è manifestato ieri sera al Consiglio comunale del 10 settembre 2010.

Praticamente, all’apertura dei lavori, il consigliere del PDL-Urbe, l’avv. Giovanni Iuppa, si alza per fare una Raccomandazione all’Ufficio di Presidenza che il prof. Antonio Franco presiede


Questi i dialoghi della - così mi è parsa - “farsa” (si può dire?):

Avrei,  a nome del gruppo PDL-Urbe - ma penso di poter parlare a nome anche di qualche altro consigliere  con il quale mi sono confrontato prima dell’inizio della seduta - da fare una raccomandazione all’ufficio che lei presiede.
Del seguente tenore.
Durante le sedute del consiglio comunale mi sono accorto, ci siamo accorti -  posso dire tranquillamente -  che il pubblico, vuoi per ragioni di stampa, si muove dietro i banchi dei consiglieri comunali, o anche per scambiare qualche parola con il Sindaco -  per carità, ci mancherebbe altro -  ma, riteniamo che sia inopportuno per l’aula e oltrechè anche fastidioso -  per chi, qui, si siede per lavorare  come noi, penso tutti -  avere gente che, diciamo, tra virgolette, vìola -  voglio dire -  spazi che non sono quelli dedicati e lasciati al pubblico.  
Io ritengo che le foto, le riprese, quelle che siano, si possono fare anche dal pubblico. 
Ma, a prescindere dall’aspetto delle fotografie o delle riprese, voglio dire, in generale, abbiamo avuto modo di constatare più volte appunto che c’è uno strano e fastidioso e inopportuno gironzolare  negli spazi che le forme del consiglio comunale vogliono che siano dei consiglieri comunali, della giunta e del Presidente.
Quindi, io la inviterei,  ecco, in questo senso, a mantenere l’ordine sotto questo punto di vista, in aula
.

Il Presidente
Grazie, ne avrò cura senz’altro; l’ho notato anch’io  una certa libertà, ma anche le libertà vanno regolamentate. Credo  che sarà nostra cura che venga mantenuta non solo la possibilità di lavorare in serenità ma anche la riservatezza giusta degli atti, degli appunti di ogni consigliere. Grazie consigliere Iuppa
.

Più avanti continuando io a muovermi nell’Aula consiliare (nel corridoio esterno alle spalle dei consiglieri) fotografando, come facevo ormai da quasi cinque anni ... così come attendevo, interviene direttamente il Presidente del Consiglio, benevolmente stupito di me, che era come se non avessi capito.

Avrei voluto ricordargli che ero stato io stesso, la stessa sera che fu nominato Presidente del Consiglio, a chiedergli se mi autorizzava a fare il mio solito lavoro di servizio in quell’Aula e se per caso fosse meglio che io facessi una domanda formale scritta, e che la sua risposta fu che non era necessario.

Ma il tutto si conclude qua:

Il Presidente
Io, vi chiedo scusa, siccome il consigliere Iuppa  neanche tre minuti fa ha fatto una raccomandazione... Pino dovresti cortesemente metterti ...(Pino alza l’indice perchè avrebbe una cosa da dire)  no, in consiglio comunale no, mi dispiace.
_______________________

Alla fine del brevissimo Consiglio, che oltre ad aver ristabilito l’Ordine in Aula non ha prodotto altro, sono andato a complimentarmi con il consigliere Iuppa il quale non mostrò crepe nella corazza del fiero giustiziere che ha appena finito di fare solo il suo dovere.
Il consigliere La Rosa invece mi rinfacciò - col suo sorriso - che era troppo facile, per evitare querele, dire - come io ho scritto - che l’interessato avrebbe ben potuto smentire, se quanto io avevo riferito di aver udito non fosse corrisposto al vero (testualmente: Si dice che, all’ultimo momento il consigliere Marco La Rosa abbia ricevuto un telefonata dalla Vicari ma sono voci che lo stesso consigliere potrà ben smentire. http://www.qualecefalu.it/node/748#)
Dall’altro lato il consigliere Scialabba mi rimproverava di non aver riferito che il primo era stato lui a chiedere il rinvio del Punto 4° nello scorso Consiglio e non Patrizia Messina.
Ho risposto che a me nessuno mi paga per quello che faccio e che nessuno ha mai impedito una correzione o precisazione o una qualunque altra forma di contestazione a quanto mi trovavo di volta in volta a scrivere.
Per un attimo non capii che c’entrassero queste “esternazioni” con “la parte” svolta da Iuppa, ma anche ora devo fingere di non capire che forse, probabilmente, potrebbe aver potuto apparire analogo - tutto questo - ad una specie di vendetta, quella richiesta di Ordine; per aver svelato forse un vero segreto? Il quale comunque non può mai essere a me giunto che da persone, luoghi e momenti esterni al Consiglio!

In tutti questi anni, molti consiglieri potranno essere testimoni, assieme all’ex Sindaco, agli ex Assessori e all’ex Presidente del consiglio di quanto io sia stato "invadente", "indiscreto", "maleducato", "di quanto li abbia infastiditi"!

Certo, non è che dal lato della Maggioranza mi guardassero con un più benevolo occhio; lo stesso Sindaco che, negli anni passati, ebbe più volte a complimentarsi per me per "l'importante servizio che svolgevo per la città".
Nessuno, proprio nessuno ha fiatato su qualcosa che, al di là della mia persona, mi pare sia accaduto segnando, a mio avviso, questa consiliatura, in modo grave: è stato un segno di insofferenza verso l’attenzione ravvicinata della gente, un ristabilire le distanze, un chiudere spazi e stanze che, si badi bene, solo in ultimo, sono quelli/e fisici/che.

Pericolose alleanze quelle che si formano su questo versante.
_________________________

Assenti: Crm, Radio Cammarata e i ragazzi di Cefaluweb che già da un paio di occasioni stavano cominciando a cimentarsi con analoghe cronache del Consiglio comunale.

Nota: in merito alle motivazioni del rinvio "sine die" del Punto 5 (“Proposta di approvazione piano di lottizzazione per la costruzione di unità abitative in frazione Sant’Ambrogio”) ci fa specie osservare che esse derivino dall'assenza dei Pareri necessari; da ex consiglieri di Opposizione sempre puntuali nel richiedere, ad ogni atto della Amminsitrazione allora in carica, il corredo dei previsti Pareri, non ci aspettavamo questa distrazione!

Commenti

cosa vuoi dire, cosa vuoi insinuare, forse dei dubbi? Ma non lo sai che  ora esiste il reato di "destabilizzazione" a mezzo "dubbi"  che, a quanto pare, si origina da quello più antico di "lesa maestà"?
Eppure tu sei un avvocato!

Questo che segue è un commento che ho già postato nella pagina che nel blog è destinata al Consiglio Comunale.
Ritengo opportuno riproporlo anche in questo post.
 

Caro Pino, commentando su l'AltraCefalù uno dei tuoi resoconti delle sedute del Consiglio, ho espresso il mio apprezzamento  di cittadino per il servizio che rendi alla collettività.
Un servizio che neanche i verbali ufficiali delle sedute che restano negli annali del Consiglio riescono a rendere.
La tua fedele ed integrale deregistrazione degli interventi fa cogliere sfumature di cui, nei verbali ufficiali, non resta traccia.
Sfumature che, spesso,  sono più significative dei contenuti degli interventi che, per ragioni ben comprensibili,  negli atti ufficiali, vengono, soltanto, sintetizzati.
In particolare di quegli interventi che i Consiglieri espongono a braccio. 

Da cittadino, mi auguro che tu, anche in futuro, voglia continuare a rendere tale servizio.
Con lo stesso senso civico e con la stessa abnegazione con i quali negli ultimi anni lo hai reso.

Nonostante tutto!
 

Nonostante l'amarezza che non puoi non aver provato per essere stato additato come elemento "fastidioso" per i lavori del Consiglio. 
Caro Pino, togli pure il disturbo  di "gironzolare  negli spazi che le forme del consiglio comunale vogliono che siano dei consiglieri comunali, della giunta e del Presidente", rispetta le forme : "le foto le puoi fare anche dal pubblico", da più lontano.
Continua, però, a puntare il tuo obiettivo sui contenuti.
Da vicino, da molto vicino.
Come hai sempre fatto.
I contenuti "da vicino" interessano la collettività più dei "primi piano" che, pur  facendo cogliere sfumature che le parole non fanno cogliere, interessano di più, proprio, i consiglieri.
Difficile credere che, per loro, siano i primi piano ad essere fastidiosi.

Qualcuno avrà senz’altro da mormorare sul fatto che il Presidente del Consiglio comunale risponda personalmente a provocazioni telematiche, forse tradendo il distacco “da galateo” richiesto alla sua Istituzione; qualcuno resterà sorpreso e deluso nel non poter fare, come pensava, il tiro al bersaglio muto, cosa forse per lui divertente (ma non per il bersaglio). Mi spiace per tutti, ma, dopo un certo periodo di rodaggio, non mi sento di avere di queste remore formali e, quindi, non me ne starò zitto affatto, se e quando vorrò, con la libertà di pensiero che sempre ricerco e che va ben oltre il ruolo che “pro tempore” la persona ricopre. Come si fa, per esempio, a stare zitti davanti alle continue e spudorate falsità che ho visto vomitare a questo che dovrebbe essere un organo d’informazione? Sì, perché la ricostruzione parziale, volutamente omissiva anche per dettagli e sfumature, con voluti errori lessicali delle sedute e degli atti del Consiglio Comunale è offensiva per i protagonisti degli stessi e indegna di chi cerca di ritagliarsi il ruolo (direi pretenzioso) di opinionista o, addirittura, di “maestro di pensiero”. Questo sito contribuisce a formare la falsa (e sparuta) opinione che coloro i quali sono attori protagonisti dell’Amministrazione Lapunzina abbiano mutato identità, divenendo tutt’altro rispetto agli anni passati e al volto conosciuto in Città: quelli che hanno cambiato identità e, quanto meno, atteggiamento, per cause e finalità ben altre rispetto a quel che si vuole intendere, sono proprio gli opinionisti e presunti “maestri di pensiero” che passano il loro tempo a sfogare, in questo sito, asti e vendette che nulla hanno a che fare con gli argomenti in trattazione e contro persone che non c’entrano nulla. Ne è un esempio la plateale gaffe commessa da Pino Lo Presti con l’articolo su una presunta “esecuzione” sommaria che egli avrebbe subito a margine del Consiglio di martedì 10 u.s.: la sua falsa, perché omissiva, ricostruzione, in cui addirittura egli si paragona a un martire della democrazia, fa ben capire che il fine è ancora quello di buttar fango sulle Istituzioni che stanno operando in serena e corretta coscienza, in virtù di un’improvvisa antipatia dettata evidentemente dall’aver capito di non poter presumere di essere, né lui né altri, gli “spiriti guida” di questa nostra esperienza amministrativa. A Lo Presti non è stato impedito di assistere al Consiglio né di svolgere il servizio che vuole: non ho vietato né mai vieterò a nessuno (se non quando previsto da Leggi e Regolamento) le foto o le riprese del Consiglio; ho solamente aderito alla richiesta del consigliere Avv. Iuppa che, in base all’Art. 16 del Regolamento (“Il pubblico può assistere alle sedute che non siano segrete, rimanendo nello spazio ad esso riservato, in silenzio, mantenendo contegno rispettoso ed astenendosi da qualsiasi segno di approvazione o disapprovazione”), mi chiedeva di non consentire la presenza del pubblico alle spalle dei Consiglieri, per rispetto della riservatezza e del lavoro degli stessi. Richiesta legittima e, quindi, per me che sono Garante dei diritti e dei doveri dei Consiglieri, da accogliere obbligatoriamente: per parte mia potrei anche non avere niente da ridire e aver fiducia nell’inoffensività della presenza del pubblico anche in spazi non regolamentari (seppur devo registrare qualche eccesso invasivo – senz’altro in buona fede – nelle ultime sedute), ma questo ovviamente non conta. Ribadisco che non ho vietato né vieterò a nessuno di fotografare o riprendere il Consiglio: Lo Presti, invece, se ne stava SEDUTO alle spalle dei Consiglieri e ciò, pertanto, è cosa diversa dall’avvicinarsi per fare una foto o per avviare la telecamera per tornare poi nello spazio per il pubblico. Al di là, comunque, di tutti i ridicoli commenti e le lamentazioni sulle presunte libertà democratiche violate, si rivela ancora il fatiscente cabaret di schizzi fangosi e di deprimenti pettegolezzi già messo in atto per la Delibera sulla Localizzazione ad Ogliastrillo di un insediamento di Edilizia agevolata convenzionata: avrò modo quando lo riterrò, in questa o altra Sede, di dire la mia su tale deliberato consiliare, relativo ad un’area su cui molti attuali “maestri di pensiero” e ambientalisti della domenica si sono turati bocca, occhi e orecchie per decenni. A colui, infine, che vorrebbe forse assurgere a “maestro dei maestri di pensiero” facendo battute idiote sui Consiglieri, gli eletti dal popolo di questa Città, rammento che spesso le visioni con eunuchi e odalische sono proprie di quanti hanno ormai l’andamento del cervello inversamente proporzionale a quello della prostata; ma questo non li autorizza a poter dire tutto ciò che passa loro per la testa, né li esime dal rispettare quanto altrove è definito da Lo Presti “brodaglia”, cioè Leggi e Norme che regolano la Società civile, riparandola dall’arbitrio dei potenti, dei corrotti e… dei falsi profeti.

Sono "il maestro dei maestri del pensiero" - almeno questa è la stupida definizione che qualcuno dà di me - e proprio ieri ho ritirato il risultato dei miei esami di sangue, dov'era compreso il PSA, che misura il buon funzionamento della mia prostata. Il suo dato, inferiore a 4, conferma il suo ottimo funzionamento.

Altre sono state, quindi, le ragioni, che mi hanno spinto alla battuta. Di essa sono contento, se ha provocato la reazione inconsulta persino di chi non ne era destinatario.

Io che non ero in aula tra il pubblico, che non ho mai presunto, perchè non lo avrei potuto presumere, di essere "spirito guida di questa esperienza amministrativa", che non "cerco di ritagliarmi il ruolo di opinionista" e, meno che meno, quello di "maestro di pensiero" ma, questo sì, che cerco di esprimere la mia opinione, quando ne ho una,  con la stessa "libertà di pensiero"  del Presidente Franco, quella stessa libertà con la quale ho espresso le mie opinioni con altre amministrazioni - non solo quelle a guida Vicari e Guercio -  vorrei tentare di sdrammatizzarla con una domanda :
Pino Lo Presti "se ne stava SEDUTO alle spalle dei consiglieri"  o "gironzolava  negli spazi ....... " ?

Caro Tony,
parlo a titolo personale in qualità di uno dei cinque "curatori" di Quale Cefalù, di uno di coloro che si sono dati il compito di animare questo blog con i propri contributi, nella speranza che lo stesso facciano molti altri cittadini, enti ed associazioni - come abbiamo scritto in "Chi siamo".
Non sono un "opinionista" ma sono uno che da questo sito esprime liberamente la propria opinione senza astio e, soprattutto, "senza alcuna improvvisa antipatia dettata dall'aver capito di non poter essere uno degli altri “spiriti guida” di questa esperienza amministrativa" che tu definisci vostra.
Non accetto, dunque, che tu dica che "Questo sito contribuisce a formare la falsa (...) opinione che coloro i quali sono attori protagonisti dell’Amministrazione Lapunzina abbiano mutato identità".
Quale Cefalù non appartiene a nessuno di noi cinque.
Quale Cefalù non si identifica con nessuno di noi cinque.
Quale Cefalù non è solo di tutti gli utenti che vi pubblicano i propri interventi e commenti ma anche di tutti i semplici visitatori che lo leggono per formarsi, con la propria intelligenza, una personale opinione e per acquisire, attraverso il confronto, una  maggiore consapevolezza degli aspetti della vita sociale cefaludese.

Con immutata amicizia
Gianfranco D’Anna

P.S. Riguardo ai "voluti errori lessicali delle sedute e degli atti del Consiglio Comunale", senza volermi sostituire a Pino Lo Presti, avendo avuto anch'io modo di ascoltare con attenzione alcune registrazioni delle sedute al fine di dare il mio piccolo contributo alla trascrizione dei Consigli comunali, ti assicuro che, in diverse circostanze, ho dovuto sorvolare su "errori lessicali" al fine di cercare di dare un senso alle frasi pronunciate da alcuni consiglieri.

Ti ho sempre ammirato come Pino solitario, ma dopo le precisazioni del Sig. Presidente del Consiglio Comunale, vorrei che intorno a Te nascesse una Pineta, con l'aspirazione di poterne fare parte, insieme ad Angelo Sciortino e a tutti quelli che, anche usando l'ironia, chiedono solo di respirare aria pura!

Ho riletto, ancora il commento di Antonio Franco, e mi chiedo: come può, un presidente di Consiglio Comunale esprimersi in questi termini?
Caro Antonio, ho sempre avuto, per te, un  forte senso di ammirazione e di stima, ritenendoti, al di là delle divergenze di pensiero, uno dei baluardi di cultura di questa nostra comunità.
E sono convinto che saresti un individuo quasi perfetto, se solo facessi lo sforzo di dotarti di tre salutari presìdi:
- senso dell'umorismo;
- senso della misura;
- tolleranza.
E poi: che ne sai tu della prostata di Angelo Sciortino?
Buono!: era una battuta, solo una battuta, come quella delle odalische e degli eunuchi!
Quando uno fa una battuta in genere si ride, anche per lasciarlo contento ... non lo si divora a colpi di Zingarelli!
(anche questa era una battuta -n.d.r.)
Quindi, per favore, un sorriso e, magari, un po' di scuse!

Lontano da tony esasperati che, generalmente, non mi appartengono ritengo giusto, anche se un pò superfluo, fare mie le osservazioni degli altri assieme ai quali è stato fondato questo luogo di incontro. Sottolineo che, personalmente, non ho mai ambito nè tentato di insegnare, nè tantomeno di diventare ispiratore di questa o quella scelta amministrativa, tutt'alpiù esternando legittimi dubbi; e segnalare criticità di qualsiasi genere lo considero non un rimprovero ma un volontario aiuto in cambio del quale nulla si chiede.

Premette il Presidente del Consiglio, il prof. Antonio Franco, nel suo superiore commento:
“... qualcuno resterà sorpreso e deluso nel non poter fare, come pensava, il tiro al bersaglio muto ...”

La nostra sorpresa e la nostra delusione è stata, sin’oggi, una incomprensibile tanta sordità, da parte di tali presunti “bersagli muti, rispetto alle tante richieste di risposte o di interlocuzioni!

Come si fa, per esempio, a stare zitti davanti alle continue e spudorate falsità che ho visto vomitare a questo che dovrebbe essere un organo d’informazione?

Quali, se è lecito sapere?

Sì, perché la ricostruzione parziale, volutamente omissiva anche per dettagli e sfumature, con voluti errori lessicali delle sedute e degli atti del Consiglio Comunale è offensiva per i protagonisti degli stessi ...”

Questa si invece è una spudorata e dimostrabile falsità di cui le potrei chiedere conto (se avessi tempo e denaro da perdere) in ben altra sede, stante che a prova della esattezza della mia trascrizione ho la registrazione audio non solo di questa ma anche della altre sedute del consiglio comunale.
Come si permette a dire  “ricostruzione parziale, volutamente omissiva”, “con voluti errori lessicali delle sedute e degli atti del Consiglio Comunale”?
Di offensivo, per la intelligenza e per le orecchie di chi ascolta, c’è solo il livello delle capacità intellettuali e lessicali di tanti eletti dal popolo, ma anche la disonestà intellettuale di tanti suoi deliranti passaggi di questo suo “commento”!

Ne è un esempio la plateale gaffe commessa da Pino Lo Presti con l’articolo su una presunta “esecuzione” sommaria che egli avrebbe subito a margine del Consiglio di martedì 10 u.s.: la sua falsa, perché omissiva, ricostruzione, in cui addirittura egli si paragona a un martire della democrazia, fa ben capire che il fine è ancora quello di buttar fango ....

Ancora insiste con  “la sua falsa, perché omissiva, ricostruzione” (ma si rende conto di quello che dice?)
Inoltre di quale “plateale gaffe” parla?

Se la sente di smentire che la stessa sera della sua elezione a Presidente del Consiglio le chiesi l’autorizzazione a poter continuar a svolgere, nelle modalità solite, il mio servizio negli spazi dell’Aula consiliare? Se la sente di smentire che la sua risposta è stata senza esitazione positiva? Se la sente di smentire che subito dopo le chiesi se fosse meglio che io facessi una richiesta di autorizzazione scritta al riguardo? Se la sente di smentire che la sua risposta fu che non ce n’era bisogno?
Di tutto questo ovviamente non c’è traccia se non nella memoria e nella coscienza mia e sua, ma lei ne ha dell’una e dell’altra?

Era chiaro che lei - come a suo tempo con analoghe modalità “solo verbali” aveva fatto il precedente Presidente del Consiglio - mi autorizzava a derogare ai vincoli (giustificati e comprensibili) posti al “pubblico”,  nel riconoscimento che la mia presenza in quegli spazi non era dettata dalla curiosità o dalla voglia di “gironzolare” ma dallo svolgimento di un “servizio alla informazione e alla democrazia della collettività cittadina”!

Dov’era lei, negli anni precedenti, quando “davo fastidio” ai consiglieri turbandone “la possibilità di lavorare in serenità ma anche la riservatezza giusta degli atti, degli appunti di ogni consigliere” ?

Come mai non se n’è mai accorto o, essendosene accorto, non lo ha mai fatto notare al Presidente del Consiglio di allora?
Se legittima, come legittima (da un punto di vista strettamente formale) è stata la richiesta del consigliere Iuppa, lei aveva il dovere di Uomo, prima che di Presidente del Consiglio, intanto di informare l’Aula che la mia presenza era stata da lei stesso autorizzata, e che dunque io non mi trovavo lì ad “occupare abusivamente il suolo” come un qualsiasi venditore ambulante magari extracomunitario.

Dice: “... seppur devo registrare qualche eccesso invasivo – senz’altro in buona fede – nelle ultime sedute ...

Ancora una volta, a cosa si riferisce, o eventualmente, a chi?

Per il restante (tono e termini) le esprimo il mio sconcerto e la mia sorpresa sia per la sua qualifica di stimato Professore sia per la sua attuale di Presidente del Consiglio!

Una cosa è certa, che sotto la sua Presidenza e accaduto ciò che sotto la precedente non era mai accaduto e che, se fosse accaduto, lo avrebbe sicuramente visto alzarsi ad esprimere il proprio sdegno!
Alla faccia della “falsa (e sparuta) opinione che coloro i quali sono attori protagonisti dell’Amministrazione Lapunzina abbiano mutato identità, divenendo tutt’altro rispetto agli anni passati e al volto conosciuto in Città

Mi piace che l'ironia (?) di chi provoca da (stavolta cattivo) maestro di pensiero sia detto umorismo su cui tutti sono tenuti a ridere, invece l'umorismo sugli opinionisti sia considerata dissacrazione di una casta inviolabile del supremo ordine delle idee, tale da etichettare come "mancanza del senso dell'umorismo"... segni dei tempi telematici! Poco importa che la battuta (?) non avesse me come destinatario: non solo anch'io sono un consigliere "odalisca" o forse, essendo chi controlla l'operato degli altri, forse proprio "eunuco" (non è vero arguto battutista che ora fa marcia indietro?), ma comunque sono tenuto a difendere la dignità del consesso che presiedo. Mi piace che lo stimato amico Arch. D'Anna sostenga gli ideali di questo blog, ma - e me ne dispiace - esso mi pare ristretto ai sempre soliti 5-6 soggetti, quindi come non pensare che a loro vada attribuita l'impostazione del blog? Mi piace che si possa precisare che i "voluti errori lessicali" (ma qualcuno fa solo finta di non aver capito) non si riferivano alla lingua italiana usata né vanno "divorati a colpi di Zingarelli" ma erano un chiarissimo riferimento a una "localizzazione" VOLUTAMENTE detta "lottizzazione" e "variante al PRG" da opinionisti di lungo corso e addirittura tecnici del ramo che sanno benissimo di cosa si sta parlando, eppure manipolano la verità per le ben altre finalità che ho già esposto. Mi piace tutto questo sapete perché? Perché mette ben in luce la personalità di chi si permette di scrivere tali cose, mentre - nel contempo - tantissimi cittadini ci dimostrano il consenso per il lavoro che si comincia (sottolineo comincia) a fare: o forse è proprio questo che sta dando fastidio? Di quale scuse, infine, si va cianciando? A parte che le aspetterei io per l'Istituzione che rappresento, ma poi finiamola di sentirvi i sapientoni incompresi di questa Città che ha cose ben più urgenti da affrontare dei vostri atti di autocompiacimento giornaliero.

Ella si è persa un'occasione di rimediare, o forse non ha voluto coglierla, o, forse, non ha potuto !

Ella non ha risposto all'ironia con l'ironia (o, se preferisce, umorismo), lei ha usato aggettivi quali "ridicolo" ed "idiota"!

Comunque prendo atto e, rispetto alle sue ulteriori ardimentose affermazioni che vorrebbero marcare la differenza tra lottizzazione, localizzazione e variante, cito l'Art. 11 della legge regionale n. 81/86:"I piani di zona e relative varianti o integrazioni non possono interessare aree destinate dallo strumento urbanistico generale a verde agricolo o ad attrezzature pubbliche. Nei casi di dimostrata necessita' si procede preliminarmente alla redazione della variante allo strumento urbanistico generale. Le varianti anzidette devono essere autorizzate preventivamente dall' Assessore regionale per il territorio e l' ambiente. Nessuna variante allo strumento urbanistico generale puo' essere operata a mezzo dei programmi costruttivi".

Quindi, ripeto la domanda, come fà il consiglio a procedere alla localizzazione se non ha prima (o quantomeno contestualmente) proceduto ad avviare il procedimento di variante?

In ogni caso quello presentato dalla Ditta Puglisi è un Programma costruttivo, quindi un Piano di lottizzazione (in quanto presentato da privato - se fosse stato presentato da soggetto pubblico si tratterebbe di Piano Particolareggiato)

Un Piano di lottizzazione, anche se trattasi di Piano costruttivo per edilizia convenzionata, non si può realizzare in zona di verde agricolo, a meno che, come prescrive la legge, non si proceda preliminarmente ad una variante. Il che è come dire che in assoluto un piano di lottizzazione non si può mai approvare in difformità allo strumento urbanistico.

Le riporto un link dal quale Ella potrà trarre, se lo vorrà, elementi di ulteriore valutazione in materia. http://www.scuoladipolizia.regione.veneto.it/maggioli/view/id/5078021

Mai avrei pensato che oggi, visto i personaggi di cui sopra, mi sarei dovuto trovare a dover esprimere la mia solidarietà a Pino Lo Presti nei confronti di una classe politica che lo ha visto in prima persona e sostenuto negli ultimi anni nelle battaglie sociali e ideologiche contro l'odiata destra!!!!!!

Può oggi!!!?? chi sino al 7 maggio dava per scontato che Pino Lo Presti fosse una lancia da usare, tramite le sue foto, e i suoi articoli,  contro gli amministratori di  allora, comprendere quanto sta accadendo come un "impazzimento" di Pino Lo Presti?
Io sono assolutamente sconcertato invece dalla mancanza di coerenza di una classe politica che prima ha usato i cosidetti opinionisti per le loro battaglie di legalità e di trasparenza oggi addiritura additandoli come diavoli falsi ed ipocriti. Sono d'accordo con te Pino quella dell'altra sera è stata una vergognosa esecuzione bipartisan ben orchestrata dal presidente del consiglio!!!!!!!!!!! Continua a seguire i consigli comunali per informare la gente di cosa succede in consiglio, caro Pino hai tutta la mia solidarietà.

Caro Tony o Signor presidente del Consiglio ( a secondo del taglio che vorrai dare a queste mie brevi parole)...

Da quando Cefalunews, oltre dieci anni addietro, aprì la strada verso quella nuova forma di democrazia telematica, sconosciuta ai più, sono stati fatti passi da gigante grazie anche all'avvento di blog che si occupano della vita - anche politica - della nostra città.

Che siano pochi o molti a scrivere su questi blog poco importa. Tu sai bene - quanto me - come gran parte della nostra gente sia restìa a "metterci la faccia" in prima persona sopratutto su determinati argomenti.

 Molti di più sono, invece, coloro i quali leggono i nostri interventi tentando così di rimanere aggiornati sulle vicende di casa nostra.

Avverto troppo nervosismo, troppa foga, troppa prevenzione, troppi sospetti, troppe accuse su  una vicenda che - comunque - deve ancora avere un suo perfezionamento burocratico.

Leggo di astii, vendette, ricostruzioni volutamente omissive, maestri di pensiero e chi più ne ha più ne metta.....

Probabilmente mi sfugge qualcosa o, forse, faccio violenza a me stesso nel cercare di non capire quanto traspare nemmeno tanto velatamente.

E' davvero il caso di continuare con questo scambio di invettive ? Non ritieni che (purtroppo per Te, e lo dico in senso affettuoso) il Tuo ruolo istituzionale avrebbe dovuto imporre - al di là di ogni verità più o meno nascosta - un atteggiamento un tantino meno "veemente" nel lessico ? La mia non vuol essere una censura nei confronti della Tua persona (me ne guarderei bene) ma vorrei rammentarti, per un solo istante, il passato - più o meno lontano - in cui tutti i personaggi "istituzionali" (dalla Vicari al sottoscritto) sono stati fatti oggetto di "attenzione" da parte dei media in occasione di argomenti delicati per la vita della nostra città.

Ribadisco, il mio vuol essere solo un modesto contributo a tentare di ristabilire un minimo di rispetto reciproco tra le parti non dimenticando - ma al contrario ringraziando - Pino Lo Presti per l'immensa passione che mette gratuitamente a disposizione della città nel resocontarci cosa avviene nelle stanze del Municipio.

Forse avrà anche dato fastidio in qualche serata....non posso escluderlo....ma vedi, il fastidio che la città può avvertire è ben altro rispetto a simili problematiche.

Io ricordo, ai miei tempi, la PRESENZA FISICA di soggetti non autorizzati addirittura nella "stanzetta" attigua all'aula consiliare (sede della Tua Presidenza) a dettare tempi e modi del voto in aula. Ce ne accorgevamo, eccome, insieme all'attuale Sindaco ma alla fine miravamo alla sostanza.

Non v'è dubbio che il formale rispetto delle regole è condizione essenziale per l'esercizio della propria funzione sempre che ciò non appaia, però, come strumentale e dilatoria.

Mi auguro di non essere frainteso in queste mie brevi considerazioni, più che consapevole che continuerai ad espletare il mandato conferitoTi con saggezza e lungimiranza non dimenticando mai che l'assunzione di una carica pubblica attirerà sempre una maggiore "attenzione", anche in termini critici, alla quale - a mio modesto parere - non può replicarsi nei termini in questione.

Con stima

Rosario Fertitta

Dispiace davvero tanto, lo dico all'amico Peppe Aquia, che si arrivi a dire: "Sono d'accordo con te Pino quella dell'altra sera è stata una vergognosa esecuzione bipartisan ben orchestrata dal presidente del consiglio!!!!!!!!!!! ". Sono affermazioni estremamente gravi. Quando il consigliere Iuppa ha preso la parola, chi sapeva ciò che doveva dire? Senza timore di essere smentito, posso affermare che non lo sapevo io, non lo sapevano i componenti del mio gruppo e non lo sapeva il Presidente Franco. In tutta onestà, ritengo che ragionevolmente tutti possono concordare sul fatto che se un consigliere chiede che venga rispettata una norma ben esplicita del regolamento, il Presidente è tenuto a farla osservare. Al di là di mille parole, tutti hanno visto nell'espressione del volto e letto nel tono, con cui il Presidente Franco ha invitato Pino Lo Presti a recarsi negli spazi riservati al pubblico, un certo evidente personale dispiacere per un atto da cui, formalmente, non poteva esimersi. Dispiace che Pino non l'abbia colto. Dispiace che lui per primo abbia pensato ad un'azione di censura nei sui confronti, montando una polemica che si sarebbe facilmente potuto evitare. Dispiace leggere battute, spiritose forse, ma certamente offensive verso l'Istituzione, che hanno generato il risentimento del Presidente Franco, il quale non avrebbe usato certi toni se non si fosse arrivati a tali provocazioni. Tornando alla questione, il Presidente Franco avrebbe forse dovuto dire: "Consigliere Iuppa, mi rifiuto di far osservare la norma prevista dal Regolamento"? Non avrebbe, in quel caso sì, agito con arbitrio? Non avrebbe forse generato una polemica con il Consigliere a cui, Regolamento alla mano, era difficile dare torto? Non l'avremmo alimentata, altresì, noi stessi se fossimo intervenuti? Capisco bene che a volte il ferreo rispetto delle regole va contro il buon senso. Ma questo vale fino a quando il buon senso è adottato da tutti come "regola". Nel caso, invece, in cui il rispetto formale della regola viene richiesto da qualcuno, il buon senso, come "regola", necessariamente viene meno, specialmente quando si agisce all'interno di un'Istituzione che deve al tempo stesso stabilire e rispettare le regole.

Caro Daniele sai la stima e il rispetto che ho nei tuoi confronti altrimenti per mio carattere non ti nominerei, davvero ti ringrazio di avermi citato e fatto capire che avevo fatto delle affermazioni!!!!!!! Ma se leggi quando ho scrittto il mio pensiero in questione, avevo già letto la lettera del prof..presidente Franco, e per mia indole non riesco a tacitarmi e dico quello che penso, e che ho capito!!!! Sempre per tutti e per tutto amici e non ,per me una cosa sbagliata la dico sempre!!!! Ho notato nella risposta del presidente che già nei confronti degli opinionisti cosi come da lui denominati vi era dell'altro!!cioè altre cose che non erano piaciute di conseguenza analizzando i fatti successi mi sono sentito di affermare una cosa cosi grave!!! Io non metto in dubbio che non fosse premeditato, preparato ma avere preso la palla al balzo si di questo mi sono fatto l'idea e ne sono convinto in quanto io nei fatti mi immedesimo e capisco che forse anch'io avrei colto l'occasione!!!! Io caro Daniele non dimentico che Pino Lo Presti e lo stesso che negli passati girava dappertutto il consiglio comunale scrivendo e facendo foto importanti che mettevano in risalto le cose sbagliate della passata amministrazione anzi facevano comodo a noi tutti che scrivevamo sull'altra cefalù!!! O mi sbaglio? Forse oggi Pino Lo Presti è diverso da quello che scriveva e faceva foto contro le altre amministrazioni!!!???? Oppure è una questione di comodità prima ci stava bene adesso non più???questo il mio pensiero e pur avendo pieno rispetto nelle idee altrui le esterno tranquillamente!!!!! Una grossa differenza caro Daniele la passata amministrazione sempre giustamente attaccata da noi tutti non si era permessa di fare una cosa simile!!!!!!!!!

troppo preso dal suo ruolo e dal gioco di squadra, finisce per perdere il senso delle cose aggrappandosi a facili, vuoti discorsi sulle regole.

Caro Daniele, il primo a volerle rispettare sono io (anche se non sempre ci riesco) soprattutto quelle che stanno scritte nel cuore di tutti gli uomini e non sulle carte di questa o di quella Tribù.
Non puoi non avere letto però che, già come feci per il precedente Presidente del Consiglio, anche a quest'ultimo chiesi il permesso, ed esso mi è stato dato.
Non puoi non avere letto, oltre che sentito (per essere lì presente), l'attuale Presidente non stupirsi o dispiacersi ma rafforzare piuttosto la richiesta di Iuppa, dichiarando: "l’ho notato anch’io  una certa libertà, ma anche le libertà vanno regolamentate. Credo  che sarà nostra cura che venga mantenuta non solo la possibilità di lavorare in serenità ma anche la riservatezza giusta degli atti, degli appunti di ogni consigliere. Grazie consigliere Iuppa.
Non puoi non aver capito che non mi sono allontanato subito quando ha finito di parlare Iuppa perchè aspettavo che fosse Il Presidente a dirmi cosa voleva che facessi dal momento che, appunto, era stato lui ad autorizzarmi.
Non puoi non aver letto: "lei aveva il dovere di Uomo, prima che di Presidente del Consiglio, intanto di informare l’Aula che la mia presenza era stata da lei stesso autorizzata, e che dunque io non mi trovavo lì ad “occupare abusivamente il suolo” come un qualsiasi venditore ambulante magari extracomunitario".
Non puoi dire che vi fosse, nel tono della voce di Franco, alcun dispiacere; solo un (ipocrita) benevolo stupore per il mio indugiare, che era come se non avessi capito, anzi che non l'avessi capito da tempo che io lì non ci dovevo stare.
Nessuna parola in difesa della mia dignità, nessuna parola in difesa del ruolo che mi era stato riconosciuto in quell'aula da anni. Si è comportato come se io fossi lì da pochi giorni, sì che anche lui aveva, in effetti (sic!), "notato una certa libertà", o “... seppur devo registrare qualche eccesso invasivo – senz’altro in buona fede – (bontà sua) nelle ultime sedute ...”, in più  insinuando la possibilità che io potessi risultare un fattore di rischio per " la riservatezza giusta degli atti, degli appunti di ogni consigliere".
Ma in tutti questi anni, benchè - come ricorda serenamente Saro Fertitta - pure c'è stato qualche "sconfinamento"(procurato dalla assiduità e dalla confidanzialità che era maturata con tanti  consiglieri) rientrato sempre con un semplice sguardo o un segno della mano, nessuno, mai nessuno  ha fatto a me o al Presidente del Consiglio alcuna minima nota di richiamo.

Arrivare poi a parlare di: "ricostruzione parziale, volutamente omissiva anche per dettagli e sfumature, con voluti errori lessicali delle sedute e degli atti del Consiglio Comunale" quando nessuno in questi anni mi ha mai richiamato per una parola mal riportata o omessa, quando il mio sforzo è stato anzi spesso di dare dignità lessicale e possibilità di comprensione a frasi ed espressioni contorte e sgrammaticate, dice della assenza di quella buona fede e serenità di animo che tu invece incredibilmente ti ostini a vedere.

Ti auguro buon lavoro, consigliere Tumminello, ormai fai parte di un'altra logica, quella di un sistema chiuso di persone che, ad altri livelli, si chiama "casta", il cui primario dovere per tutti i componenti è quello prima di tutto di difendersi a vicenda!

Ricordati Daniele:

Questo è quanto  scrive, nel suo superiore commento, il Presidente Franco, l'11 settembre 2012 (passati i cento giorni dalla sua nomina a Presidente del Consiglio) :

"Questo sito contribuisce a formare la falsa (e sparuta) opinione che coloro i quali sono attori protagonisti dell’Amministrazione Lapunzina abbiano mutato identità, divenendo tutt’altro rispetto agli anni passati e al volto conosciuto in Città ..."

Questo è quanto scriveva circa 280/90 giorni fa, il 5 dicembre 2011: (da: http://www.laltracefalu.it/node/6247#comment-5741)

Un grazie a Pino Lo Presti - Inserito da Antonio Franco il Lun, 05/12/2011 - 17:08

"Mancavano a me e a tutta la Città le belle immagini e i puntuali commenti che tu sai offrire delle sedute di Consiglio Comunale: un servizio utile e prezioso alla Trasparenza e alla Documentazione, due cardini della Società Partecipata e Democratica. Grazie Pino, spero che tu possa sempre offrire questo tuo atto di generosità e di impegno civile!"

Davvero è il Sito che contribuisce a formare la falsa opinione che  "... abbiano mutato identità..."?
Può mai, chi ha solo pensato queste parole, essersi poi comportato così quella sera, se non per una acredine accumulata, saldatasi con quella accumulata da altri? Altro da quel rispetto delle regole a cui ci si appella nel rincorrersi a gara, qui a Cefalù, nell'organizzare "cerimonie" sulla Legalità.
Perchè? Ma, lo sappiamo!

nota per Daniele: anch'io ti consiglio di andarti a rileggere quanto scriveva Antonio Franco il 10 settembre 2010 (http://www.laltracefalu.it/node/2410), in particolare quando parla dell'anonimato, ricordandoti che scrivi da consigliere su un sito il cui Staff è attualmente di fatto anonimo e che quando riuscissi a trovare - come ti ho consigliato di fare - una pagina, con indicati I Fondatori,  non troveresti, tra quei volti e quei nomi, quelli di Pino Lo Presti: un puro "falso storico stupefacente" , che per la sensibilità di uno studioso di storia quale sei anche tu, oltre al prof. Franco, dovrebbe pur significare qualcosa della "cultura" che regna "in chi abita in quel luogo".
Cliccando su questo link (http://www.laltracefalu.it/staff) chiunque potrà vedere che Pino Lo Presti "non è" tra i membri fondatori de Laltracefalu. Chi arriva a dire questo è un bugiardo disonesto e imbroglia pure con le date perchè la storia dei "Fondatori" - ricorderai - è del dicembre 2011. Quella pagina del 2011  che prima si apriva cliccando "Staff" nella Home (già era un inganno perchè i Fondatori non sono necessariamente lo Staff, in quanto questo può variare nel tempo mentre i primi dovrebbere restare per sempre tali), ora - decurata della mia presenza - è stata messa dove non la può andare a trovare nessuno, alterandone la data, creandole artatamente quella del 5 novembre 2009.
E, su questo "ambiente culturale" io mi dovrei vergognare ad avere dubbi?
Si, certo ho detto una cosa, su Saro, che potevo pensare per mia esperienza soggettiva ma che forse non avrei dovuto trasmettere ad altri, come dubbio, in assenza di "elementi specifici e certi" appunto di dubbio. Sul piano delle regole "formali" forse ho peccato, ammetto la liceità del dubbio; ma, lasciami dire che la mia esperienza, per quanto soggettiva, non si basa non su deliranti fantasie, ma tante certezze di vera vita.

Già che ci sei rileggiti pure questo: "Rispetto delle Regole"? Cos'è? (http://www.qualecefalu.it/node/109). Puoi andare a vedere: non è cambiato niente!

Caro Daniele, ma cu cu t'attrovi?

 Mi sarei aspettato, facendoti quella segnalazione (Cliccando su questo link (http://www.laltracefalu.it/staff) chiunque potrà vedere che Pino Lo Presti "non è" tra i membri fondatori de Laltracefalu), che, una volta constatato tu stesso il livello etico di certe persone, esprimessi una nota di sconcerto e di presa di distanza dall'infame fatto, unitamente al ripristino della "verità storica".

Ma, l'unica cosa che ho visto è che qualcuno ha rimosso il "corpo del reato", non nell'interesse della verità ma della difesa degli amici.
Mi aspettavo inoltre che avessi detto qualcosa su un abuso più volte denunciato di occupazione del suolo pubblico (ormai divenuto simbolico e di cui il tuo Sindaco è stato ampiamente informato) che sta ancora lì in sfregio a qualunque dichiarazione (quando conviene) sul rispetto delle regole

Questa la pagina che ieri è stata rimossa, la pagina dell'infamia (per chi l'ha creata e ieri rimossa).

(così oggi, dell'altracefalu, non conosciamo nè i membri dello Staff nè chi l'ha fondato, un vero esempio di cosa, "da certe parti",  si intenda per "Trasparenza". Caro Daniele ho o no il diritto di dubitare della trasparenza degli atti che da "certe parti" provengono?)