Ora Basta!

Ritratto di Angelo Sciortino

15 Settembre 2012, 12:15 - Angelo Sciortino   [suoi interventi e commenti]

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ORA BASTA! Ora basta sfruttare i sospetti, le insinuazioni e le correzioni formali, evitando così di rispondere alla sostanza dei problemi sollevati. So bene, per esempio, che il disegno di legge, del quale ha parlato il Presidente Monti, avrà un lungo iter e dovrà poi essere recepito dalla nostra Regione a statuto speciale. Non per nulla nel mio precedente intervento, in cui ho riportato il link del Corriere della Sera, ho concluso con uno speranzoso “speriamo che il previsto decreto arrivi in tempo per salvarci!”. E so altrettanto bene che non c'è stato né poteva esserci un Consiglio comunale “affrettato” per arrivare prima del decreto o della legge. L'averlo sospettato erroneamente non autorizza nessuno a stigmatizzare il sospetto, non chiarendo che questo risveglio ambientalista del Governo e di tanta stampa nazionale ha la sua ragion d'essere nell'essere diventata ormai ineludibile la difesa del nostro territorio, nei suoi aspetti geologici, paesaggistici, economici e sociali. Una difesa che in questo momento proprio il Consiglio comunale, nella sua maggioranza, non ha inteso assumersi, pur avendone l'obbligo morale e politico.

ORA BASTA! Ora basta di consentire che il nostro territorio venga ancora gestito da chi si è comportato e forse continua a comportarsi come coloro che in quarant'anni hanno permesso la distruzione di un territorio italiano pari “all'estensione di tre regioni”, un tre che contiene l'estesa Lombardia. Se i nuovi consiglieri comunali, la nuova Amministrazione, i tecnici dell'Ufficio Urbanistica non intendono attenersi a questa ormai ineludibile difesa del territorio, se ne vadano! Se ne ritornino dove non hanno l'obbligo di questa difesa.

ORA BASTA! Ora basta farsi scudo di interpretazioni capziose di norme e di regolamenti, che snaturano o annullano lo spirito che ha animato coloro che queste norme hanno voluto. E basta pure allo scudo “la legge ancora non c'è! Se non c'è ancora, ma è in itinere, ciò vuol dire che ormai se ne sente la necessità. Perché, allora, procedere come se questa necessità non fosse da condividere subito da parte delle coscienze, che i cittadini hanno eletto per tutelarne i diritti?

ORA BASTA! Ora basta reagire alle critiche con definizioni degne di miglior causa, come la seguente: “E’ volgarmente strumentale, odioso ed inaccettabile il polverone mediatico artatamente sollevato da alcuni ambienti di questa Città, in ordine alla localizzazione, in contrada Ogliastrillo, di un intervento costruttivo di edilizia sovvenzionata.” Essere in disaccordo e persino preoccupati per le sorti del nostro territorio è un polverone mediatico volgarmente strumentale, odioso e inaccettabile? Se le critiche vengono liquidate così, allora le preoccupazioni per il futuro non possono che aumentare, perché il conducente, al quale sto parlando, non guida con la necessaria prudenza su una strada di montagna. E questo non significa che sono un portoghese che vuole sostituirlo, ma un semplice viaggiatore spaventato, che in una strada in ripida discesa e oltremodo curvilinea gli grida di rallentare.

ORA BASTA! Ora basta attenersi al gretto e immorale principio o con me o contro di me e alla convinzione di essere portatori di verità, perché nessuna “verità è tale, se non è stata prima masticata con i denti della polemica”. E la polemica, almeno da parte di questo blog, è stata sostenuta da argomenti, magari talvolta sbagliati, ma ai quali bisognava rispondere con altri argomenti, se sbagliati, o rassicurazione, se corretti. Personalmente, essendo il maestro dei maestri di pensiero, escludo me stesso, per non suscitare riferimenti al mio stato di salute.

Commenti

Caro Angelo, nessuno di quanti, su questo blog, della "localizzazione Puglisi" abbiamo scritto  ha sostenuto "che il Consiglio comunale abbia “affrettato” l’approvazione della Localizzzione Puglisi, perché preoccupato dell’entrata in vigore della cd. “Legge Anticemento”".
Sono, perciò, convinto che il destinatario dell'ultima lettera che Gaetano Lapunzina ha inviato a Cefalunews non sia tra quanti di noi su "Quale Cefalù" , della vicenda, abbiamo scritto.
Neanche tu che, nel riportare il link del Corriere della Sera, hai concluso "speranzoso che il previsto decreto arrivi in tempo per salvarci".
Infatti, per quanto si coglie in quell'ultimo tuo intervento, il tempo entro il quale l'annunciato decreto dovrebbe arrivare non è quello che consenta di salvarci dalla predetta localizazzione.
La salvezza nella quale tu, e noi, speriamo è in quella "difesa degli aspetti, geologici, paesaggistici economici e sociali del territorio" che, come tu hai scritto, è divenuta, e non da ieri, "ineludibile".
Che il destinatario della lettera di Gaetano Lapunzina non sia tu, nè altri di noi, emerge chiaramente dal fatto che tutto può dirsi sul nostro conto tranne che, da parte nostra, si "faccia "can can" per zappare  il terreno della imminente "campagna" elettorale".
Noi esercitiamo, e continueremo ad esercitare, il nostro diritto di parlare al conducente non da portoghesi che pretendiamo di sostituirlo ma, da "viaggiatori spaventati".
Viaggiatori che, al conducente, abbiamo qualcosa di sensato, e magari di più,  da dire.  
Viaggiatori , col biglietto regolarmente pagato e vidimato.

Per tutto il resto il tuo "ORA BASTA" urlato è il mio!

Se fossi qui, ti abbraccerei! Grazie per le tue parole e ancor più per la condivisione del "ORA BASTA!".

Lo so, il riferimento di Gaetano Lapunzina non ci riguarda, ma ci riguarda che egli, additando l'errore sospettoso o l'erroneo sospetto, tralasci di rispondere alle critiche vere. Come spesso con noi fanno in tanti, pur di non rispondere.

Stavo scrivendo un  lungo intervento sugli spunti offerti da Saro di Paola.

Per un'improvvido sbaglio di digitazione è saltato tutto.

Ma un apprezzamento all'intervento di Saro lo vorrei esprimere.

Sono d'accordo con te, Lapunzina Sr si riferiva ad altri, a quelli che si attaccano al predellino dei tram degli altri e da lì arringano le folle, parlano al conducente, zappano,  ecc. (ma non gli viene un po' complicato?), però bisognerebbe spiegare al primo che sul tram (o autobus) della critica al potere nessuno dovrebbe pagare il biglietto ed all'altro (che, tanto per essere chiari, risponde al nome di Vito Patanella) che, non essendo previsto biglietto sul tram, come nella Bologna dei tempi felici delle giunte rosse, che entrasse e si prendesse un posto come tutti gli altri (se uno gli basta!).

Mi spiace caro Angelo tu sei il maestro dei maestri e chi non ha coraggio può prendersela solo con gli umili allievi come me perchè per sfidare un maestro devi essere almeno suo pari e come lapalissianamente è non vedo pari ad oggi a Cefalù nè per onestà intellettuale nè per coerenza del pensiero. So già che, come i veri maestri, tu mi dirai che sai di non sapere e che quindi maestro non sei e non ambisci a diventarlo, ma non puoi certo contraddire chi dall'alto della sua pontificazione tale ti nomò anche se aih lui ritenendo di farne sberleffo forse unica verità disse. Quanto a Totò Testa e a Saro Di Paola devo deluderli poichè un posto l'ho già avuto e scomodo credo anche di esserlo stato. Oggi invece mi accontento, come le cicale, di stare su un albero a frignare certo che il mio  fastidioso rumore sappia in qualche modo tener sveglie pure le coscienze.  Ora basta scrivere che devo passare a facebook :-)

p.s.: Sostiene Pereira: "se ti metti a guardare nelle pieghe nascoste della società, qualsiasi essa sia, scopri la pazzia. Ma quelli che hanno avuto il coraggio di farlo erano pazzi."