Ma la "stampa" deve essere "invitata" e da chi?

Ritratto di Pino Lo Presti

22 Settembre 2012, 17:42 - Pino Lo Presti   [suoi interventi e commenti]

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Pongo pubblicamente la domanda perchè veramente non so a chi rivolgerla.

La sera del 17 c.m. ricevo un messaggio da Carlo Arcidiacono del Comitato Pro-S.Ambrogio, in cui mi si informa che per il giorno seguente alle ore 18 il Comitato sarà ricevuto dal Sindaco nel suo Ufficio al Comune.

Il tema sarebbe stato quello della recente richiesta di lottizzazione avanzata al Consiglio Comunale.

Il giorno dopo - anche se con po' di ritardo -  dopo aver bussato alla stanza del Sindaco, vengo fatto entrare. Dopo aver salutato, ho chiesto il permesso al Sindaco di poter fare qualche foto. Mi è stato da lui risposto in tono assolutamente amichevole: “Puoi fare quello che vuoi”!

Già nel primo incontro tra il Comitato dei Cittadini del Centro Storico e il Sindaco (2 luglio 2012), avevo scoperto che il Sindaco però non gradiva che si registrasse l’audio, dato che - disse all’epoca - l’incontro era del tutto informale (anche se per il Comitato non lo era dal momento che ne aveva fatto richiesta protocollata).

Non toccai pertanto il registratore che tenevo nella borsa.
Fatte le quattro essenziali foto che ho già pubblicato (http://www.qualecefalu.it/node/858), mi sono seduto in disparte iniziando a prendere appunti su un taccuino.
Ad un certo punto, esaurita la disamina dello stato di fatto delle cose, il Comitato comincia a chiedere al Sindaco quali fossero tuttavia le sue intenzioni, la sua volontà, la sua visione amministrativa di prospettiva, la sua stella polare-guida su S. Ambrogio, considerato che lì da anni si sperimenta un modello di turismo rispettoso del territorio, alternativo a quello “residenziale” che ha distrutto il territorio ad ovest di Cefalù.

A quel punto, il Sindaco, tirando fuori alcune sue lamentele su recenti comportamenti della “stampa”, mi ha reso edotto che non ero autorizzato a riportare all’esterno alcuna sua dichiarazione (ma posso dirlo?). D’altra parte, ha precisato che quello non era un incontro “aperto alla stampa”, altrimenti sarebbero stati invitati anche gli altri; e lui non aveva invitato nessuno!
Naturalmente, se avessi voluto, potevo restare ma avrei potuto riportare solo le dichiarazioni che, alla fine dell’incontro, e fuori da quella stanza, mi avesse voluto rilasciare il Comitato.
Naturalmente mi sono alzato e dopo aver salutato ho risposto all’invito a trattenermi che, a quel punto, non avevo altro motivo per restare.

Ora mi chiedo e chiedo a tutti voi (precisando che io non sono un giornalista):

1 - ma ci vuole una autorizzazione a riferire quanto si dice, da entrambe le parti, durante un incontro tra il Sindaco ed un Comitato spontaneo di cittadini?

2 - Un Comitato di cittadini, può portarsi appresso un qualcuno che faccia le funzioni di un giornalista (o che lo sia per davvero), o l’unico a poter invitare costoro deve essere il Sindaco?

3 - Il fatto che l’incontro non sia stato annunciato al pubblico da un qualche avviso ufficiale da nessuna delle due parti nega che un giornalista (o un suo facente funzioni) possa svolgervi il suo ruolo?

Sono un pò demoralizzato perchè,  pensando di svolgere un servizio civico, informando correttamente e commentando liberamente (forse anche troppo), mi sono ritrovato, nel breve volgere di pochi giorni, in una posizione irregolare nella società, ai limiti dell’illegale: prima rispetto allo svolgimento del Consiglio comunale (il 10 settembre) ed ora in quest’incontro (18 settembre) tra il Sindaco ed un Comitato spontaneo di cittadini, nato in questi giorni, sorto sull’onda di una preoccupazione per il futuro del loro Borgo!

Una volta, ai tempi di Pippo Guercio, si poteva girare con il microfono aperto e partecipare a qualunque incontro del Sindaco con gruppi variamente organizzati di persone (non parlo naturalmente di società private o di enti ed istituzioni pubbliche) specie quando trattavasi di Comitati spontanei di cittadini.

Ora questo vuol dire che prima c’era più Trasparenza? Ovviamente nò; a quella apparente apertura confidenziale poteva benissimo non corrispondere una gestione della cosa pubblica “segreta”, la più etica, ma non è detto però!
Viceversa, ad uno stile più formale di relazione (come sembra emergere da questa nuova Sindacatura) può corrispondere benissimo una più etica gestione, ma, neanche in questo caso,  “è detto” però!

Commenti

grazie; certo bisogna aver frequentato un seminario ed essere stati nominati sacerdoti prima di essere autorizzati a diffonderlo (il verbo)