I Magi e i Presepi di Città nell'Anno della Fede

Ritratto di Giovanni Biondo

6 Gennaio 2013, 19:14 - Giovanni Biondo   [suoi interventi e commenti]

Versione stampabileInvia per email

Nel Viaggio di Abar e Babir, libro scritto da Chiara Lossani per i "tipi" dell'Arka, con il quale Bimba Landmann ha vinto il Premio Internazionale Città di Cefalù Rolf Lidberg dell'illustrazione per l'infanzia, i Re Magi sono figure certamente di rilievo.

Nel testo sono come sempre avvolti nel mistero: illuminati brevemente solo dall'apparizione della stella cometa, questi spariranno definitivamente al calare della stessa, per ritornare nell'oscurità  della storia. Personaggi pieni di fascino su cui da sempre si è imbattuta la immaginazione popolare nel tentativo di definirne identità e luogo di provenienza.

"Diteci, per favore chi siete?" Chiede Abar, che dei due pastori è l'anziano (in Abar c'è la radice "Abba" padre). A sua volta Babir, il più giovane dei due ( nella cui radice  si rintraccia "bambino"), "Voi che avete già tutto, che cosa cercate ancora?".

"Cerchiamo ciò che il nostro cuore desidera maggiormente".

La risposta dei Magi è di quelle che può mettere in crisi, e, in questo caso, mette in crisi le certezze che i pastori avevano costruito durante il viaggio lento e faticoso, certezze che facevano da fondamenta di un palazzo ora traballante. Così, ai desideri che vengono da "fuori", si accostano quelli che vengono "da dentro" e che si riveleranno ben presto come quelli più autentici di tutti. Così nel racconto, l'incontro dei pastori con i Re Magi (la radice sascrita da cui deriva il nome, significa"grande";  poi dal greco méga e dal latino magnus), filosofi, saggi, medici, dottori della legge, scribi, astronomi,ma anche: interpreti dei sogni,uomini che praticano sortileggi ed esorcismi, segna una svolta e permette al viaggio stesso d'imboccare la strada della conclusione: da lì a poco,  i pastori erranti giungeranno all'appagante cospetto del sorprendente piccolo Re, principe della pace, capace di donare, lui sì, quello che ognuno desidera veramente.

La lettura del libro e le riflessioni sulla figura dei Magi, viaggiatori per antonomasia (il cui passaggio si rinnova  ogni anno  a gennaio), mi hanno dato ispirazione per realizzare il progetto "Presepi di Città" per l'Anno della Fede.

Presepi contemporanei, svincolati e sottratti volutamente, non senza rischio, al piacere rassicurante del già visto e sperimentato. E invece, ecco dei nuovi allestimenti con la propensione al viaggio, allo spostamento, all'incontro  anche pratico, appunto "in strada", per offrire a chi ne avesse voglia, l'opportunità di imbattersi in sagome, personaggi e storie, fuori dai contesti di abitudine, che possono suscitare domande  sul ruolo svolto da ognuno di noi nella società, e sulla attualità e la persistenza del vivificante messaggio natalizio che prese le mosse quella notte del 25 dicembre del 1223 nel bosco di Greccio. Idealmente da quel luogo è partita la nostra Natività posta su un carro perchè pronta ad andare incontro alla gente. (Sagome che portano la bella e inconfondibile firma dei pittori Patrizia Milazzo e Giuseppe Cimino, come del resto il carro interamente fatto a mano da quest'ultimo, che si ricollega alla antica tradizione degli spettacoli medievali e della "Frottola").

Da Re Ruggiero e la Basilica Cattedrale, dal barone Enrico Piraino di Mandralisca e il "Ritratto d'Ignoto", da Antonello da Messina e da Francesco Bevelacqua con la sua "Alba a Cefalù", un'unica e semplice sollecitazione per tutti noi: Ricordiamoci di che storia siamo fatti! Questi personaggi illustri che accompagnano la Natività, offrendo il meglio di se stessi al Bambinello, sono i modelli a cui ispirarsi per tenere alto il profilo della nostra amata Cefalù.

Un grazie speciale a Patrizia e Giuseppe Cimino, agli sponsor: Rotary Club Cefalù, Bar Duomo, Il Caffè di Ruggero, Marsala Editore, Il Meglio del Mare di Perito, Angelo Maggio Turismo Idea società di servizi; a Salvatore e Alberto Culotta per la preziosa collaborazione; a Tony D'Antoni che ha realizzato il bellissimo premio in legno, cotto e metallo, con la traccia viva del linguaggio dei segni dei pastori della sua e nostra Sicilia; a tutto lo staff del premio per l'illustrazione che ha saputo meritare i patrocini dell'Ambasciata di Svezia e della Regione Sicilia ed un'intera pagina sul numero di Natale di Famiglia Cristiana; ad Anna, a Gaia , a Marta, a Teresa Triscali e Eva Cetrelli per i rapporti con le istituzioni e con l'estero; a Carlo Antonio, addetto stampa e a tutti i relatori del convegno "Fantasia, Immaginazione e Illustrazioni", non chè allo spirito di Rolf che è custode dei bambini e che ora abita quella terra la cui materia ha la consistenza del sogno; al Sindaco Rosario Lapunzina che ha fortemente voluto questo progetto creando le condizioni favorevoli per la realizzazione dello stesso, e ad Antoniella Marinaro, nell'ambito del cui assessorato è stato promosso; a Diego Cannizzaro per l'alto livello del concerto "Il Presepe Musicato" del 27 dicembre nel Duomo: colto e raffinato excursus sulla musica natalizia europea. Infine devo molto, ovviamente, al gruppo "Professione Fede e Cultura" della Parrocchia Cattedrale diretta da Don Cosimo Leone, nel cui ambito è maturato, a Salvatore Curcio che ha già sognato la versione cinematografica del Viaggio di Abar e Babir,  ai soci dell'Associazione Cefalù Città di Ruggiero, ed a tutti i componenti del grande gruppo di lavoro dell'Assessorato al Turismo e Spettacolo di Cefalù, tutti bravi, che stimolandosi a vicenda, hanno saputo realizzare un interessante e ricco cartellone di manifestazioni per questo Natale 2012.

Commenti

Caro Giovanni,
le tue iniziative - il Premio ma anche l'intera manifestazione Presepi di Città - si distinguono sempre per la loro originalità e qualità.