Consiglio Comunale del 18 novembre 2009

ritratto di Staff

Versione stampabile

12 presenti, 8 assenti: Rasa (giustificato), Barranco, Messina, Cassata, Coco, Noto. Calabrese e Liberto verranno successivamente.

Lapunzina
Interviene per chiedere un' inversione dell’O.d.g.

“Come lei sa è arrivata da qualche mese una Pronuncia della Corte dei Conti che ci invita ad adottare necessarie misure correttive, entro novanta giorni; in ogni caso le misure correttive da parte del C.C. devono essere adottate entro il 30 novembre”.
Chiede pertanto che venga subito trattata la Pronuncia della Corte dei Conti.

Il presidente del Consiglio, al termine del discorso di Lapunzina, sta per mettere ai voti la proposta ma...

Corsello
interviene

“Vorrei invitare il consigliere Lapunzina a ritirare la proposta, nel senso che io ho qualche perplessità sul prelievo del punto. Condivido quanto detto Saro e la necessità di discutere, con la necessaria sollecitudine, l’argomento, ma, siccome la documentazione ci è stata notificata soltanto ieri, io personalmente non sono nelle condizioni, stasera, di poter affrontare l’argomento in C.C., e dare il mio contributo sulle misure necessarie da adottare. Quindi, a nome del mio gruppo, mi permetto di chiedere a Saro Lapunzina di rinviare al prossimo C.C. la sua proposta; in caso contrario, non potrò votarla favorevolmente”.

Lapunzina
“Solo per motivare il perché oggi. Oggi infatti c’è stata una delirante nota del Sindaco e del ragioniere Meli che tu (riferendosi a Mangano) non conosci - e neanche io avrei conosciuto - se oggi non fossi venuto qui a prenderla. Questa nota, inviata alla Corte dei Conti, dice che nessun elemento correttivo il C.C. può determinare alla data odierna! Ora chiedo se è possibile che, davanti ad una cosa così grave (cioè che il Sindaco e il Ragioniere del Comune si sostituiscano al C.C. e parlino per conto suo, comunicando ad un organo dello Stato queste cose che nessuno di noi avrebbe saputo) si rimanga passivi. Per cui, non solo insisto, ma annuncio, da capogruppo, che se si continua con motivazioni pretestuose a volere rinviarne la discussione (anche perché la Pronuncia è stata inviata a tutti) ... credo, tra l’altro, che il rinvio non serva a nessuno; dobbiamo sentire dal Ragioniere e dal Sindaco le ragioni che li hanno portati a scrivere questa nota, con tutte le decisioni che ci sono dentro, e fare una discussione serena, e determinarci stasera su un argomento tanto importante. E’ chiaro che le misure correttive non potranno essere assunte stasera (sappiamo bene che devono essere prese prima dell’Assestamento e della Salvaguardia), ma questa sera ci deve essere un deliberato del Consiglio che contraddica quanto detto dal Sindaco alla Corte dei Conti, in quella nota, e censurarlo. Qualora si decida per un rinvio, dico subito che noi del PD abbandoneremo l’aula”!

Franco

“Sono indignato di questa cosa che ho saputo: una ulteriore dimostrazione che il Sindaco è prigioniero di 'funzionari di palazzo', che gli fanno fare cose di cui non conosce la gravità. Ritengo che questo atto è offensivo nei confronti del C.C., a cui vengono attribuite in tal modo solo funzioni di 'rappresentanza', da parte del Sindaco e da un Funzionario che dovrebbe seguire l’indirizzo politico di un Comune e non deve, lui, fare il Sindaco o l’Assessore: questo è assolutamente vergognoso; non si può permettere a nessuno di sostituirsi all’azione politica e di indirizzo dell’Amministrazione, altrimenti la stessa deve dimettersi. Il Sindaco, con la sua firma, si è reso responsabile di un atto grave verso il C.C.
Io quindi reitero la proposta del mio capogruppo - di anticipare a questa sera la trattazione di questo Punto (che, tra l’altro, anticipa la trattazione dell’Alienazione degli immobili) -; perché (per chi ha letto - anche in maniera superficiale -) la decisione della Corte dei Conti dice che 'non può non rilevare l’impropria copertura dei debiti fuori bilancio mediante la alienazione di immobili'. Questo, quindi è un Punto da trattare con urgenza; in caso diverso, anch’ io abbandonerò la Seduta, ritenendo altresì che sarà necessario dare comunicazione ai cittadini di queste gravi, gravissime azioni da parte della Amministrazione".

Mangano
"Io credo che si stia esagerando. Io ho visto ora la lettera - sapevo dell’esistenza di una risposta fatta alla Corte dei Conti datata oggi - ...”

Franco
interviene per sottolineare che Mangano sta minimizzando la situazione

Mangano

“... il parere della Corte dei Conti è un parere autorevolissimo ma sempre 'un parere'. Io non vorrei che si caricasse questo C.C. di qualcosa di improprio. Il consigliere Corsello ha detto soltanto che questa sera, non conoscendo bene le carte, non siamo in grado di valutare quanto scritto nella Pronuncia: è quindi meglio non chiedere il prelievo! Ora, che si possa dire che 'se non si fa così noi ce ne andiamo' non è ammissibile, non è permesso! E’ stato chiesto di non utilizzare questo ‘artificio’ per poter avere un paio di giorni per conoscere meglio le carte! Se volete abbandonare l’aula potete farlo non c’è dubbio (fareste mancare il numero legale). Cerchiamo di non esasperare gli animi e guardare al contesto. Spero soltanto che il consigliere Lapunzina ritiri la richiesta di Prelievo del Punto, il quale può essere discusso anche domani o dopodomani, una volta viste bene le carte”!

Lapunzina

“Recuperando la calma che ci vuole in un Consiglio - ma è da stamattina che, leggendo la lettera, purtroppo i nervi sono andati oltre il dovuto -, io dico che la proposta che ho fatto, l’ho fatta in un contesto che ci vede, al 18 sera, ancora senza la proposta di Salvaguardia degli equilibri di bilancio , la quale deve essere votata - pena scioglimento del C.C. - entro il 30 novembre. In questo contesto, noi ci troviamo un Sindaco che scrive alla Corte dei Conti ... ma ti assicuro (riferendosi a Mangano) che se le misure non le adottiamo entro il 30 novembre - e tu dovresti saperlo perché sei stato Sindaco di questa Città -, dall’ 1 dicembre, non potremo spostare un euro nel bilancio. Accolgo quindi la proposta del consigliere Corsello (fatta nel frattempo fuori-microfono) di sospendere la seduta di qualche minuto, ma invito il Presidente, lo stesso, a mettere la mia proposta ai voti. Poco fa ho dimenticato di dire la cosa più importante - perché preso dalla rabbia -, che ha detto il consigliere Franco, cioè che la Corte dei Conti si è assunta il compito di dire che, in una situazione normale, non si possono vendere Beni per coprire spese correnti, - questo è quello che c’è scritto - quindi invito il Presidente a sospendere la seduta, facendo mia la proposta Corsello”.

Il Presidente mette ai voti la proposta di sospensione che viene accolta all’unanimità.

Si riapre la seduta, il Presidente dà la parola a chi ha richiesto la Sospensione.

Lapunzina informa che dalla Sospensione si è usciti con la volontà di mettere ai voti il prelievo del Punto proposto, e successivamente al quale trattare quelli previsti dall’attuale O.d.g.

Si vota per integrare il Punto all’O.d.g. (unanimità)

Il Presidente presenta il punto integrato all’O.d.g. su proposta di Lapunzina:
“Pronuncia Corte dei Conti - controllo finanziario degli Enti Locali - Esercizio finanziario 2007, deliberazione n° 70).
Quindi dà la parola al rag. Meli perchè legga lui stesso la Pronuncia

Il Ragioniere del Comune è quindi invitato a leggere la Sua risposta a tale Pronuncia:

Meli
“A questa Pronuncia della Corte dei Conti - Deliberazione n.70 -, l’Ufficio di Ragioneria ha formulato delle deduzioni che molto casualmente sono state protocollate questa mattina. Sconoscendo la esistenza del Punto all’O.d.g. - comunicatomi dal Presidente del Consiglio con una telefonata ieri sera - l’Ufficio disconosceva il Punto integrativo dell’O.d.g. di questa sera...”

Lapunzina
“..strano”!

Meli
“..sarà strano Consigliere ma le assicuro che l‘Ufficio sconosceva l’esistenza del Punto di questa sera. Ma anche se l’avessi conosciuto, la lettera era già pronta ieri; doveva essere soltanto protocollata questa mattina. Le deduzioni che abbiamo fornito, concordemente con l’Amministrazione - nella persona del Sindaco - sono state il frutto di tutta una serie di ricerche, di approfondimenti, senza nulla volere togliere - come si diceva all’inizio della seduta - al Consiglio Comunale, che resta sempre l’Organo supremo a cui spetta deliberare tutto quello che è inerente i bilanci, i conti consuntivi e tutti gli strumenti finanziari.
Per cui la conclusione della lettera non può essere altro - è non è altro - che una considerazione fatta un tecnico - quale mi ritengo - condivisa dalla Amministrazione. Non mi pare che in essa vi siano elementi di preclusione, nei confronti del C.C., di potere deliberare o di potere decidere qualsiasi cosa”.

da lettura della risposta in oggetto

e aggiunge:
“Volevo dare un chiarimento circa la Determinazione-deliberazione n° 70 della Corte dei Conti, ove precisa che non può rilevare l’impropria copertura dei debiti fuori bilancio mediante l’alienazione di immobili ed il ricorso alla assunzione di mutui.
La Corte dei Conti, con il dovuto rispetto verso i giudici contabili, si esprime con il termine impropria e non illegittima, perchè se fosse stato illegittimo andremmo contro le norme di legge. Impropria lascia pensare ad una scelta della Politica - con la P maiuscola -, nel senso che nel vecchio Ordinamento era vietato vendere Beni immobili se non per investirli in spese conto-capitale e non per il pagamento di debiti fuori-bilancio. Il Testo Unico vigente, approvato nel 2000, fa riferimento al 3° comma dell’art. 193 della copertura dei debiti fuori-bilancio. Alla fine dell’ultima riga del 3° comma, aggiunge: nonchè i proventi derivanti dall’alienazione di beni patrimoniali disponibili. Quindi è previsto, in maniera chiara ed inequivocabile, dal T.U. - così come è previsto all’art. 202, sempre dello stesso Testo - il ricorso all’indebitamento da parte degli Enti locali è ammesso esclusivamente nelle forme previste delle leggi vigenti per la realizzazione degli investimenti. Può essere fatto ricorso ai residui passivi per il finanziamento dei debiti fuori bilancio, di cui all’art. 194, e delle altre destinazioni di legge.
Questo articolo è stato, a sua volta, modificato con la legge 3 di riforma costituzionale, che ammette a finanziamento - tramite mutuo - tutti quei debiti fuori-bilancio che sono maturati fino all’ 8 novembre 2001, data di entrata in vigore della legge. Per cui la Corte dei Conti, nell’esprimersi in questa maniera - sempre a mio modesto avviso - ha voluto soltanto dare un suggerimento, un consiglio, un avvertimento; altrimenti si sarebbe espressa in maniera più chiara definendo l’operazione illegittima e non impropria.

Lapunzina
Ascolta l’audio

-Meli chiarisce-Ascolta l’audio

-Lapunzina rilancia. Ascolta l’audio

Franco specifica i 9 punti di irregolarità rilevati dalla Corte dei Conti
Ascolta l’audio

Il Presidente mette ai voti il documento presentato dal Consigliere Lapunzina e sottoscritto da 9 consiglieri

La votazione risulta favorevole, alla Unanimità.

Il Presidente riprende O.d.g. originario, presentando il Punto 5: “alienazione beni di proprietà comunale”, rinviato all’odierna sessione, assieme al successivo Punto 6.

Lapunzina
rileva che l’elenco allegato è difforme rispetto alla Deliberazione comunale già approvata a suo tempo (quando?). Chiede che il Presidente ne dia lettura.

Il Presidente ne dà lettura.
(da noi pubblicato il 12 novembre)

Lapunzina
“In coerenza con quanto detto in questi mesi”, annuncia la presentazione di due emendamenti - ‘sempre che possano essere accettati dalla Presidenza, con l’ausilio della segretaria’ - che riguardano esclusivamente il cambio di destinazione d’uso di due immobili: il Consiglio di Quartiere di S. Ambrogio e i locali dell’ex-collocamento di via Borgo.
Ci permettiamo insistere sul cambio di destinazione d’uso, in considerazione del fatto che stasera stiamo esaminando il Piano di alienazione. Abbiamo evitato altri emendamenti che riguardano C.da Colombo e C.so Ruggero. Coerentemente con quanto il C.C. ha deliberato all’unanimità, ad esempio, al riguardo del Consiglio di Quartiere - per il quale il C.C. ha sospeso una gara per evitare che quell’immobile andasse venduto con la destinazione ‘residenziale e turistico’- (se ricordate il C.C. allora bloccò l’asta pubblica con il presupposto che doveva variarne la destinazione urbanistica)! Ecco, noi con questo emendamento, sul Consiglio di Quartiere, vogliamo togliere residenziale e vogliamo lasciare soltanto turistico-mista.
Per quanto riguarda la destinazione dei locali di via Borgo, chiederemo la sostituzione di quella iniziale con altra che andremo a leggere.

Mangano

Dichiarando di non ricordare bene (rivolto al Presidente), chiede se questi due immobili fossero stati oggetto della Delibera di allora e se in quella sede fosse già stata data loro la destinazione d’uso urbanistica.
“Se è già stata data, credo che non possa più essere riproposta, perchè l’emendamento che poi è stato votato - chiamato impropriamente: emendamento Corsello (Lodo, suggerisce il Lapunzina) - non prevede, non poteva prevedere altri emendamenti sulla destinazione urbanistica; ma solo sulla opportunità da parte del Consiglio della vendita o meno degli stessi Beni.
Perchè, tra l’altro - se non ricordo male -, in quella sede, è stato detto ed affermato che le valutazioni sulla destinazione urbanistica (che vengono fatte in conformità alla destinazione urbanistica prevalente in quella zona), hanno pure un altro compito: quello di massimizzare i valori dei beni alienati.
Se non ricordo male, penso dunque che in questa sede si possano soltanto inserire o meno dei beni che abbiano già avuta la loro valutazione nell’ambito della Delibera precedente che era quella di approvazione del Bilancio”.

Lapunzina
Io penso che il Lodo Corsello poteva prevedere questa eccezione di cui tu parli; quello è stato un emendamento che, fino a questo momento, ha bloccato la vendita degli immobili. La Deliberazione - che ancora non è stata nemmeno pubblicata - e che io come consigliere anziano ho firmato oggi ed andrà in pubblicazione domenica, riporta la vendita di altri beni; - ci sono anche questi - ma nel complesso quella Deliberazione riporta tantissimi altri beni che poi sono stati dall’Amministrazione accantonati. Questa sera noi stiamo approvando la Delibera del Piano di alienazione dei Beni perchè - come tu sai - quell’emendamento (Corsello) non aveva proprio necessità di esistere; non esiste che in Comune ci siano due passaggi consiliari per una stessa cosa. Però siccome Corsello quella sera aveva il piacere di dimostrare l’esistenza di una Maggioranza al Sindaco; un pò... - aggiunge - ..come sta accadendo questa sera...(...) ... perchè quel clima della Mozione di Sfiducia dell’altra sera, questa sera non c’è! Tanta gente questa sera è all’ascolto della radio perchè, non conoscendo la procedura della Mozione di Sfiducia, pensava che questa sera essa venisse depositata. Essa va presentata almeno con otto firme, e va posta all’O.d.g. dal Presidente non prima di 10 e non oltre 30 giorni dalla presentazione. Questa mozione - che molti stasera aspettavano - non c’è, ma non c’è nemmeno quel clima. Anche coloro che avevano annunciato che l’avrebbero votata - anche se non la firmavano (come Corsello) - questa sera sono in una sorta di armonia e di vogliamoci bene. Io sono contento che il Sindaco, da un giorno all’altro, riesca a mutare sempre quelle che sono le situazioni che portano poi a farlo rimanere alla Amministrazione di questo Comune!
Se volete che questi emendamenti non vadano discussi dovete dimostrare di avere i numeri o fare passare una pregiudiziale per cui non possono essere trattati. Sarà tuttavia difficile, per la Segretaria di questo Comune e per il Presidente, dire che questi due emendamenti sono inammissibili; perchè non si comprende questa era altrimenti che cosa stiamo facendo: stiamo approvando il Piano di alienazione dei Beni, distinto e diverso, da quello già approvato precedentemente. La destinazione urbanistica può essere mutata finchè il Piano non si approva.

L’ass.re Bonaviri fa osservare che nella proposta di delibera c’è scritto ri-approvazione.

Lapunzina continua
“Non è che c’è una norma che dice che si devono approvare per due volte le Delibere. Quando scrivete ri-approvazione fate un torto alla lingua italiana, anche perchè quello che stasera dovremmo ri-approvare è completamente diverso dal precedente: nel contenuto (prima si trattava di 6.700.000 euro, ora di 2.700.000).
Nel contesto della Delibera di questa sera mi dovete dire quali sono i motivi ostativi - tranne quelli numerici: quelli di maggioranza - che possano indurre qualcuno a valutare che i consiglieri sottoscriventi non possano presentare questo emendamento. Fatecelo capire con le norme e noi lo accetteremo!
Noialtri, coerentemente con quanto abbiamo detto l’altra volta, abbiamo bloccato un Bando che la dott.ssa Di fatta aveva fatto,per il Consiglio di Quartiere, dicendo che il Consiglio comunale voleva variarne la destinazione urbanistica; se noi diamo la stessa destinazione urbanistica, di quel bando-bloccato, abbiamo fatto un danno certo all’Ente e a tutti noi. Noi non ci stiamo e proponiamo l’emendamento per dire che non lo vogliamo vendere a quelle condizioni (residenziale e turistico-mista) ma soltanto a turistico-mista. La stessa cosa abbiamo fatto per l’ex-collocamento, là dove indichiamo - come destinazione - non la residenziale ma attività di interesse pubblico.

Corsello

“Nelle dichiarazioni di Lapunzina io vedo dei punti di totale distanza - non già da quelle che sono le mie idee ma... - dalla realtà.
E’ stata detta una cosa corretta e tante altre - secondo me - profondamente scorrette. Quella corretta è che la Delibera poteva essere fatta in una maniera molto più semplice. Il C.C. ha approvato - se non ricordo male: all’unanimità - un emendamento da me proposto che era:
“In sede di approvazione del Piano delle alienazioni immobiliari (che non era un pezzo di carta che serviva ad individuare gli immobili da vendere ma era un atto previsto dalla legge che serviva ad individuare determinati immobili di proprietà comunale che dovevano essere inseriti in un elenco di immobili da alienare a da valorizzare) il C.C. - su mia proposta - si è determinato nel senso di dare maggiori garanzie al C.C. e alla città: gli immobili - che poi si dovranno effettivamente vendere - sottoponiamoli ad un ulteriore passaggio consiliare, deliberandovi espressamente, specificando quali sono gli immobili da vendere. Quel passaggio, quella Delibera avevano il senso logico di sottolineare che quel documento, che era in votazione, non significava che tutti gli immobili contenuti nell’elenco andavano automaticamente venduti. Doveva esserci una ulteriore garanzia! E, in questo senso, rivendico con forza di aver proposto al C.C. quell’emendamento! Quello di questa sera non è la ri-approvazione del Piano ma la approvazione (in questo senso è sbagliata la dicitura ri-approvazione della Delibera) dell’elenco dei beni immobili da vendere, in esecuzione di un deliberato del C.C.
E’ quindi: siccome il cambio delle destinazioni urbanistiche è una facoltà che viene concessa al C.C. in sede di approvazione del Piano delle alienazioni immobiliari (Delibera che è stata adottata due mesi fa), questa sera - a mio modestissimo parere - gli emendamenti - pur condivisibili....”

Lapunzina
“Mi concedi una interruzione”?

Corsello
“Certo”!

Lapunzina
“Non hai letto la Delibera: ‘riapprovare l’elenco degli immobili comunali, già approvato nella Delibera 60/2008”; è quella di due anni e non due mesi fa! Non solo, ma nella 60/2008 non c’erano questi beni; ce n’erano di meno”.

Corsello

“Certo, ti confermo che hanno commesso un errore, ma questo purtroppo è nel novero dei funzionari che noi abbiamo! Ma ne è chiaro l’iter logico; fra l’altro - nelle premesse - è espressamente richiamata: ‘Deliberazione n.70, del 26 settembre 2009, avente come oggetto il Piano delle alienazioni Immobiliari’. L’Amministrazione evidentemente ha ritenuto di dover sottoporre al C.C., come elenco degli immobili da vendere, quello costituito nella Delibera del 2008 ... è una cosa così semplice e così chiara! Avrebbe dovuto fare una cosa più semplice - e lì ha ragione Lapunzina - la Delibera, anzichè supportata da un ragionamento così arzigogolato, avrebbe dovuto dire: ‘propone al C.C. di approvare il seguente elenco di immobili da vendere’, e non lanciarsi in questa contorta ricostruzione storica degli atti, secondo me.
Ora, io non sono uno di quelli che vuole vendere gli immobili a tutti i costi, anzi io sono uno di quelli che tendenzialmente vive questo passaggio con molta sofferenza, però responsabilmente ritengo che, in coerenza con quello che abbiamo affermato, votato e deliberato, in questi ultimi mesi, in quest’aula, noi non possiamo esimerci, questa sera, dall’approvare questo elenco degli immobili comunali da vendere, e quindi dall’ approvare la Proposta di deliberazione in trattazione.
Gli emendamenti che vengono proposti, che attengono a modifiche della destinazione urbanistica, sono assolutamente, palesemente inammissibili ed improponibili questa sera; perchè avrebbero dovuto essere presentati, votati ed eventualmente approvati nella sede della discussione del Piano delle alienazioni immobiliari che il C.C. ha approvato con Delibera n.70, del 23 settembre 2009. Questa sera, essendo l’argomento totalmente diverso, è inammissibile la proposta di modifica della destinazione urbanistica; cosa diversa sarebbe stata se si fosse proposto lo stralcio dall’elenco delle opere, ma tale non è l‘emendamento! Voteremo contro le proposte di emendamento di Lapunzina e altri, nel caso in cui dovessero essere messe in votazione, rilevando preliminarmente che secondo noi sono inammissibili ed in quanto tali improponibili; voteremo invece la proposta di deliberazione in trattazione nella sua interezza”.

Lapunzina

“Non ti considero affatto un nemico (come Corsello aveva, nel suo intervento, supposto) ma sto molto attento ad alcuni movimenti per vedere dove ti fermi.
L’amministrazione intende procedere nel ri-approvare l’elenco degli immobili da alienare già contenuti nella deliberazione 60/2008. Ri-approvazione significa approvazione ulteriore di qualcosa che è già stato approvato. C’è un aggiornamento delle stime, sì, ma l’elenco è quello già approvato nel 2008. La pregiudiziale è questa, sig. Presidente: questa Delibera è sbagliata, perchè noi non stiamo ri-approvando quanto deliberato nel 2008; perchè l’elenco era diverso da questo!
(Legge) Propone di approvare l’elenco degli immobili comunali da alienare, già approvato con delibera 60/2008 così come aggiornato in ordine alle stime che in allegato alla presente ne costituisce parte integrante. Non si fa riferimento alla Delibera del 2009!
Io pongo come Questione Pregiudiziale che questa Delibera è sbagliata, va sistemata, corretta, va messa nel binario giusto. Dott.ssa, penso di fare una proposta di buon senso!
Roberto, un’ultima cosa - da approfondire assieme a te -: se fosse una ri-approvazione di una Delibera precedente, gli immobili non sarebbero questi ma molti di più; questo è un altro Piano completamente diverso”!

Il dott,. Bonaviri (fuori microfono) dice che sono gli stessi immobili dell’altra volta.

Lapunzina
Dott.re Bonaviri, mi scusi, abbiamo tolto - vado a memoria - la scuola elementare di S. Ambrogio, il capannone ex-D’Anna ... e altri; non dite che sono gli stessi immobili dell’altra volta”!

Corsello
Presidente, sulla Pregiudiziale, presento il seguente emendamento alla proposta di deliberazione in trattazione: Sostituire il punto 1 della bozza dispositiva della proposta con il seguente: approvare l’allegato elenco degli immobili da alienare così come aggiornato in ordine alle stime che in allegato alla presente ne costituisce parte integrante.

La Segretaria, dott.ssa Manta
“Perdonatemi, mi pare che la proposta di emendamento riguardi un aggiustamento solo sotto il profilo formale; se non comporta nulla di sostanziale, essa può essere pertanto approvata anche senza il parere del Responsabile di servizio” (richiesto fuori microfono da Lapunzina).

Dopo alcuni minuti di intensi scambi di opinioni procedurali fuori microfono ...

Corsello specifica il testo dell’emendamento.
“Cassare dalla parte dispositiva, dal n. 1 sino alla virgola successiva alla cifra 60/08, e sostituirla con le seguenti parole: approvare l’allegato elenco dei beni immobili da alienare”.

La segretaria
“Se volete provo a fare io un disamina della situazione. Fermo restando che - a mio avviso - il cons. Corsello è già stato esaustivo, proviamo a fare un pò d’ordine. Nel 2008 era stato fatto un Piano di alienazioni - consideriamo che siamo nel 2008 in un momento in cui non è stato ancora approvato il D.L. 112 -...”

Lapunzina
“Era stato approvato”

La segretaria

“...non se n’è tenuto conto ... sì, ma quello che voleva fare il Consiglio, in quella sede, è: abbiamo degli immobili, alieniamo quegli immobili, punto!
Il D.L. 112 invece cosa fa (?), dice: Va allegato obbligatoriamente, al Bilancio di previsione, un Piano, che si chiama: Ricognizione immobili di proprietà comunale - approvazione Piano di alienazione e valorizzazione degli immobili! Sostanzialmente, quella legge cosa dice(?): che questo Piano ha uno scopo, che ha diversi riflessi. Cioè vuole, intanto, che si faccia una sorta di Ricognizione del patrimonio immobiliare e, nel fare quella ricognizione, i beni, che vanno in quell’elenco, sostanzialmente - nelle ipotesi in cui non siano avvenute le trascrizioni o tutta una serie di atti formali necessari al codice -, vanno a sostituire tutte quelle formalità! E, la legge vuole che si chiami Piano delle alienazioni: ci siamo? E, quindi noi, in quella sede, abbiamo approvato il Piano delle alienazioni e abbiamo detto chiaramente - grazie all’emendamento del cons. Noto - che si voleva con quella nota, con quella Delibera, semplicemente ottemperare al disposto normativo, cioè che non voleva essere un Programma di alienazione degli immobili! All’interno di quel deliberato, la legge consentiva di andare a modificare anche le destinazioni d’uso, solo in quella sede! Successivamente, il cons. Corsello, nei vari emendamenti, decise di proporre un sub-emendamento, in cui diceva: attenzione questo è un Piano delle alienazioni ai fini della legge 112, ma qualora l’Ente volesse alienare, dovrebbe necessariamente passare del C.C. e dire: cosa ora vogliamo alienare?
Stasera, comunque è la fase in cui il C.C. deve scegliere di alienare alcuni Beni; non siamo più nel contesto della legge 133/2008, ma nel contesto successivo, quello - che poi è stato deliberato dal Consiglio - di dire quali Beni devono essere alienati. Questa è la ragione per cui oggi, in questa fase - a mio avviso - non può essere modificata la destinazione d’uso. Spero di essere stata chiara”!

Lapunzina

“Dott.ssa, lei non c’era!
Se si legge la Delibera del 2008, vedrà che il D.L. Brunetta era già stato emanato... Con tutto il rispetto che ho io per lei, le cose non stanno così come ha detto lei! Il Decreto Brunetta era già uscito, e noi quella volta abbiamo approvato il Piano delle alienazioni secondo il Decreto Brunetta. Ma c’è di più, dottoressa; quello che noi stiamo facendo, questa sera, è l‘approvazione definitiva del Piano delle alienazioni. Mi dica per quale ragione, in questa sede, due emendamenti... Perchè è meglio votarli (ma voi non li volete fare arrivare al voto)! Perchè non si possono votare due emendamenti (non chiediamo nemmeno che si diano i pareri perchè già dati nell’ambito di emendamenti precedenti)? Non sono emendamenti strumentali quelli nostri, fatti per perdere tempo - come voleva far capire l‘ing.Mangano -. Noi stiamo presentando due emendamenti in democrazia!

Mangano

“Non stavo parlando di cose diverse e non stavo parlando con te (rivolto a Lapunzina); stavo parlando con un mio collega di partito. Se tu hai delle interpretazioni diverse.... ho chiesto alla Presidenza del Consiglio se potevano essere ammesse, alla luce di quanto questo Consiglio aveva stabilito nel momento in cui aveva approvato il Bilancio di previsione e l’Emendamento Corsello, se potevano essere ammessi questi nuovi emendamenti. Questa è la domanda che ho fatto, non altro!

-si apre un confuso accavallarsi di interventi fuori microfono

La segretaria fa il punto
“Il punto è questo: che - a mio avviso -, voi potete portare, a quel Piano delle alienazioni, che è stato votato come atto prodromico al Bilancio di previsione, potete portare tutte le modifiche che volete, ma qualora il punto all’O.d.g. fosse quello: ricognizione degli immobili...., ma non è questa la sede. In questa sede, siamo nella fase ulteriore, in cui stiamo chiedendo al C.C. di stabilire quali Beni andremo ad alienare, conformemente a quanto previsto dall’emendamento proposto dal cons. Corsello”.

Calabrese
“Presidente, ritengo che sia saggio - anche se l’ora è tarda, ma l’argomento è importante -, e necessario, per un ragionamento più approfondito, chiedere dieci minuti di sospensione, al fine di valutare attentamente la situazione, al fine di assumere decisioni che siano più responsabili possibile”.

-Liberto

“Ritengo anch’io opportuno che ci sia necessità di sospendere per un attimo la questione, in modo da cercare di capire quale è la via giusta da attraversare”!

Si vota: unanimità.
Alla riapertura, il Presidente da la parola a chi aveva chiesto la sospensione

Calabrese

Considera l‘aspetto giuridico della questione; in base a tale considerazione, “Indipendentemente dalle questioni di carattere politico che il cons. Lapunzina ha sollevato”, annuncia che il Pdl-Sicilia non considera proponibili gli emendamenti proposti da Lapunzina.
Ascolta l’audio

Lapunzina

Chiede che vi sia una Dichiarazione ufficiale, da parte di chi vi è preposto, di “Inammissibillità”, con le dovute motivazioni.
Ascolta l’audio

Segretaria
”Posto che alla fine la pronuncia sulla inammissibilità, per regolamento spetta al Presidente”, esprime una sua valutazione.
Ascolta l’audio

Il Presidente
“Ascoltato anche il parere della dott.ssa manta, ritengo che - in questa fase - la presentazione di questi emendamenti sia inammissibile”.

Il Presidente mette ora in discussione l’emendamento presentato dal cons. Corsello

Lapunzina ribadisce
“Chiedo un parere sig. Presidente”!

Il Presidente, rivolto alla Manta,
“il parere sulla...”

Manta
“Ho capito, sig, Presidente - perchè mi guarda (?)-; il parere del Responsabile del servizio sta chiedendo”!

-Il Presidente

“Siccome io non sono il Responsabile del servizio, che parere posso dare”!?
(risate di alleggerimento della tensione in aula)

Manta
“Io posso solo dire che, secondo me, si tratta di una modifica che non ha carattere sostanziale del dispositivo - che è proprio del C.C. - e che pertanto se ne possa fare a meno, ma, poi; l’ultima parola non spetta a me questa sera”!

Il Presidente, a questo punto dichiara di essere
“D’accordo con quanto detto dalla dott.ssa Manta: ... non necessita di pareri”!

Lapunzina
Esprime le sue valutazioni finali, tecniche e politiche, su quanto sta accadendo, e fa la dichiarazione di voto sul presente Piano di Alienazione.
Ascolta l’audio

Mangano
Riepiloga la questione e fa la sua dichiarazione di voto sull’emendamento Corsello.
Ascolta l’Audio

Corsello
A chiarimento e per dichiarazione di voto ...
Ascolta l’audio

Calabrese
Per dichiarazione di voto sull’emendamento Corsello.
Ascolta l’audio

Franco

Valutazioni politiche e dichiarazione di voto.
Ascolta l’audio

Il Presidente mette ai voti l’emendamento Corsello
Votanti 14, 7 astenuti, 3 contrari: “non passa”.

Si vota ora la Delibera: Alienazione immobili di proprietà comunale”.
Il Presidente ne le legge il testo
:

(ricordo, a chi voglia visionarlo, che l'elenco definitivo dei Beni, con questa Delibera messi in vendita, sono stati da noi pubblicati il 12 novembre)

Approvata con l'astensione di sei consiglieri
Si vota ora sulla immediata esecutività: stesso esito.

Si passa all’ultimo Punto all’O.d.g. il n.° 6: “Sentenza del Giudice di Pace n°332/09-Musotto Giuseppe e Liberto Maria Catena c/ Comune di Cefalù-Riconoscimento debito fuori bilancio”.
Il Vice-Presidente Greco ne legge il Testo
:

Calabrese
Nel fare la dichiarazione di voto del suo gruppo, si domanda quale sia l’esatto ruolo e quali siano le responsabilità, dei vari dipendenti comunali, nella formazione dei debiti fuori-bilancio, derivanti da Sentenze. In questo campo - rileva - vi sono abissali anomalie.
Ascolta l’audio

Lapunzina
Nell’annunciare l’astensione del suo gruppo, sottolinea il maggior aggravio economico, a danno dell’Ente, derivante dalle anomalie nel funzionamento degli uffici responsabili e dalla sordità della Amministrazione agli appelli che al riguardo altre volte sono venute dal C.C. Chiede che almeno si dìa un esempio, perseguendo a norma di legge il comportamento di almeno un funzionario.
Ascolta l’audio

Corsello
Annunciando il voto favorevole del suo gruppo, fa sua e si associa alla dichiarazione di Lapunzina.
Ascolta l’audio