Interrogazioni e relazione del Sindaco- omissione del riscontro e grave inerzia amministrativa

ritratto di Rosario Lapunzina

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A S.E. Il Prefetto di Palermo

Al Presidente della Regione Siciliana

All’Assessore delle Autonomie Locali
e della Funzione Pubblica

P A L E R M O

Al Sig. Sindaco

Al Segretario Generale

Al Presidente del Consiglio

C O M U N E D I C E F A L U’

Oggetto: interrogazioni e relazione del Sindaco- omissione del riscontro e grave inerzia amministrativa;

Lo scrivente, nella qualità di Capogruppo del Partito Democratico,

premesso

-che, ad oggi, nonostante i diversi solleciti, nessun riscontro è stato dato ad interrogazioni presentate da anni ;

-che alla data odierna, il Sindaco non ha ancora trasmesso al Presidente del Consiglio Comunale la relazione annuale dal 17 maggio 2008 al 16 maggio 2009;

Considerato

-che il regolamento consiliare prevede, in ordine al riscontro alle interrogazioni, un termine di 10 giorni;

-che l’art.27 comma 1° della L.R.7/92 dispone l’obbligo per il Sindaco di rispondere alle interrogazioni entro 30 giorni;

-che l’art. 17 comma 1° della L.R. 7/92 modificato dall’art.33 della legge del 17/09/2004 prescrive al Sindaco l’obbligo di presentare ”una relazione annuale scritta al consiglio comunale sullo stato di attuazione del programma e sull'attività svolta nonché su fatti particolarmente rilevanti”;

Ritenuto

di estrema gravità l’atteggiamento posto in essere dal Primo cittadino, mortificante delle prerogative dei Consiglieri comunali, i quali, se ai sensi dell’art.31, comma 6 della legge 142/90 come recepito dalla L.R.48/91,”hanno diritto di presentare interrogazione e mozioni, estrinsecazione del potere di vigilanza e controllo loro attribuito, anche nell’esercizio dell’attività ispettiva contenuta nell’art. 27 comma 1 della L.R.7/92” si presume abbiano parimenti diritto di ricevere una risposta in tempi ragionevoli;

richiamato

-il 2° comma dell’art. 27 della L.R.7/92 che sanziona le ripetute e persistenti violazioni (come nel presente caso) degli obblighi di cui al comma 1°, con l’applicazione dell’art.40 della Legge 142/90, recepito dalla L.R.48/91, recante norme sulla “Rimozione e sospensione di amministratori di enti locali”;

-il 1° e il 2° comma dell’art.1, lett. G della L.R. 48/91, ove si prevede che, su proposta dell’Assessore Regionale delle Autonomie Locali, il Presidente della Regione possa procedere alla rimozione degli Amministratori quando compiano atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge e, nelle more, che l’Assessore Reg.le delle Autonomie Locali possa sospendere gli Amministratori medesimi;

C H I E D E

- A S.E. Il Prefetto di Palermo
- All’On. le Presidente della Regione;
- All’On. le Assessore delle Autonomie Locali,

ciascuno per quanto di propria competenza, l’adozione delle misure correlate, cosi come richiamate dalle disposizioni legislative e regolamentari citate, e di essere edotto circa lo stato dei procedimenti che verranno posti in essere.

Cefalù,08/03/2010

Il Capogruppo
(Rosario Lapunzina)